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Migranti: il delirio e l’insufficienza delle risposte razionali

Di Fabio Della Pergola (---.---.---.96) 11 luglio 2019 13:54
Fabio Della Pergola

Solo protratte difficoltà di connessione mi hanno impedito di rispondere finora all’esilarante commento dell’amico Paolo.

 

Esilarante perché cianciando di navi battenti bandiera di paesi dove poi sarebbe, secondo lui, “logico” trasferire i naufraghi (in barba al codice della navigazione che parla di “più vicino porto sicuro” come sanno ormai anche i sassi) ci dice implicitamente che se per caso un cargo giapponese dovesse mai salvare un velista romano in difficoltà davanti al litorale di Torvajanica, dovrebbe poi circumnavigare mezzo globo al fine di sbarcare il malcapitato nel territorio dove la bandiera della nave è registrata, farlo identificare lì dalle autorità preposte che poi dovrebbero imbarcarlo sul primo volo transcontinentale per riportarlo, finalmente, sano e salvo in patria. Cioè a poche miglia dove il naufrago è stato, ahilui, tratto in salvo.

 

E figuriamoci se si fosse trattato poi di un vascello cileno che salva un velista finlandese! Oh poveri noi!

 

Siamo a considerazioni davvero comiche presentate, figuriamoci, come esempio di razionalità esente da “delirio”. Davvero, non ci si rende conto…

 

Questo alterato rapporto con la realtà addirittura segue di giorni la presa di posizione di un magistrato della Repubblica, unica figura istituzionale autorizzata a dichiarare se Tizio ha commesso o meno un reato; cosa che NON spetta a un ministro, sia chiaro, figuriamoci a un commentatore da social…

 

Magistrato che, come è noto, NON ha confermato l’arresto di Carola Rackete (e questo dovrebbe pur dire qualcosa anche alle orecchie di un inesperto).

 

In sintesi il commento conferma in pieno l’assunto del mio articolo. Si tratta di delirio (non intendo offendere, mi riferisco alla definizione della Treccani già riportata nel testo) che ha investito, partendo da balle ripetute a iosa per banalissimo tornaconto politico, anche persone “altrimenti intelligenti”, avviluppandole nelle spire di ragionamenti privi di qualsiasi valore.

Un po’ di dati. Sbarchi in Italia nel 2019: 2779. Persone salvate e portate in Italia dalle ONG: 297. Sbarchi in Italia non effettuati dalle ONG: 2482. Morti nel Mediterraneo nel 2019: 667.

 

In poche parole si scomoda il patriottismo (alla lettera “qui sono in gioco principi e valori fondanti di una nazione”, si afferma con assoluta serietà e senza, pare, il timore di farsi ridere dietro da mezzo mondo) per sentirsi autorizzati a infamare una giovane donna che, invece di cercare di diventare una sciacquetta da retequattro, si fa un mazzo tanto rischiando in proprio, ritenendola colpevole di aver salvato, insieme a altri, meno di 300 (dicasi trecento) persone! Dopo che già da varie parti era stata offerta loro disponibilità ad accoglienza e integrazione.

 

Ma no, sono in gioco i destini della Patria (60 milioni di abitanti in costante calo demografico al punto da impensierire l’Inps…).

 

Paolo, perdonami, vai a metterti l’elmetto di latta, imbraccia il fucilino, gonfia il petto e marcia impettito su e giù per il corridoio di casa intonando la canzone del Piave, rimarcando a gran voce “non passa lo straniero, no no”.

E auguri di pronta guarigione.

 

Nel frattempo vedi di renderti conto che il Cazzaro verde (come definisci tu questo presunto salvatore della patria in sedicesimo) non solo è il capobanda di un partito i cui massimi esponenti hanno firmato (insieme al tutore della nipote di Mubarak) quel trattato di Dublino che impedisce di distribuire i migranti fra i vari paesi europei, ma è anche uno che non si è mai visto alle riunioni appositamente convocate a Bruxelles proprio per ridiscutere quel trattato….

 

Inoltre, per ricordarsele tutte quel partito di salvatori dell’Italietta (che fino a ieri si pulivano il deretano con il tricolore), ha fatto fallire una banca, chiuso una radio e un quotidiano (ma riassumendo tutti i giornalisti in Regione pagandoli alla fine con i soldi dei cittadini tutti), quotidiano che, nel frattempo, si era portato a casa 61 milioni di euro di contributi pubblici.

 

Poi si sono intortati in strane storie di diamanti africani e si sono sparati per fini privati una cinquantina di milioni di contributi pubblici (restituibili in comodissime rate pluridecennali come da accordo sottoscritto dalla Lega stessa) e, dulcis in fundo, si sono fatti beccare – pare – con le mani nella marmellata di centinaia di migliaia di rubli provenienti come finanziamento (lecito o illecito lo dirà la magistratura, ma di sicuro politicamente mooooolto rilevante) da una nazione che il nostro paese – quello del Piave – avrebbe sottoposto a sanzioni… questo dice niente?

Non so se ci si rende conto: stiamo parlando di 300 morti di fame salvati in mezzo al mare nell’arco di sette mesi da gente che non costa allo Stato un solo euro... mentre un ministro e vicepremier della Repubblica.... mah!

E tu lo definisci difensore della patria e dei "principi sovrani di razionalità"?! Sì, la sua forse...

 

Ma su, amico Paolo, ci faccia il piacere e si riprenda; la conoscevo come persona normalmente intelligente, l’ho letta come “altrimenti intelligente”, ora la scopro “diversamente intelligente”… non vada oltre, la prego.

 

 


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