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Il mirtillo nero

Il mirtillo nero
 
Famiglia delle: Ericaceae
Nome botanico: Vaccinium myrtillus
Parti usate: Le foglie e le bacche
Raccolta: In estate
Origini: in tutto l’emisfero settentrionale
 
La pianta la troviamo abbondante nel sottobosco con terreno acido, siliceo, in mezza montagna. E’ una pianta ricca di antocianine, abbondanti sono anche i tannini. 
 
Proprietà terapeutiche
 
Azione sull’occhio e sui vasi sanguigni: è noto da tempo che l’estratto è in grado di migliorare la visione notturna. Infatti esso facilita la rigenerazione della rodopsina, che è il pigmento retinico essenziale per la visione in condizioni di scarsa luminosità. E’utile a livello oculare e non si limita, però, solo a questo; infatti esso è capace di combattere la fragilità e l’eccessiva permeabilità vasale. Recenti studi clinici rigorosi dimostrano che gli antocianosidi del mirtillo riducono i danni ai capillari della retina in modo statisticamente significativo rispetto al placebo in pazienti che soffrono di retinopatia ipertensiva e/o diabetica.
 
Azione protettiva sui vasi venosi: questa azione è dovuta agli antocianosidi presenti nel mirtillo, che si sono dimostrati capaci di inibire l’attività di alcuni enzimi proteolitici capaci di distruggere il collageno e il tessuto elastico, rendendo in tal modo il connettivo più stabile ed elastico.
 
Azione antiradicalica: gli antocianosidi del mirtillo inibiscono validamente i radicali liberi, essendo in grado di intrappolare quasi tutte le specie radicaliche conosciute. Studi in laboratorio effettuati recentemente hanno dimostrato che l’estratto secco di mirtillo alle dosi indicate prima è in grado di ridurre notevolmente l’ossidazione delle LDL indotta dal rame. 

Azione antidiarroica e anticistitica: si è scoperto che gli antocianosidi del mirtillo inibiscono l’adesione dei colibacilli alla parete dell’intestino e della vescica, fornendo così una spiegazione al loro uso come antidiarroici e disinfettanti urinari.
 
Considerato tutto ciò si può dire che questa pianta è particolarmente indicata nel trattamento dei disturbi circolatori specie di origine venosa e in tutti i casi di fragilità capillare, in particolare a carico della retina. E’ anche utile nel trattamento delle coliche dolorose addominali, della diarrea e delle cistiti.
 
Indicazioni principali: fragilità capillare, in particolare a livello del microcircolo della retina, insufficienza veno-linfatica, infezioni delle vie urinarie inferiori in particolare vescicali, diarrea.
 
Azione prevalente: capillaroprotettiva e antiossidante.
 
Altre azioni: antiaggregante piastrinica, cardioprotettiva, anti-infettiva urinaria, antidiarroica.
 
Dosaggi consigliati  
 
Gemmoderivato: circa 50 gocce diluite in acque due volte al giorno. 
 
Estratto secco: circa 3 tavolette due volte al giorno.
 
Effetti collaterali: nessuno degno di nota.
 
Controindicazioni: l’estratto di mirtillo può favorire la formazione di calcoli renali da ossalati e da fosfati di calcio, per cui va usato con cautela in pazienti con problemi di calcoli ai reni.
 
Leopoldo Herbst 
 
Fonte: SubitoVerde 

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