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Abolizione albo dei pubblicisti: 10 domande a Mario Monti

Di L’olandese volante (---.---.---.0) 6 gennaio 2012 11:45
L'olandese volante

Lasciamo perdere le sentenze, quelle le emana il giudice. La gente comune critica soltanto. Le dieci domande che riporti, e a cui ti sei ASSOCIATO (" L’intervento del presidente dell’Ordine dei giornalistiEnzo Iacopino, NON ha affatto diradato le incertezze che gravano sul futuro dei giornalisti pubblicisti  e di tutti coloro che stanno affrontando la “gavetta” per poter essere ammessi a questo albo “di serie B” che comprende ormai 80.000 iscritti. Stando alle discquisizioni giuridiche non fa dell’inutile “allarmismo” chi paventa lo scenario dei pubblicisti “fuori legge” a partire dal prossimo 13 agosto"- qua non c’è nessun ndr) sono campate per aria poichè, non essendoci nessuna legge che dia modo di paventare ciò che emerge dalle domande, e fanno solo dell’inutile allarmismo. La legge (http://www.leggioggi.it/allegati/manovra-bis-il-testo-del-decreto-legge-13-agosto-2011-n-138/) ti consiglio di rivederla. L’esame di stato resta fermo, come lo è da sempre (art. 33 Cost.), ma si afferma la necessità di legiferare per recepire i principi da A a G legge 148/2011, al netto di quanto dicono Iacopino, Abruzzo o altri. Insomma, non ci sono queste fantomatiche "fonti da incrociare", c’è una legge che per chi la vuole leggere per come è scritta, pare abbastanza chiara. Inoltre riguarda tutti gli ordini professionali, non entrando nello specifico dell’odg. Quindi tutte queste elucubrazioni sul futuro dei pubblicisti non si sa da dove derivino. E’ ovvio che poi Iacopino dica che non sa come andrà a finire, non essendoci una legge ancora definita. E allora, di che cosa stiamo parlando? Ps. Il lato drammatico è che a diffondere queste notizie siano proprio i pubblicisti, cioè giornalisti. Povera categoria!


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