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Dieci, cento, mille bugie

Berlusconi il male l’ha scelto, e per scegliere, bisogna avere quelle adeguate conoscenze intorno alla stessa scelta.

La bugia è la protagonista in assoluto della politica italiana. Le affermazioni intenzionalmente false e poi ridicolamente capovolte sono le uniche vere verità di questa pseudo classe politica al governo. Viviamo quasi obbligati a credere alle menzogne, passivi spettatori muti, in un “Decamerone” politico a finte tinte. C’è in giro una semplificata idea di democrazia. Parlare di democrazia, in questo frastuono, pare un azzardo. E’ un rumore che ogni cosa confonde. E’ un dispositivo che distrugge la realtà, annienta qualsiasi analisi ed un pur timido distinguo. Il caso Marrazzo si vuol far passare come qualcosa di eticamente diverso dal caso “escort”, molto più grave e politicamente non omologabile alle vicende personali e non, del premier.

Le dimissioni di Marrazzo diventano un evento inevitabile, quelle del premier assolutamente improponibile! Il “tribunale” delle mistificazioni e delle bugie ha cosi sentenziato. L’operazione non è senza conseguenze perché, "il falso indiscutibile", prima cancella l’opinione pubblica che diventa incapace di farsi sentire; poi anche solo di formarsi. E’ legittimo che il premier afferma, nella tv pubblica, a “Ballarò”, che l’anomalia in Italia non è Silvio Berlusconi ma i Giudici comunisti e i PM comunisti di Milano? Senza che queste affermazioni siano fondate su presupposti analitici e probatori.



Questa destra crede che negare la verità significa sempre negare i fatti e quindi non concederci il beneficio di conoscerli. Stravolgendo il principio della cultura dominante dell’Occidente europeo e liberale che è l’uso pubblico della ragione. Allora, diciamo che è in nome della ragione o, senza esagerare, di una mediocre ragionevolezza che si può chiedere a Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, di inventare meglio le frottole perché così come ce la offre sono troppo taroccate per crederle vere. Soprattutto per noi, “minoranza comunista”, che siamo costretti a subire le sue bugie dall’altra parte dello schermo televisivo. Sconvolgendo e coinvolgendo il nostro sistema neuronico. Il cavaliere, quando parla in televisione, si indirizza verso altri italiani, quella parte, oramai minoritaria che dissente dalle sue bugie. Alla sua parte di maggioranza politica, invece, non ha bisogno di esibire alcuna giustificazione.

La democrazia nel nostro paese, muore, giorno dopo giorno, l’effimero, la menzogna, l’oscurantismo culturale sono figlie del nuovo verbo dell’etere. Quella nostra impossibilità di “penetrare il tubo catodico” è sconfiggere l’intelligenza del male del premier che gli sta dentro. Lui il male l’ha scelto, e per scegliere, bisogna avere quelle adeguate conoscenze intorno alla stessa scelta. Il premier ha capito benissimo i difetti degli italiani, le debolezze, il malcostume, il triste declino e ne asseconda le aspettative. 10, 100, o mille bugie, propinate al popolo italiano e veicolate ogni sera in tv e nei giornali, alla fine, fanno sentire i suoi effetti. FREEDOM OF THE PRESS ci ha retrocessi a paese Partly Free ( paese semilibero) a pari merito al 73° posto con il Tonga. Questa è l’unica verità accertata!

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