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Chiesa: "Niente paradiso per gay e trans"

“Trans e gay? Niente Regno dei Cieli. Anche se sono pure loro persone e, in quanto tali, da rispettare”. A dichiararlo, il Cardinale Javier Lozano Barragan, ex “Ministro della Salute” del Vaticano.
 
Una dichiarazione forte. Una comunicazione che fa trasalire. Un pensiero per cui è onesto riflettere, per tutta la comunità civile. Perché gay e trans non sono accettati da Dio? Lo stesso Cardinale Barragan, proseguendo nelle sue dichiarazioni, afferma che “trans e gay non si nasce ma si diventa, e le cause sono molteplici: di ordine psicologico, di educazione, di pregressi di vita”.
 
Ecco il punto cruciale su cui soffermarsi: perché operare una discriminazione così grave nei confronti di esseri umani che di diverso da coloro che vengono considerati “normali” per scelte sessuali consone ai dettami sociali e religiosi, hanno appunto solo la scelta di una tendenza che, come dice lo stesso Cardinale, può derivare addirittura da pregressi psicologici negativi?
 
E’ come se, dichiarando quanto ha dichiarato, il Cardinale avesse accorpato una sorta di scomunica, a tutti coloro che oggi vivono il peso di una qualche distorsione a livello psichico. Vogliamo per caso scomunicare i malati psichici perché nella loro patologia compiono atti che la società ritiene al di fuori della norma? Vogliamo mettere al rogo chi soffre? Vogliamo mettere alla gogna persone che, magari dopo una infanzia di abusi sessuali, media con la propria anima per cancellare un’ossessione, ritenendo poi di desiderare scelte ritenute “indesiderabili”?
 
Non si può accettare una dichiarazione simile, da esseri pensanti. Non è questa la chiave di lettura che possiamo consentire. Non si può ghettizzare e di pari passo trovare persino motivazioni di scelte ritenute infami. Getti la mano e poi tiri il sasso. Ecco cosa.
 
Dura la replica del Presidente dell’Arcigay, Aurelio Mancuso: "Il presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari, Pastorale per la salute, insiste poi nell’affermare che non si nasce omosessuali, che la causa del proprio orientamento sessuale la si deve cercare nell’educazione, in un mancato sviluppo dell’adolescenza. Si può anche esser incolpevoli, ma siccome gay e trans agiscono contro la dignità del corpo, certamente non andranno in paradiso, perchè andare contro natura offende Dio. Che sollievo, Cardinale! Fino a ieri - ha aggiunto Mancuso - pensavamo di dovervi ritrovare, una volta passati a miglior vita, nell’aldilà, ancora con i vostri proclami accusatori e le vostre ridicole teorie sulla sessualità e la dignità delle persone. Sì, è vero, le donne, gli e le omosessuali, le/i trans consapevoli e liberi non entreranno mai nel vostro Regno dei Cieli, che è un luogo oscuro e ingiusto, cui può accedere solamente chi condivide le vostre farneticazioni e volontà di dominio sui corpi e le idee di milioni di persone libere e determinate a sconfiggere tutti i pregiudizi di cui siete millenari portatori".
 
Appare, peraltro, fuor di luogo questa “incursione” da parte di un organo della Chiesa sulle abitudini sessuali del mondo laico, perché tanto ci sarebbe da dire e ribadire sulle “attenzioni particolari” – così vengono mistificati atti di abuso sui minori – che alcuni componenti della Chiesa dedicano a certi piccoli esseri umani che a loro volta, da adulti, potrebbero infatti evolvere la propria sfera sessuale su scelte poi considerate “ignominose”. Come la mettiamo?
 
Da un lato, la Chiesa lancia anatemi e proclami. Dall’altro il mondo laico non è mai in grado di portare avanti un dialogo equo col mondo religioso, e diviene succube impassibile di ogni contraddizione in termini perpetrata dalla Chiesa.
 
Se ad ogni dichiarazione seguisse un sano dibattito, probabilmente l’umanità conoscerebbe giustizia di troppi abusi. E non solo sessuali.

Commenti all'articolo

  • Di Davide Zanetti (---.---.---.70) 4 dicembre 2009 12:56

    E per i pedofili la Chiesa cosa sentenzia ?

  • Di (---.---.---.59) 4 dicembre 2009 15:37

    QUANDO LA CHIESA CATTOLICA ED APOSTOLICA ROMANA, ARRIVA A TAL PUNTO, STA A SIGNIFICARE CHE SI E’ TOCCATO IL FONDO...NON AGGIUNGEREI ALTRO
    (Padre Cirillo da Bisanzio + Ofm)

  • Di Maria Lutero (---.---.---.35) 4 dicembre 2009 17:06

    Nooo, e io che volevo andare in Paradiso...

    Speriamo che cambieranno la legge sennò mi tocca andare all’Inferno (anche se, dicono, l’inferno è preferibile per la compagnia...)
  • Di (---.---.---.139) 4 dicembre 2009 21:17

    per cortesia...no comment...facciamo un discorso che va lontano da quello che è la realtà gay...essere gay non significa essere malati...e gay si nasce...

  • Di Gabriel Durrell (---.---.---.130) 30 dicembre 2009 11:56

    Il vero disturbo psicologico è la religione stessa.

    Nessuno vuole accettare la condizione umana. Ci si inventa di tutto per avere una facile soluzione al problema del "termine" della propria esistenza. Non potendo accettare una condizione simile, l’uomo crea la religione.

    Ovviamente la discordia, umanissima, fa sì che ne vengano create di differenti, con differenti punti a favore (quasi come degli incentivi per il proprio club esclusivo). In fondo è facile: i bonus sono tutti "a lungo termine".

    Cosa succede, quindi? Nessun popolo ha mai vissuto in pace la propria breve (o lunga) esistenza su questo mondo. Nessun popolo è mai riuscito a fare quello che paradossalmente la religione stessa incita a fare: vivere in armonia con il prossimo. Le cause: la religione stessa, la non integrazione, la preclusione di alcuni diritti ai "diversi".

    La sessualità umana non può essere certamente compresa da chi vi rinuncia (per giunta malamente) in nome di una vocazione illusoria ed incerta.

    Ancora una volta la religione separa. Divide. Crea tensioni e disagi sociali.
    La vera malattia psicologica è la religione stessa.
  • Di (---.---.---.66)  0:0

    Dio è amore, perciò sempre pronto al perdono di qualsiasi peccato dall’omicidio alla formicazione.
    Non so cosa intendesse quel prelato ma attenendosi al vangelo e alla catechesi ufficiale leggiamo indicazioni ben diverse.
    L’abuso del corpo sia tra gay che tra etero è considerato peccato ma comunque Cristo ci insegna che lo avremo sempre vicino pronto ad accoglierci, anzi sempre alla ricerca della pecorella smarrita.

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