Il calo di vendite delle auto è la prova, casomai ce ne fosse bisogno, che la crisi internazionale ha causato, e sta ancora causando, seri problemi alle famiglie italiane.
La diminuzione del potere d’acquisto, il mancato controllo dei prezzi, vedi il prezzo delle case, la presenza di un maggior numero di lavoratori a tempo determinato e l’aumento della disoccupazione hanno fatto si che la gente prima di cambiarsi l’auto, o prenderne una nuova, ci pensi mille volte.
Le priorità sono divenute altre.
Speriamo che i prossimi governanti pensino più al risolvimento dei problemi del paese che ai propri, sinceramente non avevamo bisogno, in questo frangente storico, di certi personaggi, che hanno sottovalutato la crisi, hanno infarcito il governo di persone non adatte a ricoprire determinati ruoli, basti pensare all’idea di mandare, dopo un raffazzonato corso, allo sbaraglio politico le famose “veline”.
Mi auguro, per il bene del paese, che si possa realmente poter rimboccarsi le maniche e iniziare un serio e duro lavoro per evitare che il paese diventi un’altra Grecia o un’altra Argentina.