• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Crazy for Craxi

Crazy for Craxi

Patetici: così vennero descritti Grillo, Di Pietro e Ricca da Bobo Craxi dopo la manifestazione contro il sindaco di Milano, che ha deciso di dedicare una via a Bettino Craxi a dieci anni dalla sua morte.
 
Futuristici: descriverei io invece i vari De Mita e Minzolini (solo per citarne alcuni), dopo tutte le lodi, le "riabilitazioni" e dopo tutti gli atti di solidarietà all’ex leader del PSI.

Ma siccome, come ha sottolineato Gilioli, in Italia esistono già ben 7 vie intitolate a Craxi (mentre un’altra è in procinto di essere intitolata nello stesso modo a Paestum), io credo che in questi giorni ci si debba interrogare non sulla via o sull’intitolazione, ma su come è possibile che a distanza di dieci anni, forse per uno strano fenomeno "apologistico-storiografico", ritornino a parlare gli immortali fans bipartisan di Bettino Craxi.
 
Come ebbi modo di scrivere già un paio di settimane fa, secondo me intitolare la strada a Craxi, è solo un modo per anticipare i tempi, per individuare già da ora gli spazi per posizionare le statuette votive di San Silvio.

Mi verrebbe di dare la colpa alla gerontocrazia, all’immobilità sociale, ai nonnetti che abbiamo ai vertici della società e del potere dai tempi di Mani Pulite ad oggi. Tant’è che se non si riciclano gli uomini, come potrebbero riciclarsi le loro idee?
 
Altro che patetici, questi sono proprio futuristici.
 
Non dimenticate che quelli che oggi lodano le abilità del celebre superlatitante socialista, sono gli stessi che il 13 dicembre scorso urlarono "Attentato!", sono gli stessi che criminalizzarono i "mandanti morali Di Pietro e Travaglio", sono gli stessi insomma che dissero che Berlusconi per quel trauma da statuetta avrebbe rischiato di morire, piuttosto che perdere un occhio.
 
E allora Berlusconi a 10 anni dalla sua morte cosa sarà? Lo ricorderemo come un martire dei pm metastasi? Lo ricorderemo come una vittima indifesa dei giornalisti?
 
O lo ricorderemo come il politico che è riuscito a governare per 15 lunghi anni senza un briciolo di Opposizione? No, non ci riuscirete a cancellarci la memoria.
 
Non ci riuscirete a mascherare le sentenze, a riabilitare i corrotti, a santificare i condannati, ad encomiare i prescritti, non ci provate nemmeno a confonderci le idee.
 
E teneteveli pure i corrotti e i condannati in Parlamento. Provateci pure a cambiare la Costituzione e le norme basilari della Morale e dell’Etica.
 
Guadagnatevi pure l’immunità.
 
Ma la storia no, non si può cancellare.
 
Né vi permetteremo di farlo.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox




Palmares