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Home page > Attualità > Calderoli: una sfiga tira l’altra

Calderoli: una sfiga tira l’altra

La prima parte l’ho scritta nel 2006 per denunciare l’antipatia congenita che mi ispira il soggetto delle riflessioni che seguono e per raccontare lo sconforto che mi affligge quando penso che un individuo come Calderoli sia un ministro della repubblica italiana, un esponente del governo che dovrebbe guidarci fuori dalla crisi e dai problemi. Osservatelo per qualche secondo, ascoltatelo per qualche minuto e ditemi se è un incubo oppure è tutto vero!

Prima parte 2006
 
"Cambio canale ogni volta che compare, ogni volta che si esprime, l’unico ministro al mondo ad aver redatto una legge e ad aver, immediatamente dopo, rivelato che quella legge è una porcata. Calderoli, un uomo, un mito, una porcata!

Calderoli, a proposito della vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio in Germania, dopo la partita di finale con la nazionale francese: "Una vittoria dell’identità italiana su una squadra francese che ha immolato, per il risultato, la propria identità schierando negri, islamici e comunisti".
Non è l’ultima dell’ex ministro, non sarà l’ultima, il futuro ci riserverà momenti esaltanti, picchi di grande intellettualità, considerazioni e opinioni di uomini che il destino ha voluto attraversassero il nostro percorso.
L’irresistibile fascino dell’ex ministro Calderoli che trasuda dall’espressione livida, plastificata che annuncia ogni volta la sorprendente sceneggiata, la frase delittuosa, la t-shirt killer, la legge porcata, mentre il terribile senso del pudore si disperde sempre di più nella notte dei tempi.
Cosa dirà, cosa farà adesso l’ex ministro, incantatore di rane padane, sacerdote leghista, uomo del nord, faro dell’effervescente intellighenzia padana?
La sua presenza è la sola ed unica consolazione per gli aspiranti politicanti, la consapevolezza che ognuno nella vita può arrivare ovunque e che il futuro sarà certamente migliore."
 
Seconda Parte 2007
 
Ciò che segue è un tentativo di circa due anni fa, per spiegare le conseguenze della legge porcata e un’immagine bizzarra della repubblica delle banane e dei furbetti, ma anche del serbatoio delle menti che popolano e che ahi noi votano in questo sventurato ex bel paese.
 
I nostri rappresentanti in parlamento hanno il compito importante di organizzare nel prossimo futuro la legge elettorale ….” 
L’ultima legge elettorale è stata definita dal suo stesso autore “una porkata”, che cosa possiamo aspettarci da gente che non abbiamo votato.
Già con la legge “porcata” gli autori hanno deciso che la plebe avrebbe dovuto votare i simboli e i cittadini, poveretti, hanno obbedito senza ribellarsi, opponendo un debole disgusto alla porcata partorita dagli eletti.
Quindi, prima di ogni altra cosa, dobbiamo pretendere una legge elettorale dove il cittadino vota la persona e non un asinello, una croce, un sole, la luna… Bene, poi, visto che i cittadini possono sbagliare “ingenuamente ed inconsapevolmente” è doverosa la trasparenza e la moralità di coloro che ci rappresentano.
 
Si, sappiamo che tanti altri e molto più famosi di chi scrive, da tempo, pretendono questa modesta e sottile postilla, è evidente che gli unici che non la desiderano sono loro i nominati per grazia ricevuta.
 
Paura di perdere la comoda poltrona, lo stipendio d’oro, la pensione d’oro, le opportunità di platino, e passione, passione per il trono comodo, passione per lo stipendio d’oro, passione per la pensione d’oro, passione per i privilegi.
E’ assolutamente necessario, per difendere la democrazia, che i cittadini abbiano la possibilità di scegliere ed eleggere l’individuo e mandarlo a casa quando l’individuo eletto diventa “dannato”, o come spesso succede, quando approfitta della sua condizione di eletto.
 
In un paese normale nessuno potrebbe desiderare di farsi rappresentare da individui condannati con sentenza penale, oppure pagare stipendi e pensioni con le proprie tasche ad un corruttore incallito o ad un colluso con la criminalità organizzata. Ma noi non siamo un paese normale, siamo nella divertente e famigerata repubblica delle banane.
 
Una repubblica delle banane affidata alla rissa parlamentare, all’orgia televisiva di gruppo, ai privilegiati della politica, alla corruzione, all’estorsione, alle leggi porcate, alle raccomandazioni di regime, al mercato dei parlamentari, non ci facciamo mancare proprio niente.
 
Siamo una repubblica delle banane libera e democratica, con protagonisti riciclati che si accreditano leadership di partitini a carattere famigliare, per essere piccoli aghi di bilance squilibrate all’origine.
 
Aver scelto di governare la repubblica delle banane con due senatori di scarto, per colpa
di una legge porkata, ti inchioda alla responsabilità di aver incrementato il mercato dei nominati, il ricatto, le minacce, i pianisti, i regali, la compravendita dei voti
Tu sai di vivere nella repubblica delle banane, dove convivi con gente per bene dove però prolificano anche orde di furbetti ed i migliori esemplari opportunisti e voltagabbana.
 
I girasole della politica, da nominati e non eletti, non soffriranno neanche la viltà del cambio di parrocchia. Nessun mandato ne un programma, ovvero l’uno vale l’altro, basta occupare la poltrona, portare a casa il gruzzolo ogni mese, diversamente e con quella testa, non lo guadagnerebbero in un anno.
 
La terza parte è più recente, qualche riga sull’operato del genio Calderoli che dopo la prima porcata ha concesso una serie di repliche, come scrivevo due anni fa, un uomo, un mito, una porcata....
 
Terza Parte 2009
 
Il ministro per la semplificazione legislativa Roberto Calderoli, che già in passato si era fatto notare per la stravaganza di alcune iniziative, cancella regi decreti, vecchie norme, un taglio netto sul passato remoto.
La lama del chirurgo di Bergamo ha inciso con l’energia degli uomini duri, quelli venuti dal nord con gli scolapasta a protezione dei crani vuoti, perforando però incautamente anche una manciata di comuni.
Nell’elenco degli eliminati c’è Aprilia (72.000 abitanti), che l’autore del Porcellum, ha evidentemente confuso con una motocicletta, le Isole Tremiti (uniche isole italiane dell’Adriatico) e per questo probabilmente considerate obsolete, Sabaudia, Santa Venerina, Sestriere … sono 79 forse, ma non disperate, non saranno cassati così, soltanto per una gaffe ministeriale, si salveranno, voteranno haimè e continueranno a vivere felici e contenti. 
 
Il presidente della provincia di Torino Antonio Saitta, appresa la notizia, gli scrive una lettera accalorata e commovente:” Apprendo con grande stupore che Lei e i suoi uffici non conoscete il Comune di Sestriere e che per errore lo avete cancellato. Le confermo, qualora ce ne fosse bisogno, che Sestriere e’ uno dei 315 Comuni appartenenti alla Provincia di Torino, e’ fiore all’occhiello del nostro sistema turistico invernale ed estivo e tutto il mondo ha potuto apprezzarne l’esistenza durante le Olimpiadi Invernali del 2006’.
La sua delega alla semplificazione normativa e’ fondamentale per migliorare il nostro Paese ma La prego di non esagerare nei tagli e di non abolire per decreto uno dei nostri Comuni più famosi senza verificarne prima l’esistenza in vita’’. (Adnkronos).
 
Un deputato di vecchia sedia il senatore celtico Calderoli, dal 1992 alla camera, dal 2001 al senato, vicepresidente del Senato della Repubblica, ministro per le riforme istituzionali, parlamentare europeo.
 
Un parlamentare navigato che nel 2006 visse un momento di grande notorietà grazie ad una t-shirt mostrata durante un’intervista sul TG1, che, come i non leghisti ricorderanno, provocò una violenta protesta davanti al consolato italiano a Bengasi, quando la polizia sparò sulla folla uccidendo 11 manifestanti.
 
Dopo qualche mese il cavaliere di Arcore, scegliendo uno dei momenti migliori dell’economia nazionale e con gli ultimi euro rimasti nelle casse degli italioti, pagò il conto, compreso il risarcimento dei danni coloniali, prostrandosi avanti al dittatore libico……
Nel frattempo i cittadini della penisola festeggiavano le dimissioni del chirurgo bergamasco, richieste a gran voce anche dagli stessi colleghi, oltre ovviamente dalla stragrande maggioranza delle italiche genti.
 
Esce dalla porta e rientra poco dopo dalla finestra. Rioccupa la sedia di vicepresidente del Senato della Repubblica, come se nulla fosse successo e riprende a fare danni….
 
L’ undici giugno dell’anno successivo viene iscritto al registro degli indagati, con l’ipotesi di appropriazione indebita dalla Procura della Repubblica di Lodi nelle indagini che vedono implicato il banchiere Giampiero Fiorani e la banca Antoveneta.
 
Concludo con una nota di colore e di riconoscenza nei confronti del ministro celtico che aspira ad una Padania libera: ha con merito e grande dedizione polverizzato qualche migliaia di leggi del “caucaso” che per idiozia e pigrizia dei suoi predecessori persistevano nel più decrepito anonimato, facendo risparmiare agli italiani tutti una pacchettata di euro.
 
Grazie, grazie, grazie anche per aver dimostrato con questi atti l’incapacità e l’insolvenza dei suoi predecessori.
 
La bella notizia dell’ultima ora viene dai 79 comuni che si sono rivolti ad un avvocato, tale Alberto di Giussano, che ha garantito il diritto all’esistenza dei comuni stessi nonostante l’attacco da parte del sacro romano impero.
 
Gran Finale alle porte del 2010
 
E’ la fine del 2009 e il chirurgo di Bergamo è tornato.
 
Per l’esimio autore della porcata di stato, il cardinale Tettamanzi dimostra apertura per la presenza di moschee nei vari quartieri, senza preoccuparsi di difendere le tradizioni della Padania, non facendo riferimento, per esempio, alla sentenza europea sul crocefisso e continuando a parlare solo dei rom.
 
Per Roberto Calderoli, ministro ed esponente della Lega “la grande capacità della chiesa territoriale dovrebbe essere la vicinanza con il territorio” e Tettamanzi “con il suo territorio non c’entra proprio nulla. Sarebbe come mettere un prete mafioso in Sicilia”.
 
Il suo movimento ci mette il carico da 90 e in occasione del discorso che il cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi ha tenuto nella chiesa di Sant’Ambrogio per la festa patronale, l’organo di stampa della Lega Nord “la Padania” titola “Onorevole Tettamanzi: Cardinale o imam?”
 
Credo che sia arrivato il momento di fare fronte comune ed erigere un baluardo a difesa delle terre invase dall’ignoranza e dall’ignominia delle orde celtiche truccate da carote e carciofi padani.
 
Che le metastasi della lega nord abbiano avvinto Parma e Reggio Emilia ha rappresentato per il sottoscritto una offesa terribile ed inguaribile, ma oltre sarebbe il massacro dell’etica, della cultura e del futuro dei nostri territori.
 
Da Modena può nascere la riscossa ed il Secchia ed il Panaro possono rappresentare il Piave del nuovo millennio e innalzare quel baluardo per fermare l’avanzata della Lega Nord e delle sue becere presunzioni.
 
Ricacciamoli almeno al di là del Po e obblighiamoli ad una resa senza condizioni, hanno fatto troppi danni e quanti ne faranno se non fermiamo il dilagare della loro ignoranza.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.210) 11 dicembre 2009 17:29

    Castelli propone di togliere l’azione disciplinare al CSM. Come? Con una Consulta formata da giuristi e magistrati. Ovviamente soggetti SIP (Senza Idea Politica) che si trovano ...?? Nel paese del BARBIERE ed il LUPO la paura fa dire e fare cose davvero strane. Quando si sceglie la PESCITUDINE non c’è da meravigliarsi se vince una casta di PRIMI SUPER CIVES che rivendica privilegi e immunità. (altro ancora => http://forum.wineuropa.it )

  • Di (---.---.---.123) 11 dicembre 2009 19:51

    La notizia puo’ apparire balzana, strampalata, eppure si tratta di un fatto vero! La lega nord, attraverso il suo esponente Caccolini ha fatto sapere che presenterà un disegno di legge che prevede il cambiamento obbligatorio di tutti i cognomi che hanno una connotazione etnica evocante le razze del sud del mondo. In particolare andranno scacciati cognomi come "nero, neri, del neri, bruno, caccamo, napoli, di napoli, negri, negro etc etc".
    Una commissione sta già stilando la "lista nera" dei cognomi da cambiare. Il colmo è che molta gente del nord dovrà adattarsi alla regola. L’attuale allenatore della Sampdoria, Del Neri, il cui accento tradisce le chiari origini "lumbard" ha fatto sapere che per lui non fa niente cambiare cognome a patto che Borghezio tenga la promessa di andare a (sprangare-incendiare la casa di - picchiare..scelga lui) Lippi se questi non porta Cassano ai mondiali (sembra che quest’ultimo abbia a sua volta ricattato la lega calcio e la lega nord che in caso di mancata convocazione in sud africa prenderà la strada della conversione all’islam, un po’ per ripicca e un po’ per imitare l’amico Ribery col quale sogna di giocare un giorno.
    Staremo a vedere!!!

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