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"O mi voti o ti faccio chiudere a mezzanotte!": nel Beneventano si vota così

"O mi voti o ti faccio chiudere a mezzanotte !". Succede annche questo in provincia di Benevento in vista delle prossime consultazioni amministrative. Questo articolo contiene la nota inviata alla DDA da un comitato cittadino per segnalare il condizionamento del libero esercizio del voto a San Giorgio del Sannio (BN).

Ci sarebbe un precedente sulle attività commerciali documentato qui da YouReporter.

Art. 416-bis. 
Associazione di tipo mafioso 


Chiunque fa parte di un'associazione di tipo mafioso formata da tre o più persone, è punito con la reclusione da sette a dodici anni. (2)

Coloro che promuovono, dirigono o organizzano l'associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da nove a quattordici anni. (3)

L'associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgano della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri, ovvero al fine di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a se o ad altri in occasione di consultazioni elettorali. Se l'associazione è armata si applica la pena della reclusione da nove (4) a quindici anni nei casi previsti dal primo comma e da dodici (5) a ventiquattro anni nei casi previsti dal secondo comma.

L'associazione si considera armata quando i partecipanti hanno la disponibilità, per il conseguimento della finalità dell'associazione, di armi o materie esplodenti, anche se occultate o tenute in luogo di deposito.

Se le attività economiche di cui gli associati intendono assumere o mantenere il controllo sono finanziate in tutto o in parte con il prezzo, il prodotto, o il profitto di delitti, le pene stabilite nei commi precedenti sono aumentate da un terzo alla metà.

Nei confronti del condannato è sempre obbligatoria la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne sono il prezzo, il prodotto, il profitto o che ne costituiscono l'impiego.

Le disposizioni del presente articolo si applicano anche alla camorra, alla ‘ndrangheta (6) e alle altre associazioni, comunque localmente denominate, anche straniere (7), che valendosi della forza intimidatrice del vincolo associativo perseguono scopi corrispondenti a quelli delle associazioni di tipo mafioso.

Il Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia ci ha inoltrato una nota con cui rende noto di aver segnalato alle autorità antimafia un'anomala prassi di condizionamento mafioso del voto a San Giorgio del Sannio (prov.di Benevento) in occasione delle elezioni amministrative di maggio 2011. La riportiamo integralmente.
 
Alla Direzione Nazionale Antimafia di ROMA
Via Giulia, 52 00186 - ROMA

Alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Benevento

Al Prefetto di Benevento 

Al Ministro degli Interni 

"Ci eravamo illusi che bastasse gridare a chiare lettere all’on. Mario Pepe che non è suo compito, visto che non è nemmeno candidato, di andare a sponsorizzare la candidatura dei suoi parenti e che bastasse dire categoricamente che non vogliamo più ricevere le visite di messaggeri ed araldi che invitano a votare il Claudio Ricci di turno!

Purtroppo a San Giorgio del Sannio la situazione è ben più grave! La lista capeggiata da Claudio Ricci, ex assessore al Commercio della giunta Giorgio Nardone si sta contraddistinguendo per una serie di illegalità, compresa la coartazione del voto.
 
Trattasi appunto della Lista Insieme (la lista dei medici portatori sani ognuno di almeno 1500 contatti e la lista dei parenti di Pepe) con candidato sindaco Claudio Ricci , sponsorizzato dal parlamentare del PD Mario Pepe e con Candidati consiglieri: Ambrosino Carmine, Ambrosino Clementina (detta Tina), Barricella Felice, Boniello Carmine*medico, Boniello Vincenzo*medico, Bruno Giancarlo*medico, Bruno Luigi*medico, Camerlengo Dina, Colucciello Giovanni*medico, Ranauro Gerardo, Saccavino Giuseppe, Zampetti Giovanni. 
 
A parte le sistematiche affissioni illegali, non perseguite né dalla locale stazione Carabinieri né dai Vigili Urbani prestati a fare i "postini" del sangiorgese onorevole Pepe Mario del PD, già in data 18 aprile 2011 abbiamo denunciato le molestie telefoniche di Claudio Ricci al domicilio dei cittadini sangiorgesi nel disinteresse degli organi di stampa tutti.
 
Ma se dalle molestie questuanti il "candiTato" sindaco Claudio Ricci passa disinvoltamente ed impunemente alle minacce e alle intimidazioni mafiose per conculcare una delle libertà fondamentali di ciascun cittadino?
 
E' quanto accaduto al titolare di un ristorante di cucina messicana di Via Aldo Moro: "O mi voti o ti faccio chiudere a mezzanotte!". Che fare ?

L'episodio non è isolato, la pratica della intimidazione da parte del candidato Ricci “al fine di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a sé o ad altri in occasione di consultazioni elettorali” è diffusa e la gente ha paura di parlare, denunciare e votare liberamente.

Se questo è accaduto ad un commerciante quali saranno le "direttive" di voto impartite dal mercante ed affarista Barletta Antonio, "comprimario" dell'amministrazione del triumvirato Pepe Ricci Nardone e titolare dell'Iper Universo in via Cesine, ai propri dipendenti, con la minaccia estorsiva del licenziamento facile?

Pur consapevoli che imprescindibile e fondamentale resta il ruolo della vigilanza democratica da parte della società civile, intervenga il Ministro degli Interni, intervengano il Prefetto e la DDA ed acquisiscano con urgenza le liste sospette , dispongano intercettazioni ambientali e telefoniche.

E la stampa se davvero vuole rendere un servizio informativo degno di questo nome renda pubbliche le modalità mafiose ed intimidatorie di condurre la campagna elettorale per aumentare la raccolta dei voti non liberi, non legati al consenso, ma al condizionamento criminale degli stessi candidati che sembrano essere più ‘capizona mafiosi’ che leader politici. Sembra, infatti, che ci sia una sorta di controllo del territorio da parte di questi personaggi.

Libero Grassi diceva: “La formazione del consenso è la prima arma della mafia. La prima cosa che controlla la mafia è il voto. Ad una cattiva raccolta di voti corrisponde una cattiva democrazia. "

Chiediamo alle Autorità destinatarie della presente di intervenire per perseguire subito il condizionamento del voto! Non possiamo aspettare l'esito truccato dello stesso, i risultati elettorali (scontati in base a quel condizionamento illecito) e poi attendere i risultati delle indagini della Magistratura sul voto di scambio magari con l'aggravante mafiosa e/o della minaccia e della intimidazione." 

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.56) 4 maggio 2011 12:20

    Come che fare ? Se ci sono le prove ,documentali o testimonianze attendibili , ci si presenta i procura e si fa una denuncia .

    Questo è quello che avviene in un paese civile , ma qui stiamo parlando del sud italiano e capisco che è un’altro paio di maniche .
    Come seconda alternativa , se puoi farlo , emigri in un paese civile , dove i sindaci sono sindaci e non banditi travestiti.
    Come terza alternativa , direi estrema ed in difetto delle due precedenti ,nel caso il sindaco mettesse in atto la minaccia gli spari e lo ammazzi .
    Non vedo altre strade .
    • Di yepbo (---.---.---.45) 4 maggio 2011 12:38

      Concordo al 100% con il commento.

      In particolare con l’alternativa finale, da applicare anche immediatamente, come prevenzione, soluzione rapida, definitiva, con costi nulli per la società e benefici immediati per la stessa.


  • Di (---.---.---.179) 5 maggio 2011 22:06

    ...tra un pò a San Giorgio si inventeranno il reato di "lesa Omertà"......Io non servirò mai nessuno...Resistenza!Vigilanza civile!

    Movimento Agende Rosse Benevento
  • Di paolo (---.---.---.56) 6 maggio 2011 16:03

    Se è vera e comprovata la minaccia del sindaco Claudio Ricci a danno del ristoratore , quest’ultimo deve rivolgersi alla procura della repubblica e denunciare il sindaco per tentata estorsione e minacce .

    Mi rendo tuttavia perfettamente conto che trattandosi di una città del sud , la cosa probabilmente o non sortisce alcun effetto o può esporre il malcapitato a ritorsioni ancora peggiori .
    Poichè quindi stiamo parlando di rapporti inseriti in un contesto sociale molto precario , fossi nel ristoratore ,avvertirei il sindaco che qualora mettesse in atto i suoi propositi , procederei a farmi giustizia direttamente .

    ciao
    • Di yepbo (---.---.---.14) 8 maggio 2011 00:06

      Il ristoratore, potrebbe anche accarezzare l’idea di farsi giustizia a scopo preventivo, con notevoli benefici per la comunità tutta.

      Certo che se prendesse piede, una simile usanza, in Italia resteremmo in brevissimo tempo senza politici, e senza tali parassiti in breve ci ritroveremmo senza debito e con un bilancio dello stato in attivo.
      Senza tale zavorra, ritorneremmo ad essere un paese vivo e trainante.
    • Di (---.---.---.218) 8 maggio 2011 18:25

      anche trattandosi di una città della bella Toscana l’effetto è lo stesso. chi resiste a pressioni di tipo mafioso si espone a ritorsioni ovunque, in qualsiasi angolo d’Italia. E poiché la rete mafiosa è estesa in tutta l’Italia, con particolare gravità in Lombardia, ma non scappa neanche la Toscana, sarebbe il caso che almeno le persone come te Paolo la smettessero di considerare il problema mafioso come cosa relativa al Sud. Non era così neanche quando negli anni 50 il fenomeno era effettivamente relegato in nove province dell’Italia meridionale, figuriamoci oggi!
       Il consiglio che dai al ristoratore "inserito in un contesto molto precario" (ma pur sempre Italia) è quanto di peggio ti poteva venire in mente. Una vera caduta di stile per uno come te Paolo. Stai suggerendo al ristoratore di fare pure lui il mafioso?!?

  • Di paolo (---.---.---.56) 8 maggio 2011 21:37

    No 218 non è cosi’ , mi spiego meglio . Che tutto il paese soffra di una crisi morale ed etica ,specialmente nella politica , è fuori discussione , ma non venitemi a dire che la Toscana od il Piemonte sono contesti sociali assimilabili alla cultura mafiosa che impregna la società meridionale . Semmai sono stati inquinati , che è cosa alquanto diversa . Non voglio arrivare ad affermazioni estreme del tipo che ormai la mafiosità è nel DNA del meridionale , che è ovviamente una sciocchezza , ma bisogna prendere atto con realismo della diversità dei contesti sociali e culturali. Il mio consiglio ,in contrasto con la premessa , era chiaramente paradossale per evidenziare il deficit di legalità delle istituzioni che dovrebbero tutelare i cittadini onesti . Dire però che tutti posti sono uguali è una generalizzazione inaccettabile , semmai continuando di questo passo si rischia di arrivare veramente ad una omogenizzazione del fenomeno mafioso . Il caso Lombardia è un’esempio . La tragedia di questo paese è che le istituzioni (tutte) sono state permeate ,per ragioni storico sociologiche , di cultura meridionale barocca e mafiosa ,diventando il modello dello stato . Le fortune politiche della Lega sono partite proprio dalla denuncia di questa situazione . Roma , Napoli e Palermo hanno fatto "cultura " anche nella televisione e nella cinematografia del dopoguerra , creando lo stereotipo di un’Italia dove il furbo aggira le leggi o si impone con la prepotenza . Mi sto dilungando , concludo .

    Quindi nella ipotetica reazione del ristoratore , tenuto conto del contesto socio culturale in cui avviene , non ravvedo una deriva mafiosa , ma semmai la legittima difesa , stante l’assenza delle garanzie di legalità degne di un paese civile.Ci sono almeno cinque regioni d’Italia dove lo Stato è in partenariato con le organizzazioni criminali . No lo dico io ,ma tutti gli studi più seri e documentati.
    Poi concordo con te che il consiglio , in linea generale , è quanto di peggio si possa dare , anzi lo definirei assolutamente sconcio.

    ciao
    • Di yepbo (---.---.---.212) 10 maggio 2011 01:24

      No, non é assolutamente sconcio. Sarebbe come dire che difendersi é sconcio, certo, per chi ti attacca.

      Il vero sconcio lo si vede nella foto. Lo sconcio, é quel manifesto abusivo nastrato all’albero.
      Lo sconcio, é l’indifferenza ed il menefreghismo di vigili urbani, forze dell’ordine ed istituzioni, tutte, che conniventi, non vedono e non intervengono. Pensa che possibilità ha il ristoratore di essere tutelato!!
      E come ristoratore, si dedica al suo locale, non può perdere giornate tra avvocato e questura.
      Mentre, il parassita, di tempo ne ha finchè vuole ed inspiegabilmente ha anche denaro da gettare in legali.
      Pertanto, non c’é sconcio nell’opinare una possibile autodifesa. 

  • Di paolo (---.---.---.56) 10 maggio 2011 08:51

    yepbo , sconcio è l’invito generico a farsi giustizia da soli , cosa che in un paese civile non dovrebbe mai succedere . Concordo invece che ,in questo caso , ad essere sconcio è tutto il contesto della vicenda . Pensavo di avere chiarito.


    ciao
  • Di albodoro (---.---.---.192) 12 maggio 2011 10:02
    albodoro

    Occorre vigilanza democratica e fiducia nella magistratura.

    A Montesarchio (BN) i carabinieri, sotto la guida della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, nel corso della notte hanno arrestato il sindaco, Antonio Izzo, e l’assessore ai Lavori Pubblici e Protezione Civile, Silvio Paradisi.
    L’accusa, molto grave, è di associazione camorristica e reati elettorali.


  • Di albodoro (---.---.---.192) 12 maggio 2011 17:03
    albodoro

    S.O.S. alla Magistratura e alle forze dell’ordine. 

    Da voci circolanti in paese si apprende che a San Giorgio del Sannio sarebbero state rilasciate recentemente ed in periodo elettorale residenze in questo Comune a più di trecento Casertani e/o Casalesi...Qualcuno ha bisogno di voti e non si limita evidentemente solo all’esercizio di pressioni criminali ed intimidazioni...
    Chiediamo indagini mirate e tempestive, grazie ! 
  • Di albodoro (---.---.---.192) 12 maggio 2011 17:59
    albodoro

    "Domenica e lunedì si sceglie se farsi vincere dalla paura o dare una sterzata decisa.

    Ci si fa prendere dalla paura se si crede alle ritorsioni, alla minaccia di controllare il voto, quando invece non c’è nulla di vero. Nella cabina elettorale c’è, per fortuna, solo l’elettore. Si viene assaliti dalla paura quando si dimentica che i medici sono pagati per assisterci quando ne abbiamo bisogno, non per farsi campagna elettorale e se qualche medico ci vende la sua professionalità in cambio del voto forse è meglio starne alla larga.

    Se la maggioranza dei sangiorgesi si farà prendere dalla paura, saremo ancora il paesello con le strade rotte, le fognature fuori uso, con gli amministratori che spalleggiano i finti imprenditori schiavisti, con una vita culturale morta e decine di migliaia di euro spesi per la notte bianca, delle licenze edilizie facili per gli amici ma non per i comuni cittadini, dei bambini che non sanno dove giocare, dei giovani che continueranno a scappare via, delle imprese amiche che incasseranno soldi dei cittadini, dell’amianto in pieno centro perché non ci sono soldi per rimuoverlo, dei servizi inesistenti per chi lavora e per chi ha anziani a carico, dell’ICI salatissima su terreni che non saranno mai edificabili. Insomma, un paese da regime sudamericano, ma ahimè senza mare, né spiagge, né palme..."

  • Di albodoro (---.---.---.192) 13 maggio 2011 09:25
    albodoro

    Pubblichiamo il comunicato con il quale il Procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Federico Cafiero de Raho, ha illustrato le ragioni degli arresti del sindaco di Montesarchio, Antonio Izzo, di un suo assessore e di altre 17 persone in gran parte affiliate ai clan Pagnozzi e Iadanza-Panella. (Leggi a tal proposito anche la relazione della DIA sul Sannio.)

    Tutti gli arrestati sono accusati di gravi reati e precisamente di “partecipazione ad un’associazione di tipo mafioso, ‘usura, l’estorsione ed alcuni reati elettorali.”

    Il documento che vi segnaliamo è estremamente importante perchè per la prima volta vengono descritti i metodi dei mafiosi nelle “città tranquille” dove godendo di coperture, compiacenze e complicità, non hanno bisogno di usare violenza per esercitare l’attività malavitosa.

    Scrive Cafiero de Raho a proposito delle indagini a Montesarchio:  “Lo spaccato criminale che emerge soprattutto dall’incrocio dei dati forniti dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia con le intercettazioni telefoniche, è quello di una criminalità organizzata che, a differenza di quella casertana e di quella napoletana, non sembra più avere la necessità – per manifestare la propria affermazione sul territorio – della commissione di delitti di sangue.

    Gli esponenti di rilievo dei gruppi criminali sembrano ormai infiltrati nel tessuto socio – economico ed amministrativo, a volte con il paravento di attività formalmente lecite, col fine (poi in realtà concretamente realizzato, come dimostrano gli elementi raccolti nel procedimento) di acquistare, in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici, di esercitare in maniera diffusa la pratica dell’usura.

    Il tutto, evidentemente, avvalendosi dell’armamentario tipico che caratterizza le associazioni criminali campane ossia utilizzando la forza di intimidazione promanante dal vincolo associativo e facendo quindi leva su di una condizione di assoggettamento ed omertà, diffusa nella comunità degli amministratori pubblici, degli imprenditori, degli operatori del settore finanziario e dei privati che vivono e agiscono in tale contesto territoriale .

    Appare evidente, secondo gli atti, che la criminalità organizzata locale, oramai, anche nella pratica delle estorsioni, non sembra più dover ricorrere all’atto di violenza o alla minaccia esplicita, ma che – piuttosto – per intimidire la propria vittima, per usare le parole dello stesso Vincenzo lADANZA, alle proprie vittime si presenta con la cravatta.

    Molto istruttiva è anche la parte in cui Cafiero de Raho descrive il comportamento degli affiliati al clan e dei politici in cerca di voti:

    “Dalle attività tecniche di intercettazione, dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia nonché dalle altre attività d’ indagine nei confronti di lZZO Antonio, PARADISI Silvio e degli altri soggetti ad essi vicini emergono i seguenti dati di fatto:

    che la spinta a partecipare alla competizione politica non è la volontà di farsi disinteressati interpreti dell’interesse pubblico, bensì di occupare posti di potere che possono rivelarsi utili per la promozione dei propri interessi particolari e nell’ottica anche di un ritorno economico;

    che tale fine giustifica il mercimonio economico del voto e l’investimento a tale fine di ingenti capitali personali il cui impiego non può essere considerato che come un investimento;

    che tale fine giustifica altresì lo scendere a patti con soggetti in grado di assicurare un “consenso” elettorale con l’utilizzo dei metodi previsti dagli atti. 416 bis co. 3 e 416 ter c.p.;

    che la contropartita per l’appoggio mafioso in caso di vittoria è stata predefinita rispetto alle elezioni, e che il patto politico-mafioso, individuato nei suoi molteplici contorni grazie alle intercettazioni telefoniche (il controllo di varie attività economiche, quali la gestione di due piazze e di tre subappalti e precisamente quello relativo al verde pubblico e gestione pulizie immobili comunali, alla gestione dei parcheggi a pagamento ed alla raccolta dei rifiuti solidi urbani), viene successivamente puntualmente rispettato, in totale disprezzo delle norme dell’evidenza pubblica ed in materia di appalti e senza alcun imbarazzo da parte degli amministratori collusi.

    che i soggetti favoriti (così come invero anche alcuni rappresentanti delle istituzioni di polizia presenti sul territorio) non si sono fatti scrupolo nel piegarsi a mettere in atto pubblici comportamenti quali la partecipazione nelle loro vesti istituzionali a manifestazioni quali l’inaugurazione di piazze date in gestione ad esponenti della famiglia criminale nella consapevole assenza di concessioni e/o autorizzazioni di alcun genere, dotate talvolta anche di strutture di servizio integralmente abusive.”

  • Di (---.---.---.39) 15 maggio 2011 09:18

    Come voteranno i tantissimi anziani ricoverati nelle case di cura di cui pullula il paese? Ci tocca esigere il rispetto della legge anche a tutela del voto libero di queste persone che vivono come se fossero sotto sequestro, in una prigionia profumatamente pagata. Di una di queste case di cura è titolare proprio l’imprenditore nel settore sanitario e candidato sindaco Maurizio GENITO

    Intanto la documentazione di una spavalderia vergognosa e illegale di ieri, un giorno prima delle elezioni.
    Altro che silenzio elettorale, è stato violato il sequestro di immobile abusivo di altro famigerato imprenditore locale operante nel settore immobiliare e della grande distribuzione.
    Trattasi dell’ecomostro Barletta...
  • Di (---.---.---.39) 16 maggio 2011 23:39

    Denunciato un grave tentativo di condizionamento del voto perpetrato nella sezione elettorale di Ginestra di San Giorgio del Sannio.

    "Nella giornata di ieri - segnala la coordinatrice del Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia di San Giorgio del Sannio, Rosanna Carpentieri - dall’apertura del seggio sino alle ore 21 circa, il padre di un candidato ha presenziato dinanzi alla sezione elettorale di Ginestra. Trattasi del noto medico direttore della Clinica S.Rita di Benevento, il cui figlio candidato è anch’egli medico nonchè genero del parlamentare sangiorgese del PD Mario Pepe. Non era un rappresentante di lista e la sua presenza protrattasi per quasi tutta la giornata di voto aveva probabilmente lo scopo di condizionare direttamente e/o indirettamente il voto ed influenzare la libertà di autodeterminazione degli elettori residenti a Ginestra, suoi compaesani e forse suoi assistiti".

    La denuncia lanciata dalla Carpentieri è dunque forte e determinata, e fa a squarciare una situazione di altissima tensione che coinvolge non solo il comune di San Giorgio ma anche Benevento ed altri comuni sanniti al voto.

    "Alcuni cittadini - prosegue la coordinatrice del Comitato - hanno richiesto l’intervento (che è stato immediato) del 112 di Benevento e della locale Stazione Carabinieri affinchè il ’Silvio’ per ’Piersilvio’ (il lettore ci consenta tale eloquente metafora...) venisse allontanato dal seggio e venisse redatto verbale sull’anomala presenza del notabile da inoltrare alla magistratura per verificare se la condotta di influenza attuata mediante la presenza assidua e costante dinanzi al seggio sia sussumibile nelle ipotesi previste dall’art. 416 bis in tema di condizionamento del voto e come tale perseguibile".

    "Invitiamo i cittadini alla vigilanza democratica - conclude la nota - ad avere fiducia nelle Forze dell’Ordine e a denunciare eventuali altri fatti sospetti e/o illegali che dovessero verificarsi nella giornata di oggi. Il voto deve essere responsabile, consapevole ma, soprattutto, libero".

  • Di (---.---.---.39) 16 maggio 2011 23:40

    La libertà è potere. Il segreto della libertà è il coraggio !
    16.05.2011 22:53

    Nel feudo del parlamentare del PD Mario Pepe, il cui "lavoro al nero" di propaganda e condizionamento elettorale non si è arrestato neppure sabato 14 maggio, riceviamo e pubblichiamo con grande entusiasmo morale il messaggio di un nostro lettore, esigendo ancora una volta che alle grida di disperazione ma non di apatica rassegnazione e alle denunce su una competizione elettorale ridotta a "farsa" e a "plebiscito antidemocratico" dai camorristi detentori del potere dentro e fuori le istituzioni, seguano le dovute indagini e verifiche della magistratura competente, PERCHE’ IL VOTO A SAN GIORGIO DEL SANNIO NON E’ STATO LIBERO: IN ALCUNI CASI COMPRATO, IN ALTRI COARTATO CON MODALITA’ MAFIOSE, CON VISITE DOMICILIARI E CON VESSAZIONI ED INTIMIDAZIONI !

     

     

    Oggetto: Profondo apprezzamento per il Vostro senso di DEMOCRAZIA. 

     

    Messaggio: 

    Vorrei innanzitutto complimentarmi con Voi per ciò che avete creato per coloro che stanno dall’altra parte della barricata, davanti alla quale c’è solo sporca politica fatta di MULINI che pensano solo a tirare l’acqua solo ed esclusivamente dalla loro parte, davanti alla quale si cela una politica fatta di corruzione, favoritismi, illegalità , poca trasparenza, disinteresse per i poveri cittadini che si sentono, ahimè, inetti, di fronte a tanta meschinità e menefreghismo politico.

    Oggi, un altro tassello umano si è unito a Voi, con le sue idee, la sua rabbia e una speranza che ogni sassolino buttato in questo enorme stagno di menefreghismo politico, possa un giorno elevare enormi onde di ribellioni contro questa politica che ci logora la vita e ci spinge ogni giorno di più verso il baratro della disperazione e della rassegnazione.

    Permettetemi di riportare infine, una bellissima citazione di Oriana Fallaci.......

    La Libertà è potere. Il segreto della felicità è la Libertà.Il segreto della Libertà è il Coraggio. 

    Ciao e grazie a tutti Voi.

    S.L.

    ...................................................................... ........................

    Sacrosante parole ! La Libertà è potere. Il segreto della felicità è la Libertà.Il segreto della Libertà è il Coraggio.

    Teniamolo a mente amici ! Ci dovrà pur essere un modo affinchè al coraggio intellettuale della VERITA’ nelle nostre terre stuprate dalla più subdola e/o esplicita camorra , corrisponda una prassi di resistenza, un’etica dell’onestà e della legalità, un agire... un dràn politico, nel senso più ancestrale, più spontaneo. più nobile del termine ! 

  • Di (---.---.---.167) 18 maggio 2011 16:27

    Claudio Ricci è il nuovo sindaco di San Giorgio del Sannio che con la lista Insieme Protagonisti si afferma nettamente con il 62% dei voti. Primo eletto della lista Vincenzo Boniello che ottiene 689 preferenze:quasi un plebiscito,c.v.d.! Ma il voto è stato ESTORTO con minacce, pressioni ed intimidazioni, con visite al domicilio dei cittadini da parte del parlamentare sangiorgese del PD Mario Pepe suocero di Vincenzo Boniello medico, figlio d’arte di quell’altro medico che ha stazionato per l’intera giornata di domenica davanti al seggio di contrada Ginestra.Tutto si può dire fuorchè che il voto sia stato LIBERO e non condizionato e quella stessa percentuale altissima di non votanti (quasi il 25%) testimonia forse la scelta di chi non ha voluto cedere al ricatto e alla imposizione, che è costata però in termini di rinuncia all’esercizio del sacrosanto e inalienabile diritto di voto. E poi c’è il voto rubato alle categorie deboli: agli assistiti dai medici di famiglia , agli anziani ricoverati 24h su 24 nelle case di cura, ai lavoratori alle dipendenze di imprenditori schiavisti al di sopra della legge. Per non parlare del voto barattato con i crediti formativi per i giovani studenti oppure con visite mediche gratuite!

    Un voto su cui pesa la più squallida mafia che contrassegnerà dopo un decennio un altro quinquennio di malaffare, corruzione e, quel che è peggio, di emarginazione e di eliminazione (fisica e morale) - mediante soprusi, incendi, vessazioni, intimidazioni e comportamenti persecutori, falsi ideologici ed altro, molto altro... - i cittadini onesti. Le autorità competenti intervengano!
  • Di (---.---.---.167) 18 maggio 2011 16:47

    Le illegalità della campagna elettorale di Ricci, Pepe ed il sindaco p.t. Giorgio Nardone sono incominciate a dicembre.

  • Di (---.---.---.30) 19 maggio 2011 18:50

    Il sindaco prestanome di Bonea:http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/18/il-sindaco-carica-ereditariail-papa-del-neoeletto-%E2%80%9Cfaro-tutto-io%E2%80%9D/111937/


    Non mi pare che a San Giorgio la cosa sia diversa....Anzi!!! il programma è più ambizioso.... 
    Fra 5 anni i Nostri amministratori stanno già pensando al nuovo Sindaco che oggi risulta essere il candidato con un numero di voti più alto. L’unica differenza? L’età, ma la sostanza non cambia. 

    Ultima considerazione, amara .... il candidato Boniello forse non sapeva neanche di essere CANDIDATO. Se n’è accorto il 16 Maggio!!!!!!
    Comunque, lo scandalo non sta nel fatto che Boniello e Ricci prestanomi di Mario Pepe del PD si siano candidato, bensì che siano stati ELETTI e, soprattutto, COME sono stati scelti !!! Con le modalità mafiose e condizionanti denunciate.

    Ma se c’è una denuncia, ci saranno anche indagini da fare e se gli indizi gravi precisi e concordanti porteranno a prove si potrà arrivare a processo... per cui lasciamo che la magistratura faccia il suo lavoro .
  • Di (---.---.---.30) 20 maggio 2011 09:12

    Circa settanta cittadini extracomunitari sono stati affidati a due residenze assistenziali nel centro San Giorgio del Sannio e nella frazione Cesine e il neo sindaco Ricci dichiara che lui di tutto questo non sapeva niente...

    Ma secondo voi è verosimile questa affermazione, quando in paese la voce dei profughi da ospitare girava già da mesi prima delle elezioni?


  • Di albodoro (---.---.---.248) 20 maggio 2011 19:18
    albodoro

    Profughi nella struttura geriatrica del neo consigliere Maurizio Genito, altri a Cesine. Il neo sindaco Claudio Ricci dichiara di non saperne nulla.La Magistratura chiarisca anche questa assurda vicenda !

    Circa settanta cittadini extracomunitari sono stati affidati a due residenze assistenziali nel centro San Giorgio del Sannio e nella frazione Cesine.

    Qui in foto uno dei due articoli, pubblicati da Il Mattino ed. di Benevento del 20.05.2011, relativi alla vicenda. 

    Interessante è rilevare che una delle strutture ospitanti, evidenziata nell’articolo, è gestita da Maurizio Genito, neo consigliere di minoranza, dopo la corsa come sindaco con la lista Libera Mente...

    Trattasi per la precisione del Centro Medico Padre Pio s.r.l. di Via S.Francesco,40. 

    In paese si dice che i profughi presso il succitato centro siano in 67 e che per ognuno venga percepita un’indennita di 45 euro al giorno...ovvero oltre 3000 euro al giorno...notizie di grande rilevanza pubblica ed importanti per poter fare un’altrettanto interessante analisi dei risultati elettorali... 

    Ciò che tuttavia lascia più basiti sono le dichiarazioni del neo sindaco Claudio Ricci (lista Insieme) che farfuglia alla cittadinanza un’inverosimile giustificazione ai limiti del grottesco e della presa in giro collettiva:

    il neo sindaco Ricci lui di tutto questo non sapeva niente (sic!).

    Domanda : Neppure il sindaco uscente Giorgio Nardone sapeva ?

    E come mai ne era al corrente il neo consigliere Maurizio GENITO, imprenditore nel settore sanitario ed edile, tant’è che la maggioranza dei profughi sono ospitati proprio presso la struttura geriatrica di cui è titolare ? 

    La cittadinanza chiede risposte credibili ed inequivoche e sottopone anche questa assurda vicenda al vaglio della Magistratura.


  • Di (---.---.---.248) 21 maggio 2011 17:15

    Profughi a San Giorgio del Sannio, "chiariscano Ricci e Genito"
    I cittadini hanno il diritto di sapere cosa è accaduto sul finire della scorsa consiliatura e all’inizio della nuova in tema di ospitalità nei confronti dei profughi...
    La trasparenza amministrativa non era uno dei temi del programma del neo sindaco Ricci ???
  • Di (---.---.---.248) 27 maggio 2011 18:38

    Reperiamo su internet un link di grande interesse che potremmo definire: "La preveggenza sul risultato elettorale di un resistente indignato già nel lontano 2009 ": 


  • Di (---.---.---.248) 29 maggio 2011 18:15

    FATE GIRARE: abbiamo appena sentito la prefettura riguardo il giro che Lettieri starebbe facendo nei seggi. La prefettura sostiene che deve tenersi alla distanza di 200 mt dall’istituto. Potete chiamare la digos o le forze dell’ordine.
    lo staff di Luigi de Magistris

  • Di (---.---.---.142) 31 maggio 2011 17:30

    31/05/2011...si presume che in San Giorgio del Sannio località Cesine c’è puzza di trasito lavatrici..... regalo dopo voto???????inoltre notizia non comunicata per via stampa è successo quanto segue.

  • Di Giuseppe (---.---.---.142) 31 maggio 2011 18:57

    la cosa è grave purtroppo questa gente farà di tutto per farci tacere...la verità fa male...INDAGATE se esiste una LEGGE GIUSTA, questa gente farà di tutto per passare dal torto alla ragione..allora era vero che nel 1860 qui al sud si diceva..".si nasce uomo ma si muore BRIGANTE, questa è terra mia e non si deve tocca’" sono peggio dei Piemontesi rubano tutto senza scrupolo

  • Di albodoro (---.---.---.248) 1 giugno 2011 09:27
    albodoro

    OGGI 31/05/2011...Altro che termocamini come a Montesarchio....Continua a SAN GIORGIO DEL SANNIO la consegna a domicilio delle lavatrici "prenotate" in campagna elettorale... Quando il voto si può comprare e scambiare con una lavatrice!

  • Di albodoro (---.---.---.248) 9 giugno 2011 16:53
    albodoro
    San Giorgio del Sannio è la città del mugugno, ma non cambia mai, si affida sempre agli stessi. Come mai?
    A San Giorgio del Sannio c’è sempre il mugugno, ma pare che nessuno voglia assumersi la responsabilità di un cambiamento.Come mai?
    Le cose si sanno, ma pare che le si voglia ignorare, quasi ingoiate e digerite dal mugugno stesso... o meglio se ne parla e riparla, ma non si compie alcun passo perché si cambi. Sembra che si aspetti, nell’acquiescenza generale, la Provvidenza. Sembra che nessuno osi muoversi per paura del Fato. Così è ridotta la città.

    Eppure gli eventi, soprattutto negli ultimi anni, ci dicono che la città se non cambia non ha futuro... piegata in una degenerazione illegale-mafiosa-clientelare che pare senza fine, prigioniera di quella nomenklatura di ultima repubblica sovietica.
    Stanno cercando persino di "addomesticare" un comitato civico con l’abuso del codice penale
    con quella vecchia logica dei servi infiltrati che si mascherano bene da "onesti" , e i veri uomini liberi accettano, alla fine, il copione già scritto, anziché "rovesciare i tavoli" dell’ipocrisia e della paura e muoversi, cioè pensare e agire, liberamente.

    Ed è così sempre a San Giorgio che cittadini che chiedono udienza al neo sindaco possono essere da costui apostrofati e sbattuti alla porta con le tali parole:
     "Tu non mi hai votato, esci fuori da questa stanza e non metterci più piede !"

    SIC!
  • Di albodoro (---.---.---.248) 9 giugno 2011 19:56
    albodoro

    Solo la giusta consapevolezza da parte di ciascuno di noi del ruolo insostituibile di baluardo garantistico della Magistratura contro il malaffare, solo la convinta coscienza della NECESSITÀ della RESISTENZA, intesa come NEGAZIONE DELL’ASSUEFAZIONE e DOVERE DI RIVOLTA ED INDIGNAZIONE CIVILE nel vivere quotidiano può portare a qualche cambiamento.

  • Di paolo (---.---.---.178) 25 giugno 2011 12:48

    Credo che il 90% dei sangiorgesi meriti pienamenti gli amministratori (si fa per dire) che si ritrovano,Abito a sangiorgio da alcuni anni e tra qualche mese con gioia andro’ via a respirare aria,se possibile,piu’ pulita .Se una sagra da strapaese della birra e salsiccia viene spacciata per notte bianca credo che di speranze di cambiamento almeno per i prossimi 10 anni ce ne siano ben poche.In ogni caso auguro a chi resta di vivere in un paese,con segnaletica da primo e non da quarto mondo,con strade pulite e con le cacche dei cani (oltre a quelle dei bipedi in zona viale spinelli) nei sacchetti,con illuminazione da anni 2000 e no n da anni sessanta,con vigili che vigilino,con traffico da cittadina trentina e non da Bombay (senza offesa per Bombay) con piu’ verde e meno case orribili,piu’ biblioteche e meno bar e sale scommesse,ma credo sia un libro dei sogni da chiudere senza rimpianti.Una parola per il candidato sindaco che doveva rovesciare il tavolo del malaffare sangiorgese.A quanto sento pare che si sia improvvisamente addomesticato e che sia acquiescente ai bisogni dell’amministrazione vincente.Pazienza.Qualcuno lo informi che per vincere o tentare bisogna girare per strada,casa per casa e convincere tutti coloro che incontri che tu sei migliore di quello che vuoi sconfiggere,ma ora ando alle ciance,pensiamo alla lista di nozze ed al matrimonio futuro.....Buona fortuna a chi resta.

  • Di albodoro (---.---.---.122) 26 giugno 2011 21:58
    albodoro

    Grazie signor Paolo. Non sono state risparmiate critiche ed altre ne giungeranno al "candidato sindaco che doveva rovesciare il tavolo del malaffare sangiorgese.A quanto sento pare che si sia improvvisamente addomesticato e che sia acquiescente ai bisogni dell’amministrazione vincente", i.e. all’attuale gruppo consiliare di opposizione "Nuova San Giorgio" !

    «Trasformismo, brutta parola a cosa più brutta. Trasformarsi da sinistri a destri senza però diventare destri e non però rimanendo sinistri. Come nel cerchio dantesco dei ladri non essere più uomini e non essere ancora serpenti; ma rettili sì, e rettili mostruosi...» scriveva Giosuè Carducci nel 1883 a proposito del Governo Italiano...

    128 anni dopo, a San Giorgio del Sannio, dobbiamo purtroppo opporci a che la storia si ripeta uguale uguale...


  • Di (---.---.---.74) 10 luglio 2011 16:32

    Assessore e sindaco di un paese della provincia arrestati per voto di scambio, poi l’ultimo è stato rimesso in libertà, giusto, ma con ricorso della Dda di Napoli.

    Nove arresti per usura, in seguito a un’indagine che ha costretto l’opinione pubblica ad aprire gli occhi sul sempre più stretto legame che unisce famiglie camorristiche del Sannio. Ma cosa succede dopo gli arresti, dopo gli elicotteri che volano basso sulla città, dopo il rumore di articoli, dichiarazioni e conferenze stampa, dopo che anche i tg nazionali hanno parlato della nostra città? Niente, tutto come prima. Dopo poco più di un mese ritorna il silenzio. Si spendono fiumi di parole e dettagli, poi cala di nuovo il silenzio. Il silenzio è d’oro, scrive Gigi Fiore in un libro che si chiama l’Impero e che racconta la storia dei Casalesi.

    Il silenzio è d’oro, appunto, proprio perché porta al raccontare quel fatto come se fosse un evento piovuto dal cielo, un caso isolato di malaffare, sconfitto grazie a quell’operazione dei carabinieri, di quello Stato che “si costerna, si indigna e si impegna”, ma poi trascura le gravi piaghe sociali che permettono l’attecchimento dell’egemonia criminale. Il silenzio è d’oro perché permette di guardare solo la punta dell’iceberg, quella emersa che ormai vedono tutti, e di ignorare quanto c’è in profondità, permette ai traffici più nascosti e sotterranei di continuare ad agire indisturbati, di espandersi a macchia d’olio.
    Si racconta, si trascrive, poi si torna a tacere. Non si cerca di capire ciò che sta sotto, non si vede che se anche il sindaco del paese è innocente, lo smaltimento dei rifiuti è affidato a una ditta di proprietà di un noto clan della zona, non ci si chiede cosa c’è dietro un’attività commerciale, non si fa caso a certe facce, a certe parole, ai motivi, alle cause. Si infila la testa sotto la sabbia, finchè non arriva un’altra retata a svegliarci, a farci fare i conti con situazioni ignorate per anni, che hanno trovato un valido alleato in questo silenzio che uccide più di pistole e rifiuti tossici, che atrofizza le menti e le speranze.

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