Cuffaro rappresenta un’ampia fetta della Sicilia. Quella parte che pensa ancora che tutto è possibile, che i soldi li procura "mamma" Europa e che la mafia è l’unica che può dare lavoro. Questa parte ignora che la disoccupazione è arrivata a toccare il 16% nelle provincie di Agrigento e di Palermo, che molti ragazzi laureati partono per gli USA, perchè il baronato accademico sega loro le gambe. E’ insomma una parte della Sicilia che ha perso le speranze verso un reale cambiamento. Non hanno torto. Dovremmo essere noi che non facciamo parte di questa area a dare l’esempio. Ma quando mi accorgo che Stefania Craxi e Vincenzo Scotti fanno parte della compagine governativa anch’io mi demoralizzo. Mi arrabbio quando apprendo delle terribili condizioni in cui sopravvivono gli "ospiti" degli ospedali giudiziari pschiatrici e quando assisto alle sceneggiate dei salotti di Bruno Vespa e della vomitevole Arena di "Domenica in". Ancora, quando leggo gli articoli di Adriano Sofri su Repubblica, penso che le innumerevoli vittime del terrorismo non hanno cambiato minimamente il menefreghismo italiano e il "cannolismo" cuffariano. Mangiamo, beviamo e futtemonni.......