L’Ungheria – attaccata perché governata dal destro Orban? -, comunque, è in buona compagnia di :
- Bulgaria,
- Repubblica Ceca,
- Lituania,
- Lettonia,
- Slovacchia,
- Lettonia,
- Moldova,
- Ucraina,
- Liechtenstein e …
- Regno Unito (!), come ci ricorda il sito delle Unione Europea.
Non ci risulta, peraltro, che, sia pure ratificata
dall’Italia nel 2013, il testo molto preciso della Convenzione sia mai
stato applicato concretamente nel nostro Paese. Più che su quello dell’Ungheria, inviterei a vigilare sul nostro parlamento.
Sono andato a cercare il testo della
Convenzione di Istanbul (testo nel link) : tra l’altro vi si legge che le gli Stati si impegnano a :
– adottare « le misure necessarie per promuovere i cambiamenti nei comportamenti socio-culturali delle donne e degli uomini, al
fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra
pratica basata sull’idea dell’inferiorità della donna o su modelli
stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini ».
– « includere nei programmi scolastici di ogni ordine e grado dei materiali didattici su temi quali la parità tra i sessi, i ruoli di genere non stereotipati, il reciproco rispetto »
– « adottano le misure legislative o di altro tipo necessarie per
garantire che la violenza contro le donne basata sul genere possa
essere riconosciuta come una forma […] che dia luogo a una protezione complementare / sussidiaria » (si riferisce al fenomeno della migrazione).
Questo avviene in Italia ?