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El Griso: "Filtrano la rete? Abbiamo già contromosse"

Uno degli organizzatori del No B day. Giuseppe Grisorio, El Griso, mi leva qualche curiosità. La pentola bolle, l’aria sa di quelle pesanti: duomi-violenze-accuse-minacce. Buona pratica sarebbe fissare alcuni punti. E glieli chiediamo.

 

Lascia perplessi una delle prime esternazioni di La Russa a seguito dell’aggressione al premier. “Il No B day è la vergogna delle vergone”. Cosa c’entra? Cosa c’entra il No B day con la violenza? Facciamo chiarezza: qual è la posizione dei “viola” sull’accaduto?

Una grande manifestazione, con migliaia di persone, che si svolge in maniera assolutamente pacifica e senza un minimo cenno di disturbo per l’ordine pubblico è un vanto per il paese. Siamo riusciti a parlare e a portare in piazza un problema molto delicato gestendolo nel migliore dei modi. Davvero, non si vede il nesso fra il No B Day e quanto successo domenica a Milano.

Aggiungerei: non si capisce il perché di tanto rancore nei confronti della manifestazione del 5 dicembre, un corteo pacifico che, a pensarci , ha “portato bene” al governo: proprio in quelle ore venivano messi in manette 2 boss..

Penso che il problema di fondo sia sempre lo stesso: siamo scomodi, per tutta la classe politica. E un po’ facciamo paura, perché siamo riusciti a creare un grande evento sfruttando strumenti accessibili a tutti e a basso costo. Gli stessi strumenti che i politici sembrano completamente ignorare. Come dire, Obama è il presidente 2.0, qui in Italia abbiamo i politici 0.2.

Pare arrivino proposte decise sulla limitazione delle espressioni di critica in piazza. Grossolanamente: laddove c’è una manifestazione non si può presenziare e dimostrare il proprio dissenso. Ma non erano quelli (o alcuni di loro, si veda Stracquadanio) che avevano intenzione di rispondere al No B day con un Sì B Day nello stesso circonadrio?

L’ordinamento Italiano ha già tutte le leggi che servono per gestire questo tipo di questioni. La libertà di espressione non può mai essere messa in discussione, appartiene ai diritti fondamentali dell’uomo. Contrazioni sono consentite in periodo elettorale per ovvie ragioni, ma è inutile estenderla ad libitum. E poi, detto da chi voleva realizzare nello stesso giorno, stessa piazza e stessa ora una manifestazione di segno contrario e opposto, fa capire che non c’è un’efficace comunicazione interna.

Oltretutto, c’è la rete nel mirino. Dalla rete è partito il corteo, nella rete è tornato per ridiscutersi. E se davvero venisse filtrata e addomesticata?


Abbiamo già delle contromosse. Se davvero dovessero filtrare o censurare la rete faremmo scoppiare un caso a livello europeo, investendo le istituzioni comunitarie della questione. Ci tolgono la possibilità di scambiarci informazioni via web? vorrà dire che ci incontreremo per strada.

Cretinerie: e se B fosse stato aggredito prima del 5 dicembre?

B è già stato aggredito prima del 5 dicembre (ricordiamo il treppiedi) ma sinora nessuno era arrivato a tanto. E’ triste, come cittadino Italiano, vedere il proprio Presidente del Consiglio, carica istituzionale, subire certi tipi di condotte. Chi fa ricorso alla violenza, non può definirsi democratico.

“Alcuni”, sull’onda della violenza subita, s’arrogano la licenza di “spararle grosse”. Siete pronti a “farvi male”? Quale sarà la risposta “on the road” del popolo viola?

Semplicemente, il 19 saremo presenti a Villa San Giovanni, appoggeremo una manifestazione contro il ponte. Nella stessa pacifica forma del 5 Dicembre.

La cosa più violenta che hai fatto oggi?

E’ stata rispondere a queste domande a tarda sera, dopo una giornata tremenda e con gli occhi ridotti a fessure per il sonno. Non ho ancora mangiato e cerco di rispondere a tutti coloro che mi contattano. E’ una rara, ma diffusa, forma di violenza verso se stessi.
U

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