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Disonesti su Facebook!

E’ tardi, sono le 22.00.
 
Torno a casa nel giorno più caotico degli ultimi anni, dove, forse oggi come non mai, il mondo si chiede veramente com’è fatto il Duomo di Milano.
 
Mi siedo davanti al mio portatile ancora spento e già pregusto il mio attimo di navigazione in libertà, che mi accompagna tutte le sere, dopo una ricca cenetta. Ho voglia di navigare libero in continuazione. Per me è come una malattia e credo che essere liberi sia un vero dono della vita. Controllo la posta, rispondo a un paio di mail e apro il mio social network preferito: Facebook. Incredulo leggo un messaggio inviatomi da un carissimo amico: “Luca, sei iscritto ad un gruppo che inneggia solidarietà a Silvio Berlusconi”.
 
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il gruppo citato nell’articolo.
 
Non avrei mai pensato che questo messaggio avrebbe finito per rovinare una giornata con così tante belle notizie sui giornali.
 
Mi chiedevo che motivo ci fosse nel fare uno scherzo così brutto. Cercavo un istantaneo modo di reagire di fronte a quelle parole.
 
Allora ridere. Ma dai su facciamoci una bella risata. Ecco, ridere è stata la mia prima immediata replica. Però scrupoloso volli controllare lo stesso. No, dai, non ci credo. Ben più di un milione di persone iscritte ad un gruppo che sosteneva Silvio Berlusconi? Incredibile! Ed io non mi stancavo di chiedermi come fosse stato mai possibile. Non fraintendetemi, non mi stupisco che ci siano tante persone iscritte. Rimango piuttosto sbalordito perché tra quei nomi, il mio risultava veramente! Pensavo che qualche amico mi avesse tirato uno scherzo. Un bruttissimo scherzo.
 
Poi guardando gli altri iscritti al gruppo, noto miei altri amici. Caspita quanti sono. Ma il dilemma insorge immediatamente: cosà ci farà iscritto “Tizio” di Rifondazione Comunista, “Caio” di Sinistra&Libertà e “Sempronio” del PD in un gruppo a sostegno di Silvio Berlusconi?
 
Quante sorprese in pochi attimi. Rimango davvero incredulo. Intanto in televisione il mio orecchio sente le moleste ed irritanti parole di La Russa a Porta a Porta, che si domanda come si chiamasse la manifestazione del 5 Dicembre contro Berlusconi. Lui non se lo ricorda. Un milione di persone anche lì, ma la voce forse non gli sarà arrivata.
 
Comunque tornando al nostro mistero, mi interrogo a lungo e vengo a scoprire che sul Social Network un gruppo di persone chiamato “no a facebook a pagamento”, cambia improvvisamente nome in “Solidarietà a Silvio Berlusconi”. Ovviamente tutti gli iscritti risulteranno in questo caso non più convinti contrari al pagamento del Social Network, ma persuasi portabandiera del Premier “unto da Signore” (25-11-1994 ndr). Questa operazione è avvenuta in poche ore con molti altri gruppi ad alto numero di iscritti. Navigando su Facebook ora si potranno contare numerose “comitive” a sostegno del Premier con un altissimo numero di adesioni, ma che in realtà erano gruppi nati con ben altri scopi, altri fini e soprattutto altri nomi! Basta poi che ad un gruppo specifico che si chiama “Sì alla giustizia”, gli si cambi nome in “Sostegno al Premier contro Tartaglia” ed il gioco è fatto. Gli iscritti rimangono gli stessi e, ignari di tutto, si ritrovano sul versante opposto. Non ci fanno caso, ed il nome resta.
 
Si dice che Silvio sia stato miracolato, ora vorrei capire se il fatto è dato dal camminare sull’acqua o dal Duomo che gli viene incontro. Comunque il miracolo gliel’hanno fatto. Una grande ed infame genialata programmata da smanettatori in linea con grande inventiva. Bravi. Ora tanto verrà considerato un santo, quindi le stesse persone avranno modo di rinominare altri gruppi che inneggiano alla beatificazione. Abituiamoci a tutto ora. Tra poco parlerà. Sentiremo nei prossimi giorni frasi del tipo “Io lo perdono” a mo’ di “Messia” salvatore dell’umanità. In realtà la salvaguardia della quale si deve preoccupare non è la nostra ma la sua a quanto sembra. E le piazze da domani saranno sempre più chiuse. Le manifestazioni sempre di meno e la libertà sempre più un utopia.
 
La violenza va condannata sempre e comunque. Tartaglia non è un eroe (gli eroi sono ben altri, guarda Mangano). Tartaglia non è “santo subito”. Tartaglia non ci rappresenta. Ma certo, se vi prendete gioco anche di noi liberi fruitori della rete, unico mezzo lindo che ci rimane, non aspettatevi poi sorrisi in piazza.
 
Ovviamente quando prima ho detto che "Mangano" è un eroe, ho cambiato il nome anch’io… intendevo dire Paolo Borsellino.
 
Saluti & libertà!

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