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Le idee nascono all’Università! Il tempio della creatività con molte invenzioni e pochi soldi

La notizia proviene da La Repubblica e fotografa qualcosa di eccezionale e insperato: in tempo di crisi, di tagli alla scuola, all’università e alla ricerca, di impoverimento degli investimenti, di aridità culturale e politica, le migliori idee provengono ancora dal mondo accademico!

Proprio così, l’università risulta il fulcro del più alto numero di brevetti sviluppati e registrati nell’ultimo anno. Sono stati ben 2.600 i progetti provenienti dal mondo accademico, così - anche se lo Stato Italiano non ci investe - i 55 atenei pubblici della penisola sfornano idee per vivere meglio: dalle auto ecologiche ai dispositivi antigas e ai nasi elettronici, dai pannelli solari di terza generazione alle tecnologie per la depurazione e desalinizzazione dell’acqua, dai cerotti intelligenti che misurano la temperatura del paziente e la trasmettono al medico al convertitore di energia proveniente dalle onde marine del mediterraneo e precisamente di Pantelleria (capace già da adesso di produrre elettricità per 650 famiglie).

Interessante è anche la nascita di una nuova tecnologia pervasiva, capace di realizzare l’internet delle cose: la connessione via rete degli oggetti della vita quotidiana (come la sveglia che suona in anticipo in caso di traffico intenso, l’impianto di irrigazione che regola l’emissione dell’acqua in base alle previsioni meteo o in generale la “casa intelligente”).
 
Altre idee? Ce ne sono tantissime, ve ne proponiamo 5 in esclusiva provenienti dalle cinque università italiane più rinomate, La Sapienza, il Politecnico di Milano, Tor Vergata e le università di Pavia, Modena, Reggio Emilia e Trento.

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Dalla Sapienza l’auto che si ricarica da una presa casalinga

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L’idea arriva da “Promos”: il Polo che sviluppa le ricerche all’interno dell’Università La Sapienza di Roma e della Regione Lazio. Gli ingegneri di Promos sono riusciti a trasformare una classica Fiat Panda in un’automobile integralmente elettrica ed eco-compatibile.

La precisione e la delicatezza del robot chirurgo del Politecnico di Milano

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Il progetto è intitolato “Active” e sviluppa una nuova incredibile tecnologia capace di affiancare il chirurgo in carne ed ossa negli interventi più delicati. Il robot permette così al chirurgo di operare nelle strutture celebrali con l’assistenza di bracci robotici guidati da intelligenze artificiali.
 

Il naso artificiale preciso racconta sensazioni olfattive a Tor Vergata

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L’Università di Roma Tor Vergata, grazie ai dipartimenti di Ingegneria elettronica e tecnologie chimiche, ha messo a punto una narice artificiale in grado di determinare con estrema precisione l’immagine olfattiva più differenti utilizzando reazioni chimico-molecolari.


Sulle tracce del Radon, il rilevatore intelligente di gas

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Sono ben tre università ad aver collaborato per questo progetto made in Italy: quella di Modena, Reggio Emilia e Trento. Si chiama “RStone” ed è un dispositivo elettronico capace di monitorare la presenza di gas tossici e nocivi nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro.
 
Leggi anche: "Beatrice Galasso, l'inventrice romana che ha ideato il Salvapedone": 

 

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