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La verità dell’inciucio

Di verygod (---.---.---.7) 21 marzo 2009 11:59
Glaros - scrittura creat(t)iva

 Mauro,

ringrazio anche te per l’ennesima critica al mio ’metodo’, ma come ho ripetutamente cercato di far notare in quanto scrivo e come ho precisato in alcune risposte ad altri miei ’critici’, si danno due livelli del discorso, quello esplicito e quello cui fa riferimento il "mondo parallelo" di cui hanno detto Fruttero e Lucentini. In tutto quanto vado ’raccontando’ su AgoraVox mostro come il cosiddetto potere, simbolico e non, teorico e pratico, si caratterizza in termini che vanno ben al di là dell’immaginabile e la sua convergenza in Uno, la stratificazione del senso è quella su cui si gioca la vera partita dietro le quinte. Umberto Eco ha detto che bisogna imparare a leggere, vale a dire non bisogna accontentarsi del livello palese, occorre ’indagare’ quello dove gli argomenti si intrecciano, si incrociano, si rispecchiano. E’ lì che stanno i nodi forti del potere. Nome e verbo, come per ogni buona teocrazia che si rispetti... Prova a leggere la risposta che do ad Ascanio 4525 nell’articolo in fase di redazione su http://www.uaar.it/forum/viewtopic.... , chissà che non possa risultare un po’ più ’illuminante’.
Resto comunque a disposizione per ulteriori... chiarimenti e ti saluto cordialmente
PD


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