Chiaiano: la storia infinita di un discarica ospedaliera
Nuovo episodio della storia infinita.
Come forse alcuni di voi sanno, finalmente a Napoli è partita la raccolta differenziata porta a porta, che noi chiediamo da tempo. Purtroppo il piano messo in opera dal comune comprende solo una “sperimentazione” di circa 20.000 persone, in un solo quartiere di Napoli, Colli Aminei. Questo nonostante i comitati fossero riusciti a strappare, in sede di concertazione svariati mesi fa, la cifra di 100.000 utenti: testimonianza della ben poca considerazione che le amministrazioni hanno dei loro cittadini.
Ebbene, qualche giorno fa Ganapini, l’assessore all’ambiente della Campania, che già ha denunciato situazioni a dir poco incresciose, prevedibilmente ha bollato il piano Napoletano di raccolta differenziata come “ridicolo”, decidendo di non elargire fondi per la sua messa in atto. Questa cosa non è piaciuta nè a Mola, l’assessore alla nettezza urbana, nè alla sindaca Iervolino, la quale gli ha risposto piccata di “giudicare di meno e conoscere di più le cose”. Se non ci fosse da ridere, ci sarebbe da piangere.
Intanto, due collaboratori di Ganapini - Bruno Orrico e Fortunato Gallico - non si son fatti ripetere due volte l’invito di Mola ad andare “a vedere quello che di buono sta accadendo ai Colli Aminei”, e sul posto sono andati. Quel che hanno visto non gli è piaciuto affatto: «Abbiamo percorso via degli Astronauti, via Alinardi e via dei Colli Aminei, visitando due parchi, uno dei quali si chiama Arcadia. Ebbene, in tutte le vie ci sono ancora cassonetti e campane pieni zeppi di materiale, con buste ancora a terra. Solo ora stanno consegnando i contenitori del porta a porta. Il titolare di un negozio di ortofrutta mi ha detto che nessuno è passato, fino ad ora, a raccogliere l’organico che lui ha depositato diligentemente nel suo bidoncino. La raccolta dovrebbe avvenire tre volte a settimana ». Ed ancora: «Spero di essere stato particolarmente sfortunato nell’imbattermi in situazioni sfavorevoli. Temo, invece, che si sia ancora in una fase embrionale e confusa. Insomma, il piano parte in ritardo e non si capisce perché solo su un campione tanto limitato. Ormai la raccolta differenziata si sa bene come farla, c’è poco da sperimentare o da inventarsi».
Va ricordato che Gallico nel 2002 preparò un piano di raccolta differenziata porta a porta per l’ASIA che comprendeva l’intero comune di Napoli, un piano che costò un milione di euro e che non è mai stato messo in atto. Gallico sa di cosa sta parlando.
E ieri, tal Attilio Tornavacca, consulente ASIA per la raccolta differenziata, ha telefonato Gallico ed ha fatto pressioni affinché ritrattasse la sua testimonianza. Ovviamente Gallico non ha ritrattato.
Di seguito un breve resoconto della situazione da parte di Marco Savarese del Meetup di Napoli:
Ganapini ha detto 2 giorni fa che era ridicolo partire con un progetto così minimale rispetto ad una città come Napoli e che era improponibile andare avanti con la lentezza prospettata dall’Asia per coprire tutta la città…
Ieri Gallico che lavora con l’assessore ha detto di essere andato in giro per i colli aminei a dare uno sguardo in giro e a parlare con le persone (eravamo presenti quando lo ha raccontato) e l’impressione è stata molto negativa…umido non raccolto da 4 giorni, cassonetti completamente vuoti senza nemmeno gli adesivi che ne indicavano il contenuto, ed altre cosine) insomma poca concretezza e molta approssimazione (ma che aspettarsi dall’Asia e da questi dirigenti??).
Oggi la telefonata minacciosa di querela a Gallico da parte di Tornavacca (consulente Asia per la differenziata) se non avesse ritrattato (quindi mentito) sulla situazione ai colli aminei.
Tutto questo non per sentito dire, ma per fonti dirette.
Per me il quadro è molto chiaro, ma penso anche per tutti noi:
- il comune DOVEVA far partire la differenziata per sbloccare dei finanziamenti;
- la partenza del porta a porta è chiaramente una finta e uno specchietto per le allodole;
- l’assessore Ganapini non ha abboccato e non ha sbloccato i fondi;
- Mola e Iervolino si sono innervositi per essere stati “sgamati”;
- quindi l’avvertimento di stampo “mafioso” al testimone oculare (Gallico) di ritrattare la sua testimonianza diretta;
Questa gentaglia deve abbandonare quelle poltrone! per la prima volta che qualcuno competente, non colluso, mette il naso dentro gli affari napoletani, suscita reazioni scomposte e soprattutto di sgomento e di sorpresa da parte di chi non è abituato a dar conto dei propri atti. Di solito questi politici fanno tutto sottobanco e nel silenzio dei loro complici nei vari livelli istituzionali. Ora qualcuno li sta smascherando!
Alla prossima puntata.
F.A.
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