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Addio Brenda

Della storia di Marrazzo non ne ho voluto appositamente parlare, onde evitare la morbosità della gente nel sapere i particolari, e non mi andava di fare il solito squallido gossip come accade di frequente con Berlusconi.

Delle loro vite private non mi interessa nulla, da anni si sapeva che Marrazzo frequentava le escort. Io ne avevo avuto testimonianza diretta da una prostituta. No care teste di capra, non fate pensieri strani. Tra i miei innumerevoli lavori che ho fatto, uno era quello di agente immobiliare. Un lavoro misero, e che sconsiglio a tutti.

La prostituta in questione era in affitto in un appartamento in vendita, e ci raccontava delle sue esperienze. Tra cui quella con Marrazzo, e non vi racconto i particolari perchè non è proprio il caso. E inoltre può anche essere una bufala, quindi andiamo oltre.

Se fossi stato Marrazzo, avrei approfittato della situazione per difendere la libertà sessuale di tutti e fare una campagna contro le discriminazioni delle trans. Si perchè loro hanno solo la colpa di sentirsi donne e aver voluto cambiare sesso. E questa società ipocrita e perbenista non le accetta, nessuno le assumerebbe in un lavoro normale. Una società ipocrita perchè tutti sanno che la maggior parte di chi frequenta prostitute, sceglie il corpo transessuale. Le motivazioni sono molteplici, chi dice per omosessualità latente, e chi per trasgressione come dice il filosofo Galimberti: "Il progresso storicamente è sempre conseguenza della trasgressione alle regole fin lì adottate…"

Ma scrivo questo articolo per la povera Brenda, la transessuale coinvolta nella vicenda di Marrazzo. Lei ha avuto la sfortuna di essere una testimone scomoda, e da quel fatidico giorno riceveva minacce continue, veniva picchiata la notte lungo le buie strade di Roma, e non veniva protetta da chi di dovere.


Ma era una trans, per di più straniera e senza permesso di soggiorno, quindi utile solo per interrogarla. Aveva deciso di scappare da questa Italia sempre più buia e pericolosa, era pronta con le valige quando è stata ritrovata morta ricoperta di fuliggine dentro il suo appartamento di Via Due Ponti.

In più il suo PC è stato ritrovato immerso nell’acqua del lavandino, probabilmente qualcuno voleva metterlo fuori uso.

Una brutta storia, dove non posso non trovare una similitudine con la vicenda della Uno Bianca. Non tanto sulle morti che sconvolsero Bologna, ma per i protagonisti: dei poliziotti coperti dai poteri forti.

Una brutta storia, una delle tante. Ma a morire sono sempre gli ultimi.

Addio Brenda, chiedo scusa per come il nostro Paese ti ha riservato il futuro.

Commenti all'articolo

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.60) 23 novembre 2009 18:38
    Doriana Goracci

    Aggiungerei per il presente che non solo Brenda ha vissuto in maniera così misera ma lo stesso viene offerto a milioni di ragazze e ragazzi, ogni tanto qualcuno inciampa e muore accoppato, drogato, schiantato contro una macchina e spesso si accoppano fra loro e sorgono come i funghi le Giornate. Dei giovani, delle trans, della Famiglia, della polizia, dello studente e della casalinga...poi una bella petizione, due clic e un comitato e si ronfa, satolli...di notizie e misFatti.
    Mentre tu facevi l’agente immobiliare, io facevo la bancaria al borsino e raccoglievo le confessioni, e non potevo neanche regalare assoluzioni a buon mercato.
    Ciao in-carcerato, un carissimo saluto 

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