Ma
fatemi il piacere.
Le
Camere farebbero meglio ad occuparsi d’altro, piuttosto che della
Storia che non conoscono, o, peggio, della repressione dei reati di
opinione, quindi non passibili di nessuna reprimenda, tanto meno del
carcere. Tutto questo iperattivismo giustizialista ingenera piuttosto
il sospetto che si abbia paura delle contro-argomentazioni altrui,
delle idee non conformi, e in definitiva di chi non la pensa alla
stessa maniera. Il che è il modo di procedere delle tanto deprecate
dittature. In democrazia, a meno che non si tratti di una falsa
democrazia, le opinioni vanno dibattute con la forza delle
argomentazioni, della logica, e del possesso delle nozioni storiche,
quando si parla di Storia. Esattamente come avviene nel mondo della
Scienza, dove non si compì nessun progresso fino a quando fu
impedito di parlare. E se non vi sono certezze assolute nella
Scienza, figuriamoci nella Storia. C’è chi ha messo in dubbio la
forza di gravità e la relatività di Einstein, e non è stato
incarcerato o multato per questo. Io non mi sognerei mai d’impedire
a Marco Barone di scrivere ciò che vuole, anche se in molte cose non
la penso affatto come lui. Non mi sognerei mai di denunciare qualcuno
per le sue idee, e mi fa ribrezzo pensare che altri lo possa fare.
Voltaire ci ha insegnato la libertà di parola e di espressione, è
stata questa la grande rivoluzione che ha mandato a gambe all’aria
l’ancient regime e il Medio Evo. Ora qui si vogliono ripristinare i
“roghi” mediatici, e non importa se dall’altra parte della
barricata ci sono omosessuali, gente di sinistra, ex deportati di
Auschwitz, o parlamentari ansiosi di compiacere l’europa.
La
libertà di espressione è sacra, e chiunque l’attacca è un
traditore dei diritti fondamentali dell’uomo. Questi esagitati
agitatori di pene reclusorie, multe, risarcimenti e gogne contro chi
non la pensa come loro, imparino piuttosto a difendere in modo più
consono, obiettivo e civile le proprie posizioni, senza sbatterle in
faccia agli altri e senza pretendere a tutti i costi che gli altri le
debbano accettare a scatola chiusa, senza nemmeno il diritto di
replica.
Maria Cipriano