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Ambiente: fantastica Bolzano!

Dopo il fallimento (previsto) di Copenaghen, la certezza assoluta che possiamo ricavare, alla faccia degli eterni possibilisti e dubbiosi, è che il capitalismo ha ordinato alla politica di non minacciare i profitti con costose ristrutturazioni per diminuire la Co2, ma almeno sappiamo con certezza chi è il nemico dell’ambiente, cosciente, avido, criminale, quel capitalismo che guida le economie di tutto il mondo senza tener conto della insostenibilità del sistema.
 
Visto che dai vertici mondiali non è uscito alcun risultato, ho la certezza che non si esce da questa situazione se non si parte dal basso, ossia dal singolo cittadino, dagli amministratori locali, dalle associazioni di cittadini ambientalisti.
 
Bisogna a tutti i costi imitare la provincia di Bolzano, che è arrivata a coprire il 56% del proprio fabbisogno energetico con fonti rinnovabili, e punta ad arrivare al 75% entro il 2013 e al 100% entro il 2020-2030.
 
Le fonti energetiche sono fotovoltaico, centrali idroelettriche, impianti geotermici, biomasse, solare termico per acqua calda.
 
Bolzano partecipa anche al progetto di una autostrada all’idrogeno, che collegherà Monaco di Baviera a Mantova, con punti di rifornimento ogni 100 km (fonte AMSA).
 
Darsi da fare è urgentissimo perché i segni dell’aumento della temperatura già si vedono nello scioglimento dei ghiacci, ma anche perché la sempre maggior richiesta di energia va soddisfatta con fonti rinnovabili presto, in modo da togliere al nucleare ogni richiesta di mercato, e dunque abbiamo circa 10 anni per fare tutti come a Bolzano ed evitare così che quei mostri radioattivi vadano in funzione, per assenza di richiesta di energia.
 
Vi è anche una ottima notizia tecnica, che ci dice che il fotovoltaico prodotto su vasta scala può diminuire il suo costo fino al 70%, e probabilmente questi pannelli verranno dalla Cina.
 
Faccio appello a tutti gli antinuclearisti, agli ambientalisti, ai cittadini che comprendono il nesso di causa-effetto tra l’economia capitalista e il riscaldamento globale, per finirla con le chiacchiere e le analisi e promuovere in ogni modo ed in ogni situazione la installazione di questa nuova tecnologia, diffusa su tutto il territorio, dalla microgenerazione di un piccolo rotore eolico su un terrazzino, fino alla scelta di cambiare mestiere e vivere producendo energia elettrica, in “fattorie solari”, dove il reddito deriva dalla vendita alla rete e può essere un bel reddito, sicuro, senza precarietà, come già fanno in molti nel Nord Europa.
 
Scommettere sulle energie rinnovabili come scelta di vita è lungimirante, è profondamente etico, crea l’immagine che un altro mondo è possibile, che si può vivere in simbiosi con la natura, ed è una cosa che anche le banche finanziano proprio perché la reputano una scelta seria, razionale ed economicamente valida.
 
Il nostro governo, espressione del capitalismo e del nuclearismo, senza opposizione, sventola a sproposito la bandiera della libertà, a livello energetico ci rende schiavi dell’uranio, del gas russo, del petrolio, senza farci incamminare verso l’autonomia energetica che, insieme a quella alimentare, costituiscono le libertà fondamentali dei cittadini di una nazione.
 
Non sarebbe una cattiva idea che i duemila operai di Termini Imerese, in attesa di licenziamento, si mettessero a produrre pannelli fotovoltaici da installare in tutta la Sicilia, il cui petrolio è il sole.

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