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Il peggior Ministro degli Interni. Di sempre

Roberto Maroni e Maroni Roberto sono i nostri due impavidi Ministri degli Interni.

L’intera diplomazia internazionale si interessa e guarda con gran stupore al caso dell’Italia, unico caso al mondo di un paese con due ministri con lo stesso nome e con lo stesso ruolo.

Tant’è che se non fosse così, alcune azioni ed alcune dichiarazioni del nostro protagonista del giorno resterebbero dei veri e propri misteri , dei casi inspiegabili anche per le trasmissioni dei migliori Lucarelli, Gabanelli o Minoli.

Iniziamo non da troppo lontano, da quel funesto 18 settembre 1996: la Digos irruppe negli uffici della Lega Nord di Via Bellerio a Milano, per cercare l’elenco dei volontari della "Guardia Nazionale". Deputati leghisti e militanti, tra cui Roberto Maroni e Roberto Calderoli (che si dichiarò prigioniero di guerra), si opposero in tutti i modi alla perquisizione. Roberto Maroni, che a quanto pare tentò di mordere la caviglia di un agente, ne uscì ferito e con una condanna in primo grado nel 1998 per resistenza a pubblico ufficiale, condanna poi ridotta a 4 mesi e 20 giorni nel 2001, e commutata definitivamente dalla Cassazione nel 2004 in una pena pecuniaria di 5000 euro.

Molto ma molto più tardi, il 5 dicembre del 2009, Maroni Roberto dichiarerà: "Nessuno negli ultimi cinquant’anni ha fatto quello che abbiamo fatto noi": altro che le audaci gesta compiute tredici anni prima in Via Bellerio, il Ministro degli Interni si stava solo riferendo ai 17 latitanti arrestati in pochi mesi, e si stava vantando di averne appena arrestati due con i suoi amici della Catturandi di Palermo.

 
Altro rapporto combattutto e controverso da segnalare, è sicuramente quello tra i nostri due Ministri degli Interni ed Internet. Come segnalato da 7yearwinter, sembra che Roberto Maroni un mesetto fa, il 16 dicembre del 2009, abbia dichiarato:"Contro i reati sul web daremo più strumenti ai magistrati", dimenticando che alcuni anni fa, il suo alter ego Maroni Roberto, alla domanda di un giornalista: "La musica la compra o la scarica da Internet?" abbia risposto senza se e senza ma: "La scarico illegalmente, è ovvio".

Ma non è finita: non si può assolutamente dimenticare o ignorare il discusso uso dei nostri due Ministri degli Interni della parola "Tolleranza".

Pare che proprio ieri Roberto Maroni abbia dichiarato: "E’ difficile spesso distinguere tra un coro razzista e uno sfottò legato all’appartenenza ad un’altra squadra. Ma proprio perché è difficile, io sono convinto che non si possono sottovalutare questi gesti. Anche qui io sono per la tolleranza zero. "

 
Sempre ieri: "I clandestini di Rosarno saranno espulsi, vicende frutto di tolleranza sbagliata".

Il 21 dicembre 2009, Roberto Maroni, riguardo ai cori pro-Tartaglia nello stadio di Livorno, dichiarò: "Non sono tanto i cori contro Berlusconi il problema, ma il fatto di inneggiare una persona che ha commesso una violenza. E’ brutto e verificherò con l’Osservatorio se sarà utile prendere provvedimenti. Questi sono atti di inciviltà equiparabili ad atti razzisti, perché quando si inneggia alla violenza non c’è molta differenza. Sono tutti episodi da condannare e da punire, senza tolleranza".

Ora facciamo qualche passo indietro, il 17 novembre 2008 Roberto Maroni dichiarò commentando il referendum per le droghe leggere in Svizzera: "Abbiamo un’altra opinione sulla droga ed è quella del contrasto con ogni mezzo perchè le droghe leggere poi portano a quelle meno leggere, ovvero pesanti. La nostra filosofia è la tolleranza zero nei confronti di ogni forma di droga."

E poi il 17 agosto del 2008, sugli 007 negli stadi: "Il comitato avrà il compito di valutare gli interventi da fare per garantire la sicurezza nelle manifestazioni sportive. Il nuovo organismo si affiancherà all’Osservatorio e servirà a rendere più incisiva l’azione di tutela per tutti coloro che vogliono andare allo stadio per godersi la partita. Per chi invece va allo stadio con altre finalità ci sarà tolleranza zero".

A quanto pare, sembra che i nostri due Ministri degli Interni vogliano a tutti i costi importare in Italia il modello "tolleranza zero", modello che ha avuto il piacere di apprendere alcuni anni fa in visita a New York.

Ora se avete un bricolo di tempo, se vi servono dei buoni motivi non per imitare ma per emigrare a New York , non vi resta che guardare questo simpatico video di PiovonoRane tratto da Blob, un video che riguarda Maroni Roberto ed il resto della sua band, segnalatomi da Daniela.

Una sola raccomandazione: è il video della Tolleranza, quindi se non siete tolleranti, vi conviene di non cliccare. O almeno cliccate con cautela.





E questa quale sarebbe, Caro Maroni,
l’Italia della "Tolleranza Giusta?"

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