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 Home page > Attualità > Politica > Il disastro brunetta si abbatte su Tremonti!

Il disastro brunetta si abbatte su Tremonti!

«Il Tesoro esercita un egemonismo leonino, opaco, autoreferenziale. Una iattura. E lo dico convinto di interpretare lo spirito dell’intero governo». Secondo Brunetta, il titolare dell’Economia «non può sostituirsi al Consiglio e al premier Berlusconi: non è questo che vogliono gli italiani». Il responsabile della Pubblica Amministrazione, da parte sua, respinge l’ipotesi di voler prendere ad interim il posto del suo collega a Via XX Settembre: «Non ho ambizioni personali. Io sto bene qui - assicura - dove combatto una battaglia epocale per la modernizzazione dello stato».
 
Ed eccolo il risultato della sua "battaglia": le assenze per malattia dei dipendenti pubblici hanno fatto il pieno nel mese di ottobre. Crescita netta del 28,3%, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Picchi soprattutto nel settore dell’istruzione con un preoccupante +41,1% per gli insegnanti e +38,8% per il personale tecnico-amministrativo.I dati, spiega il ministero della pubblica amministrazione in una nota, risentirebbero anche del picco attuale del virus H1N1. Una scusa che non basta a prendere per il naso i cittadini. Secondo il Ministero, la crescita delle assenze per malattia avrebbe diverse spiegazioni: oltre ai fattori di tipo sanitario, concorrono "l’aggiustamento dei comportamenti individuali" e una "ripresa dei comportamenti opportunistici".
 
Ma la verità sta nel fatto che Brunetta ha fallito! Ci aveva garantito una macchina pubblica efficace ed efficiente, come una Ferrari, ma qui gli uffici pubblici fanno acqua da tutte le parti! I "fannulloni" hanno preso le contromisure, si sono organizzati e sono tornati alla carica. Quando il gatto non è… all’altezza della situazione, i topi ballano, e con loro sono tornate a ballare le assenze per malattia. La cura-brunetta non funziona proprio per niente nella Pubblica Amministrazione, dove i danni del suo operato sono sotto gli occhi di tutti, figuriamoci se gli lasciano mettere becco nelle "casse dello stato", allora sì che siamo rovinati!!!

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.204) 24 novembre 2009 14:09

    Il Signor Brunetta aveva promesso di rivoluzionare la Pubblica Amministrazione RISPARMIANDO denaro e aveva promesso che avrebbe investito il DENARO RISPARMIATO in innovazione e trasparanza.
    Non ha licenziato nessuno, ha fatto un gran polverone e ora chiede soldi a Tremonti!
    Via Brunetta vergogna del Governo Berlusconi!
    Ottimo articolo che quoto in modo assoluto! Via questo SIGNORE mezzo gerontocrate della vecchia politica del chiedo chiedo chiedo

  • Di pv21 (---.---.---.103) 24 novembre 2009 19:58

    La politica dei proclami e degli spot nelle CROCIATE Ministeriali di Brunetta si sta scontrando con i problemi reali: organizzazione, efficienza e qualità. Lo stesso vale per la RIGENERAZIONE della scuola che non è l’ennesima riforma "a sforbiciate". Qualunque seria ristrutturazione-riorganizzazione ha bisogno di investimenti (soldi). Come la Giustizia. (c’è di più => http://forum.wineuropa.it

  • Di grabov (---.---.---.232) 25 novembre 2009 16:53

    Mi sembra che liquidare il tutto puntando il dito contro l’unica persona che ha avuto quantomenoi il coraggio di dire e tentare di fare delle azioni controcorrente, sia ,se non di parte, almeno superficiale. Innanzitutto chi scrive si ritiene equidistante politicamente dai due "Poli" e non ha appartenenze politiche, poi credo che si debbano considerare più elementi da porre nella valutazione.
     Il primo riguarda il fatto oggettivo che una persona, specie se Mnistro, promuove delle politiche indirizzandole al suo Ministero che è costituito al 99% da funzionari statali. Sono proprio questi ultimi ad essere nella mira di Brunetta e quindi a offrire quella indegna forma di collaborazione che si chiama in gergo "muro di gomma". Penso non sia difficile immaginare il comportamento di alcune centinaia di funzionari di carriera, ben saldi alle poltrone, politicamente ben accasati e avvezzi a rapportarsi con il via vai di Ministri che hanno visto passare, mentre loro sono rimasti tranquillamente nel loro posto.
    In secondo luogo il confronto con i sindacati di categoria che altro non sono che degli aspiranti politici a sedie sempre più remunerative e sicure, preoccupati di difendere gli status quo, gli aumenti di produttività uguali per tutti, la riduzione dell’orario di lavoro, la tutela ad oltranza degli assenteisti, cose che però garantiscono voti su voti.
    In terzo luogo, quando si lasciano per almeno cinquanta anni, alcuni milioni di persone abbandonate a se stesse da una schiera di dirigenti incompetenti che hanno accettato e magari appoggiato leggi e pseudo-riforme senza prendere una posizione professionalmente etica, distorcendo gli obiettivi della Pubblica Amministrazione per finalizzare unicamente l’equazione " posto statale = posto fisso =posto sicuro=nessuna responsabilità(quindi nessun aspetto meritocratico)= aumenti uguali per tutti=vita facile(anche se talvolta umiliante per chi lavora seriamente)" . 
    In quarto luogo quando medici compiacenti rilasciano certificati di malattie a pioggia ed in particolare dovute a sintomi di stress nervosi e procuratori o giudici che si affannano ad occuparsi di fatti meritori di cronaca nera o rosa pur di apparire sui media, anzichè agire a tutela dei diritti del cittadino che cammina sulla strada dei doveri, ed a cui spesso conviene evitare quella dei diritti per non doversi poi sntire becco e bastonato.
    In quinto luogo, io non ho mai sentito parlare tanto negativamente di Brunetta da coloro che hanno sempre fatto il loro dovere e si sono posti l’obiettivo dignitoso di rapportarsi al cittadino come richiesto dalla funzione occupata e magari lottando contro la burocrazia interna, i capi servizio incapaci e le leggi assurde in materia. E’ vergognoso che non si parli di loro e li si accomunino ai cosidetti "fannulloni" indirizzandosi molto banalmente verso un capro espiatorio. Troppo semplice!
    Ovviamente inutile attendersi un miracolo. Nè Brunetta nè nessun altro può compierlo. Certo è corretto rivolgere delle critiche ma per costruire un cambiamento di sistema e non per dare sfogo ad interpretazioni legittime ma forse troppo soggettive.
    Giuseppe Mannori
    Dirigente Industriale

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