• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Il nuovo gioco del 2010: "Cambia la costituzione!"

Il nuovo gioco del 2010: "Cambia la costituzione!"

«Mi faccia dire una cosa che ancora non ho detto: la riforma non dovrà riguardare solo la seconda parte della Costituzione, ma anche la prima. A partire dall’articolo 1: stabilire che "L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro" non significa assolutamente nulla».Subito tutti a dire che Brunetta è impazzito.Parliamone, dico io.

Non si può sempre dire: no, la costituzione non si tocca. Voglio dire, la nostra non è una costituzione leggera come quella americana, ed essendo piena ed intrisa di articoli deve essere flessibile ai tempi che cambiano.

Ora, Renato vorrebbe introdurre un trattato sul mercato, sull’incrocio tra domanda e offerta nel primo articolo, e qualcuno dovrebbe spiegargli che il primo articolo è il nocciolo su cui si basa una nazione, non un vocabolario economico Zingarelli.

Per cui, analizzato il semplicissimo fatto che l’art.1 non promette di dare lavoro a tutti i cittadini in età lavorativa, né sostiene che il lavoro sia un diritto ineluttabile, vedo altri valori ben più alti.

Io la modificherei così: "L’Italia è una Repubblica democratica fondata sull’uguaglianza sociale, sulla libertà, sulla fratellanza del suo popolo e sulla meritocrazia".

Oppure, visto che di tante parole e paroloni ci si gonfia la bocca per poi non far seguire fatti, potremo una volta tanto essere onesti e cercare di creare una carta costituzionale a nostra immagine e somiglianza:
"L’Italia è una quasi repubblica fondata sull’inciucio, il comportamento mafioso e massonico e la convinzione che come si mangia qua, da nessuna parte."

Sarebbe una svolta significativa, degna delle nostre e sue bassezze.
 
P.S. Per partecipare al gioco sponsorizzato da Brunetta "Cambia la costituzione!", il gioco del 2010, occorre avere almeno 18 anni, una fedina penale macchiata, una o più accuse di mafia sulle spalle, e bisogna poter dimostrare di aver difeso un mafioso almeno una volta nella vita. Se rientri in queste caratteristiche, proponi le tue modifiche e vinci un energumeno tascabile!

Commenti all'articolo

  • Di AndyNet (---.---.---.100) 4 gennaio 2010 12:23

    Era un pò di tempo che i media non si occupavano di lui... dev’essere stata una botta pesante non vedersi più alle aperture dei telegiornali e allora ha sparato la prima cavolata per ritornare in auge.

    Adesso però non può ritornare sventolando i suoi dati sulla pubblica amministrazione visto che si sono rilevati incompleti (praticamente i dati sull’assenteismo potevano essere inviati dai vari uffici se lo ritenevano necessario e gli unici che l’hanno fatto, ovviamente, sono quelli che hanno ridotto il numero di assenze ma non gli altri e i dati risultavano trionfali) oppure esultare per l’applicazione dei tornelli (anche quelli dopo un mese di funzionamento erano già fuori uso).

    Comunque ancora una volta il PDL si dimostra bravissimo a far parlare di tutt’altro che dei problemi veri (disoccupazione, tasse, debito pubblico ecc...). Trovano sempre qualcosa per far parlare di tutt’altro...

    "Per partecipare al gioco sponsorizzato da Brunetta "Cambia la costituzione!", il gioco del 2010, occorre avere almeno 18 anni"

    Se si è di sesso femminile si può partecipare anche a 16 anni, altrimenti Silvio ha già fatto sapere che non partecipa...

  • Di vitof (---.---.---.248) 4 gennaio 2010 14:01
    vitof

    Benvenuto 2010! Non aspettavamo altro che la modifica dell’articolo 1 della Costituzione. Cosi il caro Brunetta avrà pensato: “in un’Italia senza lavoro, senza salari, senza niente di niente e piena di disoccupati, che ci sta a fare l’articolo uno”? Suggerisco per l’art. 1, per venire incontro al Ministro Brunetta, e non solo a lui, la seguente dicitura: la Repubblica Italiana è fondata sul lavoro più antico del mondo.....

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares