• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Né esultare né festeggiare

Né esultare né festeggiare

Non bisogna né esultare né festeggiare e neanche cavalcare, questa non è la vittoria finale, non credo che in una società civile e libera si possa parlare di vittoria finale, è semplicemente l’affermazione di un principio che, purtroppo, pur essendo già stato affermato nella costituzione, si è dovuto riaffermare. Questo grazie a quelle forze intrinseche ad ogni democrazia che rappresentano il contrario della stessa.

Intrinseche perché, una democrazia che si rispetti, non può, nel difendersi, sopprimere ciò che le è contrario. Casomai deve dimostrare la capacità di difendersi giuridicamente.

Non credo, come affermato da altri , che la sentenza sia dipesa dell’incompetenza di berlusconi e dei suoi avvocati in campo legislativo.

E’ vero che la legge doveva essere presentata come costituzionale in sede appropriata e non ordinaria in Parlamento, ma dire che ciò dipende dall’incompetenza, mi sembra errato. Il Primo Ministro, e i suoi Ministri, non sono nuovi a questo comportamento; da una parte leggi ad personam, dall’altra - come la legge sulla libertà di stampa che include anche quella di pensiero - leggi che snaturano la Costituzione dai suoi principi essenziali, contravvenendo proprio a quella forma essenziale per ogni istituzione.

 
Il lodo Alfano è stato bocciato dalla consulta perché incostituzionale (modificava un principio della costituzione) e per difetto di forma, vale a dire che, una legge che determina una modifica nei principi costituzionali (nello specifico si tratta del principio: tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge) non può essere espressa dal Parlamento ma in sede appropriata; deve cioè essere modificato prima l’articolo costituzionale poi, fare la legge in linea con esso.
 
Credo proprio che il Governo sappia perfettamente come funziona la legislazione e credo anche che fosse stato perfettamente cosciente, sin dall’inizio, della possibilità di una sconfitta. Questa, però, non può essere considerata una sconfitta politica. Lo sarebbe stata se la legge non fosse passata in Parlamento.

 
E neanche si può parlare di dimissioni del Premier che comunque rimane il vincitore delle ultime elezioni - anche se si può affermare con ragionevole certezza che l’elettorato è stato manipolato dai media, magari gli stessi che il premier definisce comunisti - e pertanto, in democrazia, il rappresentante eletto del popolo.

Dunque, né esultare né festeggiare ma, semplicemente, prendere atto che nella società le istituzioni funzionano ancora e che si devono difendere ogni qualvolta vengono attaccate dando loro la possibilità di lavorare. Ci sono altre leggi che contraddicono o addirittura annullano i principi costituzionali come: legge sui clandestini, sulla stampa, sulla scuola, sul condono. Tutte leggi che annullano i principi di: diritti umani, libertà di stampa, informazione e parola, diritto all’istruzione e uguaglianza di fronte alla legge (tentativo fatto attraverso il lodo Alfano) ma, coloro che hanno esportato illegalmente capitali vengono condonati delegittimando, in altro modo, cosi il principio che tutti sono uguali davanti alla legge.
 
Se passano queste leggi, l’annullamento del lodo Alfano non sarà servito a nulla.
 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares