Masquerade
>
La democrazia “diretta” (fluida e via web), come gestita dai Vertici M5S,
fa pensare a certi regimi di sapore dittatoriale. REGIMI dove il sommo Capo ha rapporti
di pura “formalità” con gli altri massimi Organi statali, che non brillano
affatto per autonomia decisionale.
Ossia.
Sappiamo che è una specifica prerogativa
del nostro Presidente della Repubblica la “nomina” del Presidente del Consiglio
e dei Ministri da lui proposti (art 92).
DOPO il voto è il Capo dello Stato ad avviare
una serie di passaggi.
Dalle consultazioni all’incarico con l’individuazione di
una maggioranza.
Riceve quindi la “proposta” dei nomi di Ministri che lui convoca
per una personale “interlocuzione”.
Tutto il processo quindi viene coronato
dall’atto di “nomina” insieme al dovuto giuramento (art 93).
Il Governo, ora formato,
si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia (art 94).
Nel merito.
ANTICIPARE addirittura al voto l’invio (via e-mail) della lista dei Ministri è
una “mossa” tanto ingiustificata, oltre che inopportuna, da non meritare alcun
tipo di riscontro.
Una democrazia vera e sana si basa sul puntuale rispetto dei
ruoli e delle funzioni proprie attribuite ai diversi Organi dello Stato.
SIFFATTI
tentativi di accreditarsi nei confronti dell’elettorato appaiono disdicevoli,
se non inquietanti.
Certe “cortesie” di facciata sono escamotage tipici di un
Dossier Arroganza …