AMMIREVOLE è la
puntualità nel riprodurre solo le parti (ragioni) elencate dalla cerchia di
accoliti del Premier proponente. SALVO CHE si sorvola su aspetti affatto
secondari e già accertati.
Tipo la “fumosa” configurazione del cosiddetto SENATO delle Autonomie.
(1) La Legge per la selezione dei futuri Senatori è ancora
tutta da scrivere e da varare.
(2) Il 26% dei Senatori non verrà in alcun modo
“prescelto” dai cittadini. Oltre ai 5 nominati dal Presidente della Repubblica,
gli elettori di ciascuna Regione non potranno mai “individuare” il singolo Sindaco
da prediligere per il Senato.
(3) In merito agli altri componenti selezionati
tra i Consiglieri regionali sono giusto dei “qualificati” esponenti del Si a
sostenere, per primi, che non possono essere “indicati” dai cittadini perché, altrimenti,
anche loro avrebbero diritto di votare la fiducia al Governo.
(4) La durata
dell’incarico di ciascuno di detti Senatori dipenderà dalla loro “continuità” amministrativa
nel rispettivo Ente territoriale d’appartenenza. Dato che, il secondo, è un
impegno saltuario e aggiuntivo da assolvere senza definiti vincoli temporali ed
in totale autonomia personale.
(5) Se palese è la loro spiccata “flessibilità”
operativa, più che opinabile è la vantata “trasparenza” procedurale interna e di
rapporto con l’altra Camera e il Governo.
SINTESI. Questo è solo un pezzo di un
modello istituzionale davvero singolare per superare il “nefasto” bicameralismo
paritario e dare velocità/semplicità agli attuali “farraginosi” meccanismi legislativi.
Suona tanto come seriosa “genialata” di una casta di Primi Super Cives attenta
a interessi, privilegi …