• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > Dolce stil novo sardo: a Portotorres si racconta Flavio Soriga

Dolce stil novo sardo: a Portotorres si racconta Flavio Soriga

“..La morte raggiunge anche l’uomo che fugge...”. Questa ed altre citazioni, stralci di vicende poco surreali che agganciano le cronache contemporanee con un ritmo incalzante, molto musicale, sono lette con pathos teatrale da Sante Maurizi. Così l’incipit di un incontro informale in un sabato sera turritano molto più invernale di quanto segni il calendario fermo a novembre.
 
 Poco letteraria, molto conviviale, la presentazione dei romanzi di Flavio Soriga, (“L’amore aLondra e in altri luoghi”edito da Bompiani, uscito all’inizio dell’anno, gli è già valso il prestigioso Premio Chiara), promossa dalla libreria Nemo con il patrocinio della attività culturali dell’amministrazione comunale, prende quota nell’auditorium comunale Filippo Canu.
 
La narrativa dell’autore, affrancata dal periplo insulare grazie al primo best seller Sardinia Blues, non è un fenomeno prevalentemente giovanile a dispetto della verde età dello scrittore.
 
Il pubblico sparso in platea abbraccia più di una generazione e paradossalmente l’autore sembra più conosciuto ai meno giovani. Una probabile chiave di lettura del successo editoriale di questa nuova letteratura non isolata (la fronda è autorevole, ricordando pure Fois, Murgia, Agus) e autoctona, risiede nella capacità di cogliere i cambiamenti nel gusto e costume sociale italiano, comunicandoli quasi in tempo reale. Non è casuale la citazione di Lella Costa, letta da Maurizi, che accompagna il volume ultimo: “..la sua letteratura è musica e danza, un libro da ballare...”.
 
Ritrovare nelle storie di Soriga personaggi e soggetti che anticipano con puntuale preveggenza, cronache quotidiane, al centro del dibattito nazionale, politiche e non solo, è cifra evidente.
 
Nel monologo dello scrittore di Uta che va a braccio nel suo percorso biografico, compare una serie di modelli letterari di riferimento. Alcuni inavvicinabili (Grazia Deledda o Salvatore Niffoi), altri di stimolo o di emulazione come crescita personale: Sergio Atzeni o Giulio Angioni.
 
Di qui la consapevolezza a provarci e credere in se stessi. Una tendenza positiva che ha permesso quel visibile salto di qualità alla letteratura sarda dal 1985 in avanti. Grazie anche ad un rinnovato impegno sinergico di molti librai sardi e di altrettanti piccoli editori, capaci di introdurre meccanismi virtuosi nella selezione dei talenti, affrancandosi da superate pratiche clientelari. Un esempio al riguardo, Il Maestrale editore.  
 
Fattore determinante per traversare insieme al mare anche quel senso sardonico di sudditanza rispetto alla società della penisola. Gli aneddoti che rievocano presentazioni editoriali a Torino (per la Fiera del Libro) insieme a Giovanni Maria Bellu (vice direttore de L’UNITA) sono brillantemente efficaci nella trasmissione di un vessillo identitario.
 
Infine, ma non da ultima, l’esperienza personale ed il forte legame familiare, è il valore aggiunto nella narrativa di Soriga. Il vissuto della malattia (talassemia), da disagio reale, è tramutata quasi in opportunità di rilancio. Riconoscendosi più volte fortunato, quasi ne denuncia un profitto letterario e commerciale di questa patologia, così diffusa soprattutto in Sardegna. In questa gradita sincerità, l’autore ricorda il suo primo grande successo (Sardinia Blues) come una grande dichiarazione d’amore per una sua ex fidanzata. Una dichiarazione così genuina da assegnare alle location del romanzo i nomi reali dei luoghi (Villanova Truscheddu è adottata proprio come nota musicale), distinguendosi da altri colleghi sardi. Una favola post moderna che induce i lettori a riflettere con ragion veduta, il Soriga pensiero “...è meglio adesso..” opponendo un illusorio e nostalgico dire “..come era bello prima...”

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares