• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > Romania: si profila un tirato ballottaggio alle prossime presidenziali

Romania: si profila un tirato ballottaggio alle prossime presidenziali

Gli ultimi sondaggi, risalgono a due settimane fa, vedono il Presidente uscente raccogliere ancora la preferenza di un romeno su tre, ma Basescu è in costante seppur lenta discesa.

Il prossimo ventidue Novembre i romeni si recheranno alle urne per scegliere il Presidente della Repubblica che li guiderà per i prossimi cinque anni. Potrebbe riconfermarsi il Presidente uscente, il liberal- democratico Traian Basescu, o alla carica potrebbe assurgere l’attuale Presidente del Senato Mircea Geoana del Partito Socialdemocratico. In Romania, repubblica semi- presidenziale come la Francia, la carica non riveste un carattere puramente notarile come in Italia ma un carattere politico non indifferente.

Basescu è stato il Presidente della Repubblica che ha garantito l’ingresso del suo paese nell’Unione europea ma attualmente non sta più attraversando quel felice momento politico che nel 2004 lo portò trionfalmente a Palazzo Cotroceni, sede della Presidenza della Repubblica, e poi permise al suo partito di vincere le legislative dell’anno passato. Limitato caratterialmente e con una forte tendenza all’autoritarismo ed al populismo, involuzione che in questo ultimo anno sta raggiungendo livelli paradossali, Basescu ha inibito sinora al suo partito liberaldemocratico di incassare i risultati derivanti dal grande credito elettorale tributatogli dai suoi concittadini.


Nel 2004, infatti, il Pdl pur vincendo le elezioni ed andando al governo in coalizione con i liberali dopo quasi due anni fu da questi, d’accordo con il Psd di Geoana, cacciato dall’esecutivo a causa di insanabili contrasti tra Basescu e l’allora premier liberale Tariceanu. Oggi il governo del liberal- democratico Emil Boc corre lo stesso rischio giacché i suoi nuovi alleati socialdemocratici stanno cercando di lavorare Basescu ai fianchi. Accusato di nepotismo, sua figlia Elena è stata voluta dal padre al Parlamento europeo anche a costo di spaccare il partito, Basescu deve ora difendersi dalle molteplici accuse di corruzione che inesorabilmente stanno colpendo le ministre del governo Boc a lui più fedeli. Sotto i colpi dei socialdemocratici di Geoana, compagni di governo, e dei liberali di Crin Antonescu, terzo pretendente alla massima carica dello Stato, è caduta sinora la testa di Monica Iacob- Ridzi, ministro dello sport molto amica di Elena Basescu, e sta per terminare la sua parabola ministeriale pure il ministro del turismo Elena Udrea.

Geoana, seconda carica dello stato in quanto Presidente del Senato, non mira però a far cadere il governo Boc bensì ad indebolirlo per poi approfittarne il prossimo ventidue novembre in occasione delle presidenziali. Basescu, dal canto suo, al fine di recuperare i favori dell’elettorato si è lanciato quest’estate in un ingiustificato attacco contro la minoranza ungherese della Transilvania negandole il diritto ad avere una maggiore autonomia. Nonostante certi richiami pateticamente patriottici oggi Basescu intercetta solamente il favore di un elettore romeno su tre mentre vede avvicinarsi, a soli quattro punti percentuali, il rivale Geoana. Il liberale Antonescu segue fermo per ora al 13%.

In caso di ballottaggio, cosa alquanto probabile, però il divario tra Basescu e Geoana si ridurrebbe a solamente a un punto e mezzo percentuale che, considerando l’alto numero di indecisi, è ben poca cosa. Intanto però il governo di Emil Boc si indebolisce giorno dopo giorno e c’è chi giura che anche tra i liberaldemocratici ci sia chi, come l’economista Theodor Stolojan, non veda l’ora di chiudere la parentesi Basescu. Il rilancio della Romania, che causa la crisi economica globale quest’anno si è mangiata i progressi fatti nel 2008, è dunque rimandata al 2010. Bucarest potrà permetterselo?

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares