C’era una volta un Re di nome Gime

C’era una volta, e oggi c’è di nuovo? Non si sa, sicuramente però i sudditi non mancano anzi sono decine di milioni, sono sudditi e contenti.

C’era una volta un Re di nome Gime.
Tutti i sudditi però amavano chiamarlo Maestà ReGime.

Questo Re Gime era voracissimo e ciò lo portava ad ingrassare, infatti diventava sempre più grasso e grosso, più mangiava, più aveva fame, divenne immenso e saturo di grasso, fino a quando tutto questo grasso gli arrivò al cuore facendolo schiattare.

Il primo a tradire fu il ventricolo di Sinistra, che aveva meno grasso intorno ma comunque scoppiò, poi la stessa sorte toccò al ventricolo di Destra che aveva tanto di quel grasso intorno che quando scoppiò collassò su se stesso.

Ora i sudditi che non amavano né odiavano quel Re di nome Gime, non gioirono né si rattristarono, ma si lasciarono morire perchè non riuscivano a sopravvivere senza la presenza di sua Maestà ReGime.

 

Commenti all'articolo

• Di RosiRay (---.---.---.33) 21 novembre 2009 11:45

  

  PARODIA:
  Vi è sempre stato un Re di nome Gime, che dilettava gustare la pietanza per eccellenza considerata la cibaria "avarizia" "smania di potere"; preferita dai più eccentrici egoistici scimmioni incoronati dai propri parassiti. Come vi è sempre stata l’intenzione di un ipotetico smanioso patetico di diventare il re del mondo. Il paradosso ha sempre avuto un ruolo fondamentale della storiella, rivelandosi il perno che equilibra l’eccentrica parodia. Milioni di soggetti (i parassiti degli scimmioni) che acconsentono e sostengono l’imboccatura della cibaria "avarizia e smania di potere" preferita dal Re G.
  La Parodia?! Quello che sta accadendo oggi nel paesello italico delle tante libertà e democrazie!?
  

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