mah... in questi articoli e commenti si discute su piani
molto diversi fra loro: i modi di manifestare, i modi di far rispettare la
legalità, i modi di scegliere le priorità del paese...
Mi sembra che questo articolo voglia riportare una certa
razionalità, distinguendo fra TAV e TV TO-LIONE, distinguendo fra legittimità di
certi provvedimenti e legittimità di resistenza e di manifestazione,
distinguendo fra legalità ed abuso di potere.
Su questa stessa pagina di agoravox è presente un articolo
simile
http://www.agoravox.it/No-Tav-manifestante-ferito-fuori.html#formulaire_forum
e ne è scaturito un pessimo dibattito, in cui gli
interlocutori si contestano senza rispondersi.
Io ho postato questo commento, che riporto anche qui:
Io comincerei da una considerazione che sembrerebbe una piccineria
terminologica, ma che io ritengo importante:
il movimento ha scelto di chiamarsi: NO TAV
avrebbe potuto chiamarsi invece: NO TAV TORINO LIONE, questo lo avrebbe
caratterizzato come un movimento contro una certa opera, senza preclusioni
verso altre.
Si sarebbe potuto anche chiamare: NO SPECULAZIONI SU TAV , intendendo che gli
attuali progetti TAV succhiano incontrollatamente ingenti risorse pubbliche,
paiono opachi nelle scelte e puzzano di tangenti.
In generale, io mi dichiaro un SI TAV : attualmente il trasporto su lunghe
distanze di persone e merci avviene in aereoplano e su gomma con forte
inquinamento (gli aerei inquinano tantissimo, ma non se ne parla mai) e
inaccettabile traffico stradale. Penso anche che bisogna attrezzarsi per
l’esaurimento dei combustibili fossili che diventeranno scarsi e costosissimi.
Cio’ non toglie che sono pronto a giudicare sbagliato, truffaldino o prematuro
un progetto TAV se mi si portano argomenti validi.
L’effetto NIMBY è amplificato proprio da queste confusioni e irrazionalità:
come è possibile che un abitante della Val Susa si permetta di dire a tutti gli
italiani e magari anche agli europei che la TAV in generale non s’ha da fare?
Aggiungo un aneddoto: mesi fa parlavo con una torinese, originaria della
Valsusa, che mi ha raccontato che a suo tempo lì ci sarebbero state analoghe
opposizioni perfino contro la costruzione della normale linea ferroviaria, che
oggi viene presentata come la soluzione appropriata. Sarebbe interessante
verificare e approfondire.