Pesanti ribassi a Piazza Affari. Toccando il fondo

Altro giro ed altro "amaro" regalo per Piazza Affari.
Ormai è il secondo giorno consecutivo (ieri 3 marzo) che le borse segnano pesanti ribassi.

Quella che doveva essere una crisi passeggera si sta tramutando in qualcosa di ben più grave ed a poco servono le rassicuranti parole ed il bel faccione del nostro premier.

Per chi ancora avesse dubbi si sta profilando all’orizzonte qualcosa di molto simile alla grande depressione del 29.

Di simile ma dagli effetti ben più gravi.
Ormai la crisi è sulla bocca di tutti.

I discorsi che si possono intercettare andando in giro non riguardano più solo il calcio o il moto GP, ma la crisi. Il numero dei disoccupati e dei cassintegrati si accresce ogni giorno di più e gli articoli sui giornali pure.

Ormai è diventato impossibile per i media tacere, però ora è tardi. La loro voce avrebbero potuto farla sentire molto prima, almeno 2 anni fa, quando lo spettro della rovina economica faceva già capolino su molti siti di controinformazione.
Come al solito la rete è sempre in prima linea ed i normali mezzi di informazione risultano sempre più obsoleti e troppo politicizzati per poter rappresentare qualcosa di più che un passatempo per scacciare la noia.

Il popolo dormiente inizia a svegliarsi ed ad assaporare i frutti amari del proprio menefrechismo.

Se invece di dedicare il proprio tempo a cose "importanti" come il campionato, i reality o amenità varie si fosse preoccupato di più di informarsi e capire come funzionava il nostro Stato, l’economia ed altro, le cose sarebbero cambiate?
Forse no ma un cittadino informato e conscio dei propri diritti e con la voglia di agire rappresenta, per gli autori di questa catastrofe economica, un ostacolo ben più difficile da aggirare.

Forse avremmo impedito a loro di poter fare i propri comodi ed avremmo attenuato gli effetti della crisi. Ma la frase in apertura non è un caso. La massa la verità non la vuole e si gira dall’altra parte anche quando essa gli stà per venire addosso.

Ma non la si può ignorare per sempre e bisogna fare i conti con essa prima o poi.
Quello che possiamo ancora fare è essere solidali gli uni con gli altri e capire chi sono i veri nemici della nostra società.

Non i rom, gli islamici e quant’altro pubblicizzato dalle televisioni, ma quei banchieri, quei ricchi che hanno portato sull’orlo dell’abisso la nostra economia e che seguiranno dalle loro comode e blindate ville quello che seguirà a questa situazione, probabilmente fame, povertà e rivolte.

Questo se glielo permetteremo....