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 Home page > Attualità > Cronaca > Afghanistan ucciso dall’Isaf a 13 anni in bicicletta per errore

Afghanistan ucciso dall’Isaf a 13 anni in bicicletta per errore

Non mi faccio nessun segno della croce, non scambio nessun segno di pace: queste sono croci sul voto del Mutuo Silenzio

“Una pattuglia statunitense dell’Isaf ha ucciso per errore in Afghanistan un ragazzino di 13 anni che tornava a casa in bicicletta. E’ successo a Madatkhel, alla periferia del capoluogo di Paktika, Sharan. Un portavoce dell’Isaf ha confermato l’episodio, parlando di un “doloroso incidente” causato da un “proiettile sparato in aria", poi, presentando ”le più sentite condoglianze” della Forza, ha assicurato che "la famiglia della vittima riceverà un indennizzo per l’accaduto”.

Ladri e criminali per sbaglio? Un errore ? Doloroso incidente? Indennizzo per la morte di un minore alla famiglia?

Propongo il Tema a tutte le scuole dell’obbligo in Italia, migliaia di giornate di Silenzio alle Istituzioni, Chiusura di tutti i Tavoli di Mediazione, Dialogo, Contrattazione, Partecipazione a questo Lutto, voluto, consapevole cercato, e discreto nel finire dolente notizia di cronaca nera internazionale, dalla Stampa che si indigna il 3 ottobre, in Italia, nella piazza del Popolo, rinviando l’appuntamento con chi non ha voce e aprendo spazi alla Guerra e a rifinanziamenti armati di Comunicazione tra Ordini.

Ho aiutato ieri un bambino curdo- turco che frequenta la seconda elementare in una scuola di Capranica, sotto gli occhi della mamma. Mi aveva chiesto una mano a capire la paginetta del sussidiario per i compiti, da svolgere a casa. Verteva sulla “comunicazione, mittente, ricevente, codice”, questi i termini usati per la vignetta da tradurre e a cui rispondere, in cui si vede la maestra che comunica all’alunno non essere un’addizione vedere il resto degli euro. Cos’è?

Già, questa è una Sottrazione, il resto che rimane alla Favoletta della Pace in Terra. L’errore per il bambino, è quello di vivere, di correre per una strada dove cammina la pura violenza e di resti come i ladri di biciclette e illusioni, ne abbiamo fino a morirne. Non mi faccio nessun segno della croce, non scambio nessun segno di pace: queste sono croci sul voto del Mutuo Silenzio.

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Commenti all'articolo

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.49) 1 ottobre 2009 20:15
    Doriana Goracci

    E ti credo che non c’è nessun commento, abbiamo ben altro da commentare...
    aggiungo quanto appena scritto così evito alla redazione di dedicarmi un altro spazio. Grazie!

    Sei bambini e tre donne sono morti in un raid aereo della Nato nella provincia di Helmand, nel sud dell’Afghanistan. La nuova strage accidentale di civili è stata denunciata da Daud Ahmadi, portavoce del governatore provinciale.

    Di morti accidentali ne abbiamo da vendere in Italia, archiviate. La notizia se così possiamo chiamarla, continua con un riferimento al 4 settembre, in cui accidentalmente persero la vita decine di civili, inclusi donne e bambini. La uso anche io la ” notizia” per farne riemergere un’ altra con burka e bavagliolo, del 29 settembre, data storica per Certi Eroi.

    Dopo aver letto la “notizia chi l’ha vista” che ricopio perchè corsa via: “Una pattuglia statunitense dell’Isaf ha ucciso per errore in Afghanistan un ragazzino di 13 anni che tornava a casa in bicicletta. E’ successo a Madatkhel, alla periferia del capoluogo di Paktika, Sharan. Un portavoce dell’Isaf ha confermato l’episodio, parlando di un “doloroso incidente” causato da un “proiettile sparato in aria, poi, presentando ”le più sentite condoglianze” della Forza, ha assicurato che la famiglia della vittima riceverà un indennizzo per l’accaduto”…. Scrissi: Afghanistan ucciso dall’Isaf a 13 anni in bicicletta per errore.

    Rammento a chi andrà in piazza il 3 ottobre, e non come venne stabilito il 19 settembre, che l’ Intervallo Informazione in Lotta e Resistenza, è stato per rispetto dei “nostri morti”, in Afghanistan. La consegna del doloroso silenzio.

    Il convitato di pietra del Bilderbourg Group, ride a crepapelle, è dal 1954 che ride. Giustamente, fanno a botte per apparecchiare il prossimo Tavolo-Banchetto, i loro servitori, chissà forse a Lisbona

    Se ma però…noi abbiamo da vedere ben altre puntate, senza veli, senza bavaglio: stasera, domani e dopodomani. E lasciateci in Pace con no Giampi no party, in prima fila! Le vittime della Guerra ringraziano di farle campare, accidentalmente, nelle prossime puntate.

    Doriana Goracci


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