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Lettera aperta di un messinese a La Repubblica

Di (---.---.---.93) 28 novembre 2011 23:47

Ps. Non volevo non fare un autocritica avendo origini materne del nord e paterne del sud ma desideravo semplicemente dire che un giornalista se parla di geologia di storia o in particolar modo se accusa dovrebbe avere conoscenze sul tema o quantomeno passeggiare tra le vie di Saponara o Giamplilieri conoscere le storie di chi ha salvato 7 vite e poi perso la sua o dei ragazzi che alla stessa stregua di Genova hanno fatto rinascere Barcellona. La critica va sicuramente fatta senza di pari passo però vanno evidenziate le cose positive della gente che onestamente lotta contro un marciume e la bellezza incomparabile dei luoghi. E’ dal bello e il positivo che poi dare uno slancio a chi in questo momento è in ginocchio. 

Ora faccio anche la critica essendo stato presente al terremoto del friuli non posso non affermare che certe popolazioni al nord indipendentemente dai finanziamenti si son rimboccate le maniche e dopo pochi mesi non si vedeva alcun segno del disastro. Nel Belice a distanza di oltre 40m anni la gente ancora vive nei container ed elemosina carità senza reagire. E’ questa la Sicilia che non vogliamo vedere quella che non si rialza che elemosina aiuto che non prende coscienza dell’immensa capacità che quest’isola e la sua gente possiede, ma se li vediamo alzarsi dal fango tendesi la mano l’uno con l’altro allora NO io sono con loro non posso spezzargli le gambe nel momento che vogliono rialzarsi anzi anch’io allungo la mia mano affinchè realmente la Sicilia possa risorgere ed essere un volano di ripresa per l’intero paese!!!

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