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Giappone: nucleare da esportazione e manzo radioattivo

Di Lio Giallini (---.---.---.248) 30 agosto 2011 13:14
Lio Giallini

Tutti i commenti ai miei articoli sono sempre graditi e benvenuti. Mi dispiace per il "paste up" sbagliato della mia reply. Quindi, riscrivo il testo precedente.

Non possiamo continuare a parlare di "una serie di eventi straordinari" in riferimento a terremoti superiori al settimo grado della scala Richter. La scienza moderna deve essere in grado di mettere in conto anche eventi che si verificano regolarmente ogni 100 o 200 anni, come appunto il Grande Terremoto di Tohoku e il conseguente tsunami. Altrimenti si rischia di continuare a ragionare con una logica dell’eta` del bronzo.

Inoltre, quando "un patrimonio di conoscenza e di tecnologia" produce normalmente quantitativi industriali di scorie radioattive che resteranno tali, per migliaia di anni e, in caso di incidente (come quello avvenuto alla centrale nucleare di Fukushima) genera 23 milioni di tonnellate di macerie e detriti radioattivi, centinaia di piccoli centri evacuati, 6 citta` fantasma, migliaia di chilometri quadrati di territorio inabitabile per decine di anni, radioattivita` nel riso che ha raggiunto anche un gran numero di risaie a oltre 200 Km. di distanza dal sito in questione, grave inquinamento in ampie (non meglio identificate) aree dell’Oceano Pacifico, migliaia di bambini con le urine radioattive, pesce radioattivo, verdure radioattive, carne radioattiva e l’elenco potrebbe continuare all’infinito ... penso che una tecnologia che contiene in se`, anche solo la potenzialita` di simili sciagure (indescrivibili a parole) debba necessariamente essere considerata "tecnologia inutilizzabile".

In quanto alle "centrali di terza e quarta generazione" si tratta di luoghi comuni e di stereotipi senza senso, che sono solo la premessa di nuovi, futuri, spaventosi incidenti nucleari.

Io non pretendo di avere il monopolio della verita` su un argomento cosi` complesso, come e` quello inerente al nucleare. E accolgo con favore e con piacere, ogni opinione, soprattutto quelle diverse dalla mia. Ma, abito in Giappone da quasi 16 anni e credo di poter valutare cosa sia accaduto l’11 marzo 2011, perche` sia accaduto e quali siano le conseguenze.

A tutti gli amanti del nucleare consiglio un breve viaggio nella Prefettura di Fukushima. Non occorre visitare la centrale nucleare in frantumi. Basteranno solo una ventina di minuti, all’interno della cosiddetta "area di evacuazione obbligatoria", per capire la differenza fra i discorsi teorici sulla bellezza della tecnologia nucleare e la tragica realta` di coloro che l’hanno sperimentata sulla propria pelle e ne pagano le conseguenze, giornalmente.

Grazie. Cordiali saluti


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