• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Un vero peccato

Un vero peccato

Qualche tempo fa mi è capitato di leggere un articolo nel quale l’autore, noto giornalista, si soffermava sulla differenza fra peccato e reato, sottolineando come un certo criterio italico di gestione degli argomenti tende a confondere, più o meno ad arte, i piani della questione.

Mentre lo scorso 21 marzo ho già avuto modo di fare qualche riflessione sulle premesse della ’materia’ in www.agoravox.it/La-verita-dell-inciucio.html , oggi mi soffermerò su quello che qualche collega più ’titolato’ di me potrebbe chiamare un fatto quotidiano.

Nel quadro di una complessa e penosa vertenza giudiziaria che seguo da parecchio tempo della quale vi risparmio, per ora, i risvolti più ’piccanti’, recentemente mi sono dilettato a testare la ’rispondenza’ a quelli che parrebbe qui simpatico e pertinente definire i miei richiami all’ordine.

La mattina di sabato 10 ottobre ho conferito telefonicamente con una gentilissima addetta al call center dell’INAIL. Alla giovane dal gradevolissimo spiccato accento siciliano ho chiesto che cosa prevedesse la normativa in materia di lavoro agricolo occasionale.

La signorina mi ha dato una ’sonora’ lezione che il caro Ascanio potrebbe giustamente dire meritata... spiegandomi con pazienza e precisione le condizioni alle quali è o non è lecito intraprendere la detta attività. Cercando di districarmi fra voucher, co.co.co e co.co.pro ho preso atto di quanto prevede la normativa, concepita ad hoc per prevenire condizioni di lavoro irregolari.

Fatte mie le premesse teoriche, sono passato dalla loro ’predicazione’ alla loro traduzione ed applicazione pratica in un particolare caso di specie, cercando di verificare chi e come, nelle giornate di sabato e domenica, potesse attestare la regolarità di una concreta circostanza.

Ed è qui che è cominciato l’italico ’balletto’, figlio della italica patologica contraddizione di cui al citato articolo.


Mentre la specifica competenza dell’Ispettorato del Lavoro, ivi compresa quella della dedicata sezione interna dei Carabinieri, più o meno comprensibilmente, non poteva essere espletata proprio nei giorni in cui un particolare tipo di illecito è più probabile che si verifichi, la pars destruens si è ’rivelata’ una verità locale ancora più ’oscura’.

Per un criptico mercuriale della mia specie, risulterebbe inutile retorico e ridondante, oltre che antiestetico, soffermarsi sulla torta dagli ingredienti ormai stantii che ha caratterizzato la serie ’trans-finita’ di telefonate fatte fra il sabato e la domenica a tutti i competenti organismi.

In sintonia con il peccato di cui recita il titolo, mi limiterò a richiamare l’attenzione del lettore sulla sola centrale incolore ciliegina.

Il funzionario della Polizia Municipale cui ho chiesto se poteva intervenire per verificare l’eventuale illecito, chissà, forse per giustificare un ’peccato di gola’, ha ritenuto di corredare la detta torta con una guarnizione dall’autentica denominazione d’origine fortemente controllata, dicendo che, essendo fra l’altro egli appena uscito dalla Messa, non avrebbe potuto ’seguirmi’ nel baratro del mio eretico percorso.

Che peccato.

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares