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Di Pietro e l’Idv: liberali solo a parole

Di Renzo Riva (---.---.---.238) 9 febbraio 2010 18:01
Renzo Riva

Cara/o anonima/o (xxx.xxx.xxx.146) 9 febbraio 13:26,
che non senti il dovere civico delle tue azioni giornalistiche firmandole,
pubblico qui sotto due lettere inviate, la scorsa settimana, ai quotidiani locali del Friuli: il Messaggero Veneto ed Il Gazzettino.
Non dico altro.
Renzo Riva
[email protected]
349.3464656

Frenesia del potere
e assenza della "Politica"

Sono basito alla lettura della decisione assunta dal presidente Tondo sul parziale interramento dell’elettrodotto Udine-Redipuglia, dice lui, per mantenere coesa la sua maggioranza.
Il presidente Tondo in perfetto stile “NIMBY” (Not In My Back Yard – Non nel mio giardino) vuole fare il nucleare in Slovenia in quota regione F-VG.Cosa dire? Lo so che chiedere coerenza ad un politico è troppo ma a questo punto prego il mio segretario, la prof. Lauretta Iuretig, di rivedere le lodi a Tondo espresse nella sua lettera pubblicata su queste pagine Venerdì scorso.

Riporto un passo di uno scritto del prof. Franco Battaglia che dà l’idea di cosa certe persone intendono per “fare politica”: "Particolarmente interessante fu l’atteggiamento di Antonio Di Pietro. Per ragioni sulle quali è ora troppo lungo dettagliare, il senatore mi aveva contattato per chiedermi di aiutarlo nella stesura della voce protezione-ambientale del suo programma politico, dicendomi che intendeva porre, al centro dello stesso, la questione – a suo dire – morale. Onorato di tanta considerazione gli dissi di dubitare di intendermi io di questioni morali ma che, per quel che capivo, poteva forse interessargli la faccenda elettrosmog che, al di là dei 60mila miliardi di lire, stava impropriamente allarmando l’intero Paese, e che avrebbe potuto rassicurare, almeno lui – che non era col centrosinistra né possedeva impianti di emissioni di campi elettromagnetici – che l’elettrosmog non esiste. Mi rispose che non poteva farlo perché non poteva perdere voti e che avrebbe invece messo la lotta all’elettrosmog al centro del suo programma di protezione dell’ambiente. Sconsolato per la certezza di non intendermi affatto di questioni morali salutai definitivamente il senatore.
Chiosa finale: Nel 2001 il centro-destra vinse le elezioni e nel 2002 il bravo Altero Matteoli, allora ministro all’Ambiente, pose la pietra tombale sulla questione in modo da evitare al Paese lo sperpero di 60mila miliardi di lire in interramento delle linee di trasmissione elettrica, una manovra che, anche se fatta, non avrebbe evitato neanche una leucemia infantile. Antonio Di Pietro, invece, assieme a Verdi, Rifondazione comunista e compagnia cantando, nel 2003 organizzò un referendum che, se fosse passato, avrebbe obbligato, comunque, l’interramento dei cavi elettrici e lo sperpero di 60mila miliardi. Gli italiani al referendum di Di Pietro neanche ci andarono."

Se nelle elezioni politiche dell’anno 2008 gli italiani defenestrarono dal parlamento italiano i Verdi ed i Comunisti alle prossime elezioni regionali farò di tutto per defenestrare i seguaci di Di Pietro ed il presidente Tondo.
Tanto, anche per lui, Berlusconi, se lo vorrà ancora, gli troverà un collegio nazionale sicuro a Savona.

Ormai posso solo sperare nei politici di AN confluiti nel PdL e come socialista è tutto dire.

Renzo Riva
Nuovo PSI F-VG
Energia e Ambiente

Quando l’ignoranza
sale in cattedra

Capisco che gente avvezza all’ideologia abbia subito uno scock dalla caduta della casa madre del comunismo internazionale ma costoro invece di aver appreso la lezione della Storia continuano nel vezzo dell’ideologismo che oggi hanno eretto a faro e guida sostitutivi: quello ecologico.
Di questa nuova religione esoterica vi sono accoliti anche nella nostra regione.Ora vengo al dunque sui comitati contro "qualsiasi cosa" a "favore delle cose assurde".
Riporto ad uso degli estensori degli articoli e dei lettori [10^3 k minuscolo (kilo) , 10^6 M (mega), 10^9 G (giga), 10^12 T (tera)] perché nell’ultima lettera pubblicatami fu stampato gW per gigawatt quando la notazione esatta è GW.
Altra digressione sempre per l’uso suddetto: l’anidride carbonica o biossido di carbonio correttamente si scrive CO2 mentre tanti lo scrivono Co2 che significa invece Cobalto preso due volte.
Prendo a esempio la "querelle" linee a 380 kV.
Lo sanno coloro che prefigurano danni irreparabili alla salute per elettrosmog che nel Mondo vi sono operatori che normalmente lavorano in contatto con le linee in alta tensione?
Lo sa il signor Edi Maurigh, che nella sua lettera del 9 maggio 2009 paragonava i tralicci delle linee di alta tensione alla "Tour Eiffel" perché, diceva, erano alti circa 60 metri, quanto invece sono alti gli impianti eolici? Glielo dico io: dai 130 ai 160 metri.

Comincino a disperare i vari ecologisti ideologici che se due anni fa l’elettorato li ha sbattuti fuori dal parlamento assieme ai comunisti domani rischieranno di finire "bullonati" dagli operai "incazzati" per la perdita del lavoro a causa delle stupidaggini di tutto il mondo politico e sindacale che decisero la chiusura di Caorso e Trino Vercellese, eccezione fatta per i liberali e repubblicani.
Allora ammonii i Compagni Socialisti del PSI e Comunisti della Fiom-CGIL di cui ero dirigente sindacale per i cartai in Carnia: invano.
Inutile dire perché oggi aborro i sindacati ed i comunisti.
Ricordate la canzone col refrain "Etienne, Etienne, Etienne"?
Da alcuni giorni vado canticchiando sul motivo del refrain "Alcoa, Alcoa, Alcoa"; e ciò mi consola per le irrisioni d’allora.

Renzo Riva
Nuovo PSI F-VG
Energia e Ambiente
Buja


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