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Se un trans leva il politico di torno

Di Davide3d (---.---.---.97) 28 ottobre 2009 21:53

Ringrazio tutti per la partecipazione, sempre gradita;
alcune precisazioni :

la vicenda può essere letta in molti modi; dall’ipocrisia del perbenismo, alla distinzione tra pubblico e privato, ai rapporti equivoci e molto altro.
Sono d’accordo che il privato sia e debba rimanere privato ma, nel caso di un politico, ci sono delle implicazioni di fatto; si chiami Berlusconi o Marazzo il protagonista.
Ciascuno è libero di scegliere e fare come gli pare ma, ciò non deve compromettere il ruolo, la credibilità di quel ruolo e porre il soggetto in condizione di essere ricattato; situazione che crea le condizioni per impedire di esercitare la propria funzione "senza vincolo di mandato", così come previsto dalla Costituzione..
Marrazzo è presidente di una Regione, non di una bocciofila.
Idem,con altri titoli ed altra gravità, per Berlusconi.
Pannella, grande maestro, ha sempre ribadito, nella migliore tradizione liberale,che non esiste, per un personaggio politico, distinzione tra pubblico e privato.
Non posso, per semplificare, al mattino fare le leggi per combattere i ladri e sindacare dal pulpito sui sani principi della famiglia e poi, al pomeriggio, fare una rapina in banca e, la sera, andare a puttane!

Grazie ancora
Davide3d


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