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Domenico Attanasii

Domenico Attanasii

Domenico Attanasii, better known as Mimmo Attanasii (born Nov 24, 1957) is an Italian novelist.
The first publications:
1989 Edizioni Tracce, Pescara: "Il fantastico racconto velenoso di 'G. Mondino'".
The book is appreciated by the director Federico Fellini, which will send a letter of congratulations.
Other publications of short stories:
1991, Solfanelli Editrice di Chieti
"La vita non è altro"
1992, Solfanelli Editrice di Chieti
"Il dimostratore pubblico"
1993, III Edition - Literary award Castelfiorentino (Firenze) A poem included in the collection, "L'ipotenusa".
1993, an unpublished story, "La scopa di Okar" will be published in the literary magazine "Ellin Selae".
1994, "Il grave ufficio", included in the book dedicated to the poet Sandro Penna: "Il dolce rumore della vita" ("Ellin Selae").
The international journal of literature "Storie", 1994, publish a new story: "Il mastro solutore".
Two years after, appear in the magazine "Inchiostro", "Il farmaco del dottor Morgenhufen".
Domenico Attanasii has published under the pseudonym of Gerrit Drift short stories on magazine Liberodiscrivere.
Now works with a major Magazine free press.
Last publication: 2006 "Sul nido del cuculo", Genova, illustrated by spot photographic.
Bibliography
*Sul nido del cuculo, (, 2006) - ISBN 8879020080
*Il dimostratore pubblico, (Solfanelli Editore, 1992) - ISBN 8874974833
*La vita non è altro, (Solfanelli Editore, 1991) - ISBN 8874974213
*Il fantastico racconto velenoso dell'immaginazione di: "G. Mondino", (Edizioni Tracce), 1989

Statistiche

  • Primo articolo martedì 11 Novembre 2011
  • Moderatore da giovedì 11 Novembre 2011
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Ultimi commenti

  • Di Domenico Attanasii (---.---.---.122) 30 ottobre 2012 19:52
    Domenico Attanasii

    Nel significato più ampio, il pensiero è la somma totale di tutto quanto la mente può definire suo, non solamente il suo corpo e le sue specificità psichiche, ma i vestiti e la casa, moglie e i figli, gli amici, la reputazione e le attività lavorative. A scuola ho imparato che tutti i preparativi della ragione, dunque, in quella che può essere chiamata filosofia pura, sono in realtà dirette a tre problemi: Dio, l’anima, la libertà. Tuttavia, questi tre elementi in se stessi continuano a detenere indipendente il peso oggettivo individuale. Inoltre, in un contesto collettivo relazionale, vale a dire, per sapere cosa deve essere fatto: la volontà è libera se c’è un mondo futuro. Per quanto questo riguardi le nostre azioni con riferimento ai più alti scopi della vita, nella costituzione della nostra ragione, “creare uno spazio di libero pensiero a prescindere dalle visioni del mondo, pensiero politico e idee di chi scrive” è un’azione, nell’accezione prettamente teatrale, affidata al libero arbitrio, non inficiato dai fardelli e dalle pastoie intrinsecamente annidate nelle elucubrazioni cerebrali di chi si pone nel dialogo con idee previamente contrapposte. Rispondo alle sue considerazioni sulla mia persona perché sono un galantuomo. Mi accusano di compiere errori grossolani nella scelta dei messaggi ai quali replicare. E’ vero, è un errore che compio spesso, quello di dare seguito a lettere che non meritano attenzione. Il fatto che io abbia deciso di rispondere alla sua ne è la prova.

  • Di Domenico Attanasii (---.---.---.160) 30 ottobre 2012 09:18
    Domenico Attanasii

    Approfitto di questo spazio democratico per fare ordine tra i graziosi orpelli ricevuti dopo la pubblicazione del mio articolo sulla scuola. Glisso sulla mia ignoranza. Questa è una prebenda laica che prescinde dalla percezione di me stesso. Non sono uno scrittore. Di sicuro uno che gli piace raccontare fatti. Per questa ragione ho messo su un blog "Teramaners", parafrasando i "Dubliners". Vizi e virtù della mia gente. Il mio profilo, che appare su "Agoravox" è scritto in inglese per aderenza alle pretese letterarie di accostarsi a un grande della letteratura. La foto è una chimera. Un mix di tratti somatici, quelli nobili James Joyce e le mie. Un volto con copricapo appoggiato sul busto di una foto Bill Brandt e, sullo sfondo, un olmo addobbato per le feste natalizie al posto del lampione. Nella vita oltreweb sono un dipendente privato, assunto con un contratto di 40 ore settimanali, ridotte poi a 38. Le consumo interamente sul posto di lavoro. La mia opinione sulla scuola di oggi, quella statale (non pubblica e parificata), ripeto "scuola statale" è che dovrebbe essere a tempo pieno. Una scuola che restituisca sia gli insegnanti che gli alunni al loro tempo libero al temine di un percorso giornaliero fatto di lezioni, pause, svago e studio.
    Ho appreso dai commenti postati che molti preferirebbero lavorare le 36 ore settimanali, visto che in realtà ne fanno molto di più. E allora dov’è il problema?
    Dimenticavo, in Italia tutti (nessuno escluso) sono sottopagati rispetto alla media europea.
    Buona giornata e buon tiro al bersaglio: mi sono già messo in croce...

  • Di Domenico Attanasii (---.---.---.149) 29 ottobre 2012 21:47
    Domenico Attanasii

    Gentile signor Anonimo, spero mi sia concesso di esternare la mia insofferenza nel ribadire l’ovvio. Uffa! La sua prosa, la definirei trans-figurativa, perché tende ad andare oltre la realtà oggettiva delle cose o delle situazioni che normalmente si è portati a rappresentare, proiettandosi nell’area della metafisica. La profonda compenetrazione di una passione conoscitiva emerge dalle esperienze di una realtà in evoluzione, in cui le parole svelano a poco a poco gli elementi reconditi che hanno toccato l’animo. La memoria del vissuto e forse del sognato, più della raffigurazione dell’entità astratta o concreta che si formalizza nel tratto della sua scrittura. Lei non perde occasione per rammentare che anche le astrazioni hanno una funzione propria che va oltre la forma e passando dalla cronaca alla sua traduzione simbolica realizza una più accentuata intensità, perché la cronaca valorizza le implicazioni, è più coerente come linguaggio e porta all’astrazione: l’astratto è presente nella realtà, come pure il surreale e il metafisico che emergono anche dalle situazioni ordinarie, attraverso le volute ambiguità di taluni particolari, a esempio nelle immagini riflesse in una locuzione: (...) "un dirigente scolastico, dove un soggetto plurale è concordato con un verbo singolare" (...), della quale finché non saranno sostituite due "e" con due "a" (Quanto conti veramente e influisca sui giudizi finali le(a) prese(a) di posizione di un dirigente scolastico, divenuto più un manager che la figura autorevole del "vecchio preside bacchettone) lei insisterà sui giornali, in televisione per volantinare la mia ignoranza e per esibire i suoi nozionismi.Se lei, signor coraggiosissimo Anonimo, è un insegnante, le auguro un caloroso "In bocca al lupo!" 

  • Di Domenico Attanasii (---.---.---.149) 29 ottobre 2012 21:22
    Domenico Attanasii

    Invece lei mi sembra un presuntuoso...

  • Di Domenico Attanasii (---.---.---.149) 29 ottobre 2012 21:21
    Domenico Attanasii

    Lei conosce il mio lavoro? Istruito nelle valenze dedicate alle reti di calcolatori, tipologie e livelli di astrazione. Doppini, cavi coassiali e comunicazioni in fibra ottica, protocollo SDH, protocollo ETHERNET. Comunicazioni radio, tecnologia HiperLan, Wi-Max, principi di Networking, TCP/IP e indirizzamento. Esperto di sistemi di gestione a garantire le operazioni delle infrastrutture e delle reti in esercizio. Coordinare le attività di manutenzione e monitoraggio delle reti e delle applicazioni in esercizio. Gestire le attività relative all’installazione, l’assistenza e l’esercizio dei prodotti, dei sistemi. L’esercizio e la manutenzione degli impianti e delle infrastrutture di TLC e assicurare la disponibilità dei servizi di TLC. L’assunzione del ruolo di gestore di rete, addetto agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete di TLC, con il principale compito di assicurare la funzionalità della rete, individuando le eventuali anomalie ed effettuando i necessari interventi di ripristino.
    La prego di continuare a occuparsi del suo lavoro senza intuire quello degli altri. Personalmente, gradirei una scuola a tempo pieno. Mio figlio entra in aula alle 8,30 per uscire alle ore 17 con i compiti fatti sotto la (super?) visione degli insegnanti. Tutto qui. La saluto cordialmente.

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Tribuna Libera Satira

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