ve ne avevo parlato in questo post il 14 dicembre di Extinction Rebellion ed eccoli in azione oggi a Roma, la notizia con foto è sull’ Ansa:
Gli attivisti e le attiviste di Extinction Rebellion (XR) hanno dato
vita ad una singolare azione di protesta simulando la morte drammatica
per affogamento al laghetto dell’EUR, davanti al palazzo dell’Eni.
«Questo è il presente e sarà il futuro per milioni di persone nel mondo
se non agiamo ora per fermare il collasso climatico e ambientale che sta
travolgendo il pianeta» dichiara il gruppo XR di Roma in una nota.I giovani di XR chiedono al Governo di "agire ora e di dare immediata
applicazione alla mozione che riconosce l’Emergenza climatica appena
approvata dal Parlamento, affinché non rimanga un mero atto simbolico,
eliminando sin da subito i sussidi pubblici all’industria del fossile
che mette a repentaglio la vita umana". «Non abbiamo più tempo. Per
ottenere dai governi cambiamenti radicali sono necessarie azioni
radicali -continua la nota di Extinction Rebellion Roma - siamo qui per
denunciare l’immobilismo delle istituzioni e coinvolgere l’opinione
pubblica su un problema drammatico che necessita un’azione immediata».
L’innalzamento
del mare combinato con altri fenomeni climatici estremi, ricordano,
"aumentano senza precedenti la frequenza di eventi catastrofici,
determinando danni a persone, animali e a interi sistemi produttivi. Nel
solo 2019 in Italia si sono registrati 1.543 eventi estremi, dato tra i
più alti in Europa. Dal secondo dopoguerra al 2018 le calamità
naturali, terremoti esclusi, sono costate all’Italia quasi 160 miliardi
di euro. Nonostante questo, l’Italia spende più 18 miliardi di euro
l’anno in sussidi ai combustibili fossili. Il Decreto Clima approvato
comporta misure assolutamente insufficienti per mantenere il
riscaldamento medio globale entro 1.5°C. La riduzione di emissioni
pianificata porterebbe a un aumento di temperatura compreso tra 2 e 3°C,
il doppio della soglia di sicurezza stabilita dall’accordo di
Parigi. Oltre 1 miliardo di persone che, nel mondo, vive vicino alle
coste sarebbe costretto ad abbandonare la propria casa divenendo a tutti
gli effetti migrante climatico. In Europa si stimano circa 86 milioni
di persone a rischio. In Italia, così come nel resto della fascia
mediterranea, il 70% della popolazione vive nella zona
costiera. l’Italia inoltre si sta scaldando più velocemente della media
globale e di altre terre emerse del pianeta. Nel 2018 ha raggiunto un
nuovo record di temperatura media annuale con +1.71°C. Venezia, il
Polesine, con il delta del Po e parte della pianura padana rischiano di
scomparire a causa del surriscaldamento del pianeta. Per porre fine a
questo drammatico stato di cose, Extinction Rebellion chiede con forza
ai governi: "1. VERITÀ SULLA SITUAZIONE Che il governo dichiari
l’emergenza climatica e ecologica e informi compiutamente la popolazione
sul collasso climatico in corso. 2. AZIONE IMMEDIATA Che si fermi la
distruzione degli ecosistemi e della biodiversità e si portino allo zero
netto le emissioni di gas serra entro il 2025; 3. OLTRE LA POLITICA Che
il governo costituisca e sia guidato dalle decisioni di un’assemblea di
cittadini/e sulle misure da attuare e sulla giustizia climatica ed
ecologica".