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Crisi finanziaria: colpe e colpevoli

Sulla crisi finanziaria internazionale non si vuole ancora fare luce: ci sono troppi colpevoli e pochi trovano il coraggio di parlare nel futile tentativo di salvarsi il lavoro e le chiappe ancora per qualche giorno…

Carlo A. Martigli ha invece sputato fuori tutti i rospi possibili, ed è uno che ha vissuto per molti anni dentro al sistema: è stato Private Banker e Responsabile dei Servizi Internazionali di una banca (creava anche fondi di investimento, polizze e prodotti strutturati). Nel libro uscito a gennaio 2009 “La resa dei conti. La più grande crisi finanziaria di tutti i tempi… di chi è la colpa e come difenderci.”, con un linguaggio molto semplice e preciso vengono chiarite le cause e le probabili conseguenze delle trappole delle passate e delle attuali speculazioni finanziare incontrollate (www.castelvecchieditore.com).

Questo non è quindi un libro per gli addetti ai lavori, ma è destinato a tutti quelli che vogliono aprire gli occhi per conoscere meglio alcune realtà finanziarie: gli effetti farfalla dei mutui casa subprime, le carte di credito revolving, i titoli derivati, le obbligazioni di debito collateralizzato (CDO), le agenzie di rating, ecc.

Poi, nell’intervista ad un imprenditore che per molti anni è stato avvicinato da molti speculatori finanziari e venditori di fumo monetario, emerge anche questo stato di cose: “Una volta il padrone si identificava non la società che dirigeva, pensava a quella società in termini di future generazioni… Mentre il capitalismo dei manager che rimane sei mesi o un anno in un posto e poi se ne va è un capitalismo destinato ad essere perdente… Questo è il capitalismo del manager che dice: “Io adesso presenterò un bilancio come si deve perché presto i miei soldi a 3/4 di punto in più di quello del mercato, e quindi avrò un utile fortissimo. Se poi non riavrò più soldi indietro questo sarà un problema di chi verrà dopo di me”. Ecco, questo è però un tipo di capitalismo che è stato anche molto pompato dai giornali… Vede, a differenza del 1929, questa immissione di liquidità può darsi che non faccia un grande effetto sui beni di consumo, perché è la mancanza di fiducia che induce la gente a consumare meno”. In parte ciò è vero, ma perché molti non riescono a capire che molto gente ha semplicemente bisogno di più soldi, perché ha perso molti soldi e perché il reddito ha perso potere d’acquisto? E perché non capiscono che per fare girare l’economia i soldi li deve spendere chi li ha in sovrappiù… E che lo squilibrio è causato dal semplice fatto che i superricchi sono diventati troppo straricchi: come l’acuta e impopolare analisi dell’economista John Kenneth Galbraith aveva già dimostrato per gli avvenimenti del 1929 (impopolare per le classi dirigenti e per la stampa).

Tra le altre cose, in Italia, buona parte dei derivati, è stata venduta pure a chi non ha usato i propri soldi, ma quelli dei cittadini: i Comuni e le Regioni, anche se all’estero la vendita di questi prodotti finanziari alle pubbliche amministrazioni era già stata vietata da molti anni, evidentemente per dei buoni motivi (i nostri governanti a razionalità molto limitata hanno confermato ancora una volta la loro ignoranza e inettitudine).

Ma come sono fatti questi famigerati derivati? Innanzitutto bisogna dire che tutti i proponenti facevano firmare un documento dove in sostanza si dichiarava il falso (e già questa è la prova scritta della truffa): e cioè si auto-dichiarava che si conosceva quel mercato e quel tipo di strumenti finanziari (cosa impossibile nel 99% dei casi, dato che nemmeno molti professori universitari in ambito economico finanziario ci capiscono qualcosa). Successivamente, venivano sventolate delle modalità molto fantasiose per fare denaro facile(come facevano il Gatto e la Volpe nella fiaba di Pinocchio): basate sulle variazioni dei prezzi delle materie prime, dei tassi di interesse nazionali e internazionali, ecc. Questi strumenti finanziari venivano poi costruiti su misura in modo da guadagnare su commissioni e impedirne la vendita a terzi, imponendo una forma di schiavitù da debiti (la banche sono come dei parassiti che non vogliono mai mollare l’ospite). Strumenti che, in modo molto oculato, sono stati studiati per dare dei bei guadagni nei mesi iniziali e delle grandi perdite ai clienti nei mesi finali (come nella truffa del gioco delle tre carte). E la banca ci guadagna sempre in commissioni e “speculazioni dove il banco vince nel 90% dei casi”. E la fantomatica assicurazione sui rischi di variabilità è un’altra fregatura costruita su un’altra scommessa sui derivati che viene nascosta tra le righe di un misterioso e truffaldino linguaggio finanziario. Nella sostanza è come se i Comuni avessero puntato milioni di euro a questo gioco del lotto finanziario a nostre spese…

Milena Gabanelli e Stefania Rimini hanno trattato questo argomento in due servizi a Report (volendo si possono rivedere i servizi su www.report.rai.it: “Il banco vince sempre” e “Speculando s’impara”).

Naturalmente questi debiti proveranno a scaricarli di nuovo sui cittadini attraverso la securitisation e le cartolarizzazioni: cioè la favolosa idea di dare ancor più valore ai debiti mescolandoli e nascondendoli in mezzo ad altri titoli… Sia ai politici che ai banchieri piace fare i debiti coi soldi dei cittadini… E i banchieri sono quelli che conoscono l’entità dei vostri risparmi e tutti i vostri segreti finanziari… Per cui cari cittadini, tenetevi molto stretti il vostro denaro e ricordatevi che il carissimo Tremonti è stato l’osannato inventore delle cartolarizzazioni italiane all’italiana… Con il rischio a medio termine di far perdere quella residua particella di fiducia nei confronti dello Stato e dei suoi funzionari… Quindi per difendervi dall’avidità patologica di chi opera nelle banche lasciate ben visibili i vostri soldi sui conto correnti finché vedete che c’è ancora certa gentaccia a sedere nelle solite poltrone dirigenziali e non… E suddividete l’inevitabile rischio aprendo dei conto correnti in almeno tre banche diverse: due a livello locale e una a livello nazionale. E, oltre a non perdere tutti i vostri risparmi, avrete anche la possibilità di “insultare” faccia a faccia chi ha avuto la grande incapacità di perdere i vostri soldi.

Perché allora ancora non vengono puniti i creatori e i venditori di questa colossale truffa nazionale e internazionale? Perché sono troppi… E troppo potenti… Per ora…

La parassitosi finanziaria porterà al fallimento di molte aziende piccole e grandi e al crash della vecchia economia. Da questi accadimenti forse nascerà una nuova economia e un nuovo sistema bancario: le utopie sono spesso delle verità premature (Alphonse de Lamartine, studioso eclettico).

Commenti all'articolo

  • Di Francesco Rossolini (---.---.---.180) 16 febbraio 2009 15:45
    Francesco Rossolini

     Colpevole? Tale termine non è contemplato nello statuto A.B.I ... 

  • Di mabo (---.---.---.3) 17 febbraio 2009 00:36

    Caro Damiano quando gli argomenti vengono descritti con questa semplicità meritano un plauso particolare perché spesso l’economia viene trattata come una materia ostica ai più, mentre qualsiasi argomento, anche il più specialistico se viene divulgato come tu, magistralmente, hai fatto assume una valenza educativa.

    Educare (la spiegazione non è per te, che sicuramente il latino potresti insegnarmelo), deriva dal latino Educere (trarre fuori, tirar fuori), in senso più ampio affrancare dall’ignoranza.

    Educare non è una prerogativa di molti, purtroppo, ma chi la possiede è degno di considerazione.

    Complimenti.

     

    A proposito di economia credo che in questo settore gravitino troppi personaggi (apprendisti stregoni, millantatori, falsi amici, idioti tornacontisti, ladri laureati), che riescono a convincere chi è già predisposto a farsi fregare o chi vuole ottenere, avidamente, troppo dai propri risparmi.

    Bisogna cominciare a dire chiaramente che esistono prodotti assicurativi e/o finanziari che non garantiscono neanche il capitale versato dunque perché dare in gestione i propri risparmi a gente senza scrupoli ben sapendo che alla fine del contratto non si otterranno neanche i soldi versati ?????

     

    Un saluto

    Mauro Bonaccorso

     

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.163) 17 febbraio 2009 02:07
    Damiano Mazzotti

    Grazie mille per le considerazioni espresse...

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