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Morire a Napoli a 17 anni

Di (---.---.---.183) 8 settembre 2014 14:10

Premesso che ho lavorato, tra il 1980 e 1990 con i ragazzi di Napoli (quartieri come Barra, Secondigliano ecc.) anche come Educatore in una Comunità che cercava di sottrarre i minori alle attività delle organizzazioni criminali, lavoro svolto in collaborazione con le amministrazioni locali e i servizi sociali del territorio, 

vorrei chiedere a chi ha scritto l’articolo alcune cose:
- dove sono i dati da cui "desume" le notizie che pubblica;
- da quale fonte deduce che "la maggior parte delle famiglie di Napoli sono non abbienti", soprattutto in questo periodo in cui la maggior parte delle famiglie di ogni parte del paese sono non abbienti?;
- come fa ad affermare che "la maggior parte dei veicoli in circolazione, evade la tassa di possesso, non effettua la prescritta revisione, e, soprattutto, non risulta assicurata";
- come fa ad affermare "E’ chiaro che a Napoli la cultura della legalità è completamente assente", dato che Napoli ed area Metropolitana superano i 3Milioni di abitanti, lei pensa che siano tutti delinquenti?;
- come fa ad affermare "E’ chiaro che vivere in Campania e a Napoli in particolare, è cosa non facile", é chiaro per chi, da quale punto di vista, si passa dalla generalizzazione su Napoli a quella su tutta la Campania!!! 
E infine le chiedo: le sembra, il suo, un parlare da persona informata? Quando è stata l’ultima volta che ha abitato, studiato, lavorato o semplicemente è andato in giro per le Strade di Napoli, tra la sua Gente, i suoi Palazzi, Monumenti, Musei ed eccellenze culturali? Non sarà lei ancora vittima del pregiudizio e della presunta superiorità di chi Napoli la giudica per sentito dire?
La storia della Nostra Partenope non può essere ridotta a basse speculazioni intellettualoidi per cui il male è tutto lì, il bene è tutto quà. Questi "discorsi" hanno, per esempio, permesso alle organizzazioni criminali di invadere Milano, e di determinarne la storia degli ultimi 40 anni: mentre Napoli ed i Napoletani resistevano da soli allo scellerato patto tra stato e mafia.
Approfondisca gli argomenti trattati anche mettendo in discussione la "sacralità" della cosiddetta unità italiana: è da quel punto, di non ritorno, che il tutto ha avuto inizio.
Confronti, come ho fatto io, il prima con il dopo, e tutto le sarà più semplice da comprendere.
Termino ricordando che Napoli era Capitale Europea, quando Torino era ridotta alla fame dai suoi despoti savoiardi, ma poi la "storia" ha preteso un prezzo che ancora paghiamo...

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