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COVID-19: gli anziani e la voglia di normalità

Di Enzo Salvà (---.---.---.157) 8 novembre 2020 12:32
Enzo Salvà

La seguo fino ad un certo punto, poi mi perdo quando noto un’informazione errata:

(e mi scuso se è cambiato qualche cosa dopo la metà di ottobre o giù di lì): la mascherina serve per il passeggio o la camminata in luoghi non isolati, non per jogging, camminata veloce, nordic walking, ciclismo. 

Forse sono normopatico ma mi dicono, e credo, che igiene, mascherina, distanziamento sociale, siano le uniche armi valide finora a disposizione e che funzionano, ergo, evito attività al chiuso e esco con la mascherina o prendo la macchina per farmi una passeggiata in qualche posto carino e isolato. E porto pazienza sul resto perché la mia salute e quella degli altri mi è cara. Poi arriveranno cure e vaccino, speriamo. Oddio, spero di non diventare autistico…...

Poi trovo affermazioni un po’ …...così, e non capisco come si possano associare al COVID 19 o a quello che siamo:

….è più smaliziata nei confronti del potere, riesce a cogliere le incongruenze e gli interessi che si possono celare dietro alcune decisioni politiche: per le incongruenze, a volte, ci soccorre l’esperienza, la nota stonata. Sugli interessi politici invece è arduo, però la Sua affermazione ha un sapore leggermente tendenzioso perché gioca sul termine decisioni e a decidere sono la maggioranza dei rappresentati del popolo eletti di conseguenza il governo. Succede in tutti i paesi democratici.

….mettere in discussione dogmi imposti e di andare controcorrente: lo abbiamo certamente fatto, tutti assieme, operai, studenti, intellettuali, normopatici, conformisti e non. I risultati sono lontani dal sogno e controversi ma certamente abbiamo ribaltato e sovvertito una società patriarcale, autoritaria ed ingessata. Oggi viviamo una civiltà che, tutto sommato, nel bene e nel male abbiamo fondato noi.

Non voglio fare la distinzione donne/uomini, ma che percorso abbiamo iniziato. 

 

…..verità scomode venute alla luce proprio grazie ai cosiddetti complottisti: avesse usato un termine come traccia, indizio, stonatura, briciola di pane della favola, filo d’Arianna, l’avrei preso come un complimento, complottisti proprio no....... l’azione continua e invasiva dei mezzi di comunicazione di massa non è solo normalità e dissenso sapientemente incanalato, c’é complottismo a volontà nei media ed usa le stesse medesime tecniche propagandistiche. Noi vecchi vediamo la televisione e leggiamo il giornale, non molti, ma usiamo Internet: non c’è un media che si sia salvato dall’invasione dei complottismi via social e, spiace dirlo, il gombloddo fa notizia, fa soldi tramite pubblicità e fa figo: no, i cosiddetti complottisti sono perlopiù venditori di demagogia. Si smentiscono verificando i fatti o, nel caso COVID 19, ascoltandoli con attenzione e beccandoli a contraddirsi tre volte al dì. (Umberto Eco docet, ma si rivolterà nella tomba per non avere previsto l’uso spregiudicato e criminale dei social, l’aveva intuito però)

La capacità critica dell’opinione pubblica si forma tramite una corretta informazione o la competenza veicolata con equilibrio ed attenzione. Non da presunti scoop partoriti da masturbazioni mentali vomitati random. Società complicata e pericolosa la nostra.

…...Per questo motivo, la forza di ogni governo risiede nella sua capacità di conquistare un congruo numero di normopatici, che approvino senza discutere la sua linea politica anche se manca di logicità ed efficacia. Nel caso COVID direi che al mondo sono ben pochi i governanti che vorrebbero governare o vincere un’elezione oggi, la cuccia calda e confortevole è proprio opporsi. Più in generale, invece, potrebbe essere vero ma allora i normopatici sono la stragrande maggioranza assieme ai disinteressati. Alternative?

La ringrazio per le belle parole sulla mia generazione, c’è anche agiografia, ma va bene così,

Un Saluto

Es.


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