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Abrogare o no la norma che prevede l’aumento dell’orari​o da 18 a 24 ore per i docenti?

Di Domenico Attanasii (---.---.---.122) 30 ottobre 2012 20:43
Domenico Attanasii

Sa una cosa, lei ha detto una cosa intelligente. Quasi mi incuriosisce. Ma desisto. E sarò sintetico e alla sua portata. Gli scrittori si differenziano dagli insegnanti per un tratto invisibile agli invasati della grammatica: usano la lingua viva e non quella morta d’accademia. Gli errori che io commetto di grammatica e di sintassi lei non potrà mai correggerli, per il semplice fatto che io non sono "un suo contemporaneo". Lei gira e rigira ogni anno per i banchi occupati da giovani annoiati, e girerà su questa giostra, che lei rende inutile quotidianamente, fino alla pensione. Manzoni ha scritto, riscritto, corretto e aggiustato il tiro nei suoi Promessi Sposi, mentre Dostoevskij scriveva un capolavoro dopo l’altro. Non erano contemporanei pur essendoli. 

(...) Continui ad occuparsi di tutte le belle cose che dice di saper fare e lasci in pace gli insegnanti! (...)

Lascerò in "pace" gli insegnati quando non dovrò più pagarli con i miei soldi.
Non ho mai affermato ciò che lei "spregevolmente" mi mette in bocca: (...) Se sono una categoria così spregevole perché affida loro l’istruzione di suo figlio? Lo prepari Lei che sa tutto e poi gli faccia sostenere gli esami da privatista! (...)

Questa frase la qualifica e mi impedisce di salutarla.


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