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I frutti della crisi: occupazione –0,9%

E’ dell’altroieri il primo dato dell’anno riportato dall’Istat sull’occupazione in Italia, i benpensanti credo abbiano avuto un attimo di tentennamento.

Questa volta i sondaggi riportano indiscutibilmente un dato molto preoccupante lo 0,9% dei lavoratori italiani ha perso il proprio posto di lavoro nel primo trimestre 2009 (Gen-Mar) dato riportato su base annua.

Ciò significa dati alla mano che 204.000 famiglie in Italia hanno persone almeno un introito con cui sostenere i propri oneri ed i propri fabbisogni.

Dato interessante è la distribuzione di questo risultato generato dalla perdita di occupazione per 426.000 persone di origine italiana, parzialmente recuperato dalle 222.000 persone di origine straniera che invece hanno trovato un lavoro.

Ad oggi il totale dei disoccupati ammonta a 1.982.000 quindi l’Italia si attesta ad avere un tasso di disoccupazione intorno all’ 8% (7,9%).

Questo risultato trimestrale ci fa ritornare indietro di qualche anno fino al primo trimestre 1995 che fu peggiore di questo.

Altro dato importante da rilevare è riferito a 154.000 posti di lavoro perduti da parte di lavoratori a tempo determinato che porta così da 12,8% ad 11,9% l’incidenza del lavoro a tempo determinato sul totale dei lavoratori dipendenti.

Questo dato è limpida dimostrazione di come coloro non assistiti da ammortizzatori sociali siano più facilmente oggetto dei tagli aziendali in momenti di crisi mordente e duratura.

Preoccupante o no questa situazione, l’onda mediatica di questa notizia viene smorzata dai toni distensivi del ministro Sacconi che commentandola dice: ”La disoccupazione in Italia cresce ma meno di quanto temuto e di quanto sta accadendo in altri paesi europei, ci aspettavamo dati molto più preoccupanti”.

Tornando ai dati nell’area Euro la disoccupazione ad Aprile ‘09 ha raggiunto il tasso del 9,2%, mentre nell’Europa a 27 il dato riporta un 8,6% di disoccupazione.

Entrando nel dettaglio gli stati messi in situazioni peggiori sono Spagna con il 18,1%, Lettonia con 17,4%, e via dicendo molti altri, etc.

Andando negli Stati Uniti troviamo un tasso di disoccupazione dell’8,9% mentre in Giappone ci si attesta sul 4,8% di Marzo ‘09.

Per quanto riguarda il Prodotto interno lordo purtroppo anche qui i dati non sono consolanti, il primo trimestre ’09 ha fatto registrare una caduta del PIL del 6,0% rispetto al primo trimestre’08.

Anche in Germania il Pil ha avuto una brusca riduzione con un - 6,9% , nel Regno Unito ha raggiunto un - 4,1% ed in Francia un –3,2%.

Rimanendo in Italia e facendo un raffronto molto grossolano tra riduzione del PIL (-6%) e posti di lavoro persi (-0,9%) possiamo riscontrare quanto importante sia stato fino ad ora il supporto degli ammortizzatori sociali che hanno fatto da paracadute alla disastrosa frenata di tutto il settore produttivo italiano.

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