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Berlusconi non è Mesiano

Non bisogna cedere al qualunquismo l’attacco alla privacy del giudice Mesiano è ben diverso da quello subito dal Premier Berlusconi

Claudio Brachino, il conduttore di Mattino 5 che ha messo in onda nei giorni scorsi il discusso video sul giudice Raimondo Mesiano, si è scusato in un articolo pubblicato dal quotidiano Il Giornale con il magistrato per averlo offeso, invitandolo però contemporaneamente ad andare in trasmissione a rispondere a tre domande (Fonte: Repubblica.it). A questo proposito il ministro della giustizia ha sottolineato che la violazione della privacy del giudice va censurata al pari di quella che è stata effettuata ai danni del presidente del consiglio in precedenza.

Le affermazioni sul diritto alla privacy sono ovviamente condivisibili in linea di principio. Non appare invece difendibile l’accostamento alla vicenda di Berlusconi. Fare di tutta l’erba un fascio ha il solo effetto di creare confusione. C’è una profonda differenza tra il giudice Mesiano e il premier Berlusconi come soggetti nei confronti dei quali gli italiani potrebbero avere interesse a essere informati. C’è un’ulteriore e profonda differenza tra le informazioni diffuse sull’uno e sull’altro.

Il presidente del consiglio è un’alta carica dello stato e insieme ai membri del governo è titolare del potere esecutivo. Gli elettori hanno il diritto di sapere se sussistono nuovi elementi che possono influire sul giudizio da essi formulato quando in passato lo hanno sostenuto. Analogo diritto non sussiste nei confronti di un giudice. Appare inoltre quantomeno “singolare” l’interesse nei confronti del dott. Mesiano subito dopo che si era pronunciato contro la Fininvest.


Molto diverse sono anche le vicende che sono state oggetto d’indagine. Nel caso di Mesiano si è trattato di un infelice attacco alla privacy di cui si è peraltro scusato lo stesso autore dopo poco. Nel caso del premier i giornalisti, oltre che ficcare il naso negli affari privati di un personaggio pubblico, hanno cercato di fare luce sull’effettivo utilizzo di aerei di stato e sulle attività svolte all’interno di residenze di stato.

Ancora una volta si mischiano le carte in tavola. Se c’è un processo contro Berlusconi si dice, quale politico non ha avuto processi? Se c’è uno scandalo che, ipoteticamente, coinvolge Berlusconi si dice che tanto sono tutti sono stati coinvolti in qualche vicenda poco chiara. Qualunquismo, i politici sono tutti uguali. Non c’è differenza. Hanno diffamato Mesiano? Lo avevano fatto anche con Berlusconi.

Non è così. Mesiano non è Berlusconi
. Le vicende che riguardano il nostro attuale premier non hanno precedenti nella storia dell’Italia del dopo guerra. Per questo motivo occorre prestare attenzione e fare le dovute distinzioni.


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