• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > Ancora polemiche contro il Ministro Mitterrand

Ancora polemiche contro il Ministro Mitterrand

La situazione è sempre più complicata. Dopo l’attacco di ieri dell’Express ad AgoraVox Francia e alla fasciosfera, l’onda lunga della polemica sollevata da un articolo del nostro cugino francese, è continuata investendo in pieno il ministro della cultura francese Frédéric Mitterrand. Tantissimi sono stati, infatti, gli articoli usciti oggi, portando il caso ancora più su tra le notizie dei diversi quotidiani francesi (lo stesso Express, da cui è partita tutta la polemica, Paris Match, le Nouvelle Observateur, Arretes sur images etc...).
 
Nell’articolo di ieri spiegavamo come l’articolo di Omnibuzz, citizen reporter di AgoraVox France, facesse riferimento al cortocircuito che aveva portarto, un po’ frettolosamente, il Ministro a difendere il regista Polanski dopo l’arresto su mandato di cattura internazionale per pedofilia. Lo stesso ministro che pochi anni fa aveva scritto un’autobiografia in cui parlava del turismo sessuale che avrebbe praticato in Thailandia e Indonesia.
 
Polemiche acuitesi anche in seguito alla presa di distanza del portavoce del Ps Benoit Hamon e la presa di distanza della segretaria dello stesso partito Martine Aubry che alla domande, durante una conferenza stampa, su cosa ne pensasse di questo caso ha detto: “Non ho letto il libro. Ma non posso immaginare che quello che è diventato il nostro Ministro della Cultura abbia potuto fare certe cose”. Anche nell’Ump, partito di Sarkozy che ha voluto Mitterrand al Governo, (in nome di quella apertura a sinistra che da mesi porta avanti) comincia a farsi spazio un po’ di mal di pancia, nonostante il sostegno continuo del segretario del partito Xaviere Bertrand. Libération fa notare come prima di esprimersi in merito alcuni deputati dell’Ump abbiano chiesto maggiori informazioni sull’autobiograficità del libro. “Si tratta di licenza poetica?” si è chiesto il deputato Hervé Mariton.
 
 
E l’Express? Il direttore dell’Express Christophe Barbier, fa marcia indietro, anche a seguito delle tantissime critiche che il settimanale della sinistra francese ha ricevuto nei commenti all’articolo, oltre al sondaggio a cui facevamo riferimento ieri, in cui i lettori hanno votato al 76% le dimissioni del ministro francese. Una marcia indietro andata in onda durante un’intervista a LCI.
 
“Sì questo libro giustifica questa polemica perché anche se non c’è all’interno del libro un’apologia della pedofilia (...) c’è comunque una difesa di pratiche indifendibili, non siamo più nel lassismo post sessantottinom ma in un periodo in cui l’opinione pubblica considera, giustamente, queste pratiche come un’abominio (...) anche perchè è Ministro della cultura”. Un’intervista incredibile soprattutto dopo che è seguita ad un articolo come quello di ieri.
 
Insomma, presi dalla furia di difendere assolutamente il Ministro, hanno toppato, non lasciando spazio ad alcun dubbio sono riusciti nell’intento di unire la famiglia Le Pen alla sinistra anche più radicale.
 
Mitterrand non ha ancora parlato, lo farà stasera su TF1.
 
E stasera sapremo se il polverone che abbiamo scatenato comporterà le dimissioni del Ministro.

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares