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Censure e diffamazioni in tv: le lettere di Travaglio e Santoro. Luttazzi e Guzzanti ancora epurati

Di maurizio carena (---.---.---.230) 23 febbraio 2010 19:28
maurizio carena

 cara Gloria, ho letto sul Fatto il carteggio Travaglo/Santoro. L’ho trovato un raro esempio di dialogo veramente sincero e sentito.
 Sorvolo sulle becere strumentalizzazioni che ne hanno fatto i fogli d’ordini dei "topi di fogna berlusconiani".
 Pur conoscendo e apprezzando Marco Travaglio sin da quando scriveva sulla Voce e prima sul Giornale di Montanelli, credo che stavolta Michele Santoro abbia inquadrato meglio la situazione.
 Ovvero non si deve personalizzare oltremodo. Il vero banco di prova (e di legittimita’ "giornalistica") e’ il pubblico. Infine la "verita’ " non esiste, e’ irraggiungibile.

 Su un punto sono daccordo entrambi: l’avversario non si puo’ scegliere e, soprattutto, non si deve censurare. Bisogna cercare di rintuzzarne gli attacchi (e le eventuali calunnie) con le armi dell’intelligenza, della rapidita’ e dell’ironia.
 Per Santoro, comunque, non ci si deve sottrarre al confronto, anche aspro, in tv. Per Travaglio la cosa e’ piu’ articolata. Ma non credo che rinuncera’ a partecipare ad Annozero.

 Questo carteggio rappresenta una memorabile sintesi di vero pensiero libero e critico, che non teme il dialogo e che denota una mentalita’ aperta che preferisce il dissenso intelligente al consenso bovino. Quello dei "topi di fogna berlusconiani", dei loro fogli d’ordini, della loro squallida uniformita’ di pensiero. Sono topi di fogna, ma bisogna dialogarci.
 Finche’ in questo Paese allo sbando ci saranno persone della moralita’ e dell’onesta’ di Santoro e Travaglio non tutto e’ perduto.
saluti


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