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Referendum: vi spiego perché è una farsa (e chi pagherà)

Di (---.---.---.21) 8 giugno 2011 01:02

Salve, sono uno studente della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali di Torino. Vi scrivo per smentire alcune delle bugie che il nostro governo e i giornali continuano a raccontare agli italiani in merito alla necessità di esternalizzare i servizi pubblici locali, come i rifiuti e i trasporti.
Invero, è stata diffusa dagli organi di informazione la notizia che la normativa dell’Unione Europea imponga a tutti gli Stati membri di privatizzare i servizi pubblici locali, ossia di cederne la gestione a soggetti privati tramite gara ad evidenza pubblica.

Tale affermazione è falsa perché è la stessa Corte di Giustizia che ha stabilito che l’affidamento diretto a società interamente pubbliche, appositamente istituite dal medesimo ente affidante, è perfettamente legittimo e spetta a ciascun ente decidere se avvalersene o meno. Naturalmente la Corte ha posto dei limiti, come l’esercizio di un controllo analogo, la realizzazione della gran parte dell’attività della società a favore dell’ente che l’ha costituita e, inoltre, ha anche previsto che la società interamente pubblica affidataria diretta (ossia senza aver svolto la gara) non possa partecipare ad altre gare indette da altri enti locali. Tali limiti servono per evitare distorsioni della concorrenza che si verificherebbero se un società gestisse un servizio pubblico, senza averlo conseguito con gara.

 

La Decisione della Corte di Giustizia è la sentenza 6 aprile 2006, Causa C-410/04, la quale è stata emanata su rimessione del T.A.R Puglia, Bari, sez. III, 8 settembre 2004, n. 885, che sosteneva che l’affidamento diretto a società pubbliche create ad hoc dal Comune non fosse ammissibile dall’ordinamento Comunitario, posizione oggi avvallata dal Governo Italiano e dalla “stampa” ma smentita dalla Corte di Giustizia che l’ammette a determinate condizioni.

Si deve concludere, pertanto, che l’acqua, per il diritto europeo, può essere gestita anche dagli enti pubblici, come i comuni. Le sentenze citate possono essere scaricate dal sito della Corte di Giustizia Europea e da quello della giurisprudenza amministrativa.


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