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Micro spie nello studio di un blogger avverso a Putin. Si torna all’epoca del Kgb?

Aleksei Navalny (qui su twitter) uno dei blogger più attivi nella lotta alla corruzione denuncia la persecuzione con metodi degni del controspionaggio verso i dissidenti del governo Russo.

La situazione in Russia va peggiorando, il caso delle Pussy Riot è solo la punta dell'iceberg della protesta contro il presidente Putin, che viene accusato di corruzione e collusione con la criminalità, oltre che di usare metodi antidemocratici e da regime dittariale nei confronti di chi tenta di criticarlo.

L'ultima denuncia viene fatta da uno dei blogger più attivi nella lotta al potere estremista della classe dirigente, Aleksei Navalny che pubblica un video nel quale mostra come il suo ufficio sia letteralmente infestato da cimici e microfoni spia, grazie all'aiuto di un rivelatore, nel filmato mostra come da tempo veniva seguito e controllato.

Così per denunciare il tutto, posta il video e chiede su Twitter cosa ne pensino gli esperti, in più convoca degli agenti di polizia che trovano oltre ai microfoni anche una telecamera nascosta, le risposte non si fanno attendere, messaggi di solidarietà e qualche risposta ironica quando tira in ballo le autorità politiche.

Ksenia Sobchak, una pop star che si è schierata contro il governo, ha risposto sul social network " lui spiato, scioccante non lo avrei mai pensato!" con un evidente sarcasmo che lascia sottintendere che sia, ormai, la normalità non poter più contare sul rispetto della privacy nel paese.

Più tardi Navalny posta questo video, dove spiega che nessuna risposta è stata data da chi di dovere in merito alla questione e che, anzi, spesso e volentieri, viene descritto come un paranoico e cospirazionista. In più ha dovuto subire un'indagine per appropriazione indebita, in cui se fosse stato ritenuto colpevole, avrebbe rischiato 10 anni di carcere, ma l'inchiesta è finita con un buco nell'acqua.

Così è potuto ripartire, colpendo Putin, che come fanno notare molti giornalisti che si interessano alle vicende della nazione, tra cui Ellen Barry, sta avendo un'escalation nella forza e brutalità dei suoi tentativi di dissuasione, con il mezzo in cui si sente più forte: i media della rete.

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