Mi sembra ingiusto che solo campania, emilia romagna, lazio e piemonte, tra le grandi regioni debbano ospitarne.
Il tuo dire è parzialmente corretto.
Posso dire che la carta dei siti redatta alla fine degli anni ’70 dallo CNEN (Comitato Nazionale per l’ Energia Nucleare) e che certo l’ENEA originario (Ente Nazionale Energia Atomica) conosceva, tant’è vero che i siti dove l’ENEL costruì le centrali in Italia ne teneva conto, includeva pure Lombardia (parte più a Sud-Est), Veneto (zona Eraclea e estuario del Polesine), Friuli (asta del tagliamento da Dignano fino al mare e fascia litorale da Caorle fino a Monfalcone) ecc.
Le regioni escluse sono: Aosta, Trentino Alto Agige, Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo.
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Renzo Riva
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Doc. DISP (79) 7COMITATO NAZIONALE PER L’ENERGIA NUCLEARE
DIREZIONE SICUREZZA NUCLEARE E PROTEZIONE SANITARIA
CARTA DEI SITI
(art. 23, legge 2 agosto 1975, n. 393)
Relazione
Roma, settembre 1979
Edito dall’ENEA, Direzione Centrale Relazioni,
Viale Regina Margherita 25, Roma, Stampa Arti Grafiche S. Marcello, Roma