La cosa buffa è che tutti i giorni si batte il tam tam della crisi,di un potere d’acquisto ridotto al lumicino per le famiglie italiane, di aumenti di luce gas e generi di prima necessità, ma non si toccano i santuari delle casse dei parlamentari. Se la politica fosse davvero un servizio a favore dei cittadini, se questa gente rappresentasse davvero politicamente in parlamento la voce della gente, sentirebbero loro stessi la necessità di autotassarsi e costituire un fondo per famiglie in difficoltà giovani senza lavoro, scuole ridotte a colabrodo, dopo i tagli sconsiderati della Gelmini. Invece per loro i lussi rimangono, gli agi crescono in base alle loro necessità, alla fine del mandato avranno pensioni d’oro ,mentre chi è povero e in difficoltà se la sbrigasse da solo.